7-12-21
Come dovevano Albe, Luca, Christian e Mattia sbrigano le loro faccende, mentre io mi stendo per un po' sul divano del soggiorno, finché non sento una discussione accesa, scopro che è proprio nella camera di Albe, che sta parlando con Luca dell'accaduto in studio, e gli spiega cosa è successo quando lo hanno mandato in casetta, "ovviamente io parlo sempre dopo e una volta che dovevo parlare non parlo" questo è quello che riesco ad afferrare, dalle parole di Albe, mente entro nella camera con un leggero sguardo dai due, "Albe non hai bisogno di giustificarti hai sbagliato, tranquillo adesso" dico accarezzandogli una spalla e vedo poi che entra Serena e Luigi che rimangono in piedi, seguiti da Alex che si siede sul letto, "il problema è che sono venuto in questa camera una settimana fa e non ho spazio permettere le cose" continua Albe, "Albe però cazzo dai..." dice Alex che fino ad ora era rimasto in silenzio, alzandosi dal letto e aprendo il suo scoprendo che è tutto vuoto, "c'è un macello di spazio" continua lui indicando il letto, "si ma la mattina fa rumore e non sapevo quando metterla la roba lì" dice Albe, "ma guarda- controbatte Alex facendogli sentire che non fa rumore-...senti!?", "Albe tu non sei disordinato ma anche i calzini che lasci nella stanza gialla... è inaccettabile" dice Serena , "il punto è che da alzare la mano per andare in sfida al posto di Luca e poi a non parlare perché hai sporcato tu...capisci?" si intromette anche Luigi, "ma ora che posso fare?" dice Albe sedendosi sul letto, "ragazzi ormai è andata così" dico io, "ma no, non deve andare così" dice Alex, "ma è inutile che ti intrometti che tu non hai colpe, perché ti sei paraculato e stai solo puntando il dito" dico io innervosita e molto stizzita dal suo carattere che punta sempre il dito quando si deve, è una cosa che faccio pure io ma oggi l'ho con il mondo, "io non dovei intromettermi ? la stanza è anche mia e lui sa che la colpa è sua" continua lui alzandosi di nuovo dal divano indicando Albe, "ciò ti permette di metterlo in croce?!" chiedo retorica, "we basta, mo pure voi?" dice Luca, me ne vado guardando tutti male,Alex si limita a stare in silenzio.
***
Ho litigato anche con Nicol perché non sapeva cucinare della semplice pasta, non so che mi prende, non ho mai litigato con nessuno e non volevo iniziare ora. Decido di stendermi nel mio letto. Sono da sola perché Sissi è con Dario e Carola con Luigi, spero si mettano insieme li vedo molto bene. "We come va?" mi chiede una voce, Christian, "bene dai...sono solo stanca" dico tornando a sistemare le mie collane nella piccola scatolina "d'accordo vado" "oh no non intendevo questo...siediti" gli dico picchiettando il posto accanto a me sul letto, "che cos'hai?" continua lui, "niente davvero" dico cercando di essere convincente, lui annuisce non molto convinto e cambia argomento, "ma tu li hai visti?" "chi intendi dei tanti?" dico io sorridendo e posando il caricabatterie, "Cosmery ed Alex" a queste parole il mio cuore salta di un battito... e per quale motivo?.
"Cos'è successo?" chiedo, "lei sembra interessata...non hai visto i pomeridiani?" dice lui, "buon per lui e no, non li vedo spesso" taglio subito il discorso, non voglio parlare delle questioni sentimentali di Alex, sento qualcosa spezzarsi dentro di me all'altezza del petto ma lascio stare, "non dirmelo..." mi dice ridendo voltandosi verso di me, "che cosa?" mento, non sono stupida, "ti piace...lui?" "no Chri" dico e mi passo una mano sul volto appoggiandomi al muro, "dai scherzavo, so che hai un debole per me" mi dice lui altezzoso ma non riuscendo a rimanere serio, "ma sentilo" dico lanciandogli un cuscino anche se è di fianco a me, "sai all'inizio pensavo fossi antipatica" mi dice lui con una faccia da ebete mentre si pavoneggia, "beh tu mi eri indifferente" dico guardandolo cercando di fare la seria ma inizio a ridere incontrollabilmente, lui mi segue unendosi a me, "mi sbagliavo" mi dice lui, "anche io" lo guardo ed arrossisco sotto il suo sguardo che mi segue attentamente dopodiché abbassa lo sguardo sorridendo. "Ragazzi è pronto" chiama Rea ormai la nostra cuoca preferita, spezzando l'atmosfera.
***
In notte inoltrata esco per prendere una boccata d'aria e mi siedo sul divanetto, non ho parlato molto con nessuno, non ne avevo voglia. Ho lo sguardo assorto nel vuoto e sento qualcuno aprire la porta, quando mi volto vedo Alex, si siede, "Scusami" dico io girandomi verso di lui, "tranquilla capita una giornata no" mi dice in tono pacato e poggia una mano sul mio braccio come per confortarmi, "che è successo?" mi chiede dopo minuti di silenzio, "niente, mi sono alzata male" dico con un sorriso tirato, "hai bisogno di qualcosa? vuoi che me ne vada?" mi dice leggermente preoccupato, che ragazzo d'oro... "nono puoi restare ma... ho bisogni di un abbraccio..." dico abbassando lo sguardo, sono molto imbarazzata ma davvero ho bisogno di un abbraccio, me lo dava sempre mia madre o mio fratello quando stavo male ma adesso loro non ci sono, lui nega con la testa, "abbraccio solo quando voglio e chi voglio" mi dice lui, "dai seriamente? nessuna eccezione per Noe?" dico alludendo al nomignolo che mi ha affibbiato, continua a negare con la testa ma vedo un sorriso che sta per nascere quindi sta cedendo, mi avvicino e lui ride, "dai" sembro davvero una bambina così, lui non dice niente ma accetta la mia richiesta e mi accoglie tra le sue braccia, poi sciolgo l'abbraccio e appoggio la testa sul suo petto, tenendolo sempre stretto a me cingendogli i fianchi , non vorrei farmi dei pensieri non reali ma sento il suo battito accelerare e diventa irregolare, " ti do fastidio?" magari sono stata troppo avventata, lui sembra pensarci su poi abbassa lo sguardo e gli nasce una specie di sorriso, "...no" tiro un sospiro di sollievo e ritorno nella posizione di prima , mi irrigidisco per sorpresa quando sento anche le sue braccia cingermi i fianchi stringendomi ancora di più a se, aggiungiamo alla lista dei difetti che per me sono pregi, sfacciato. Dopo minuti di silenzio prendo parola, "Ho un peso sul petto da un po' e non ne ho ancora parlato con nessuno perché so che loro queste parole le ascolteranno e non sono una persona molto dolce quindi mi è difficile dirle", prima non so perché non ne abbia parlato con Christian ma non mi è saltato neanche in mente, con lui invece...è naturale. "Mi manca la mia famiglia..." dico sussurrando, "mi consolavano sempre quando stavo male...ma ora non ci sono con me e mi sento un po' più sola, più di prima." dico alzando lo sguardo e da questa visuale vedo molti dettagli che dalla distanza normale da noi avuta non si vedono, come le lentiggini che ha sul naso o la leggera barba che gli da un tocco da ragazzo maturo, cosa che è, "quando ti senti così allora vieni da me" mi dice sussurrando le parole al mio orecchio e poi si poggia con il mento sulla mia testa, queste parole me le dice come se fosse un segreto, cosa che forse è detta da lui. Mi salgono i brividi che partono dalla spina dorsale e arrivano anche alle braccia cosa che probabilmente nota dato il suo braccio è attorno ai miei fianchi e appunto sopra le braccia,ma fa finta di niente, "grazie..." gli dico sinceramente, alzo il viso, ancora una volta per guardarlo meglio e nota di essere osservato e abbassa anche lui lo sguardo, "che guardi?" mi chiede incuriosito "hai molte lentiggini sai?" dico sorridendo e gli nascono le sue famose fossette e guarda in alto come per ritornare in se...lasciati andare Alex. "Un altro dei miei pregi no?" dice lui facendo formare uno dei suoi ghigni, "chi te lo dice? se non mi piacciono?" dico io con un'espressione fintamente confusa, "beh me lo dicono i tuoi occhi" mi dice lui ridendo, "non posso tardi torto" dico ritornando in posizione iniziale. Perdo la concezione del tempo e crollo in un sonno profondo.
N.A
Ci voleva !!! Che ne dite? siamo al capitolo 23 e dobbiamo movimentare le cose... spero vi piaccia. Grazie a tutti del supporto e soprattutto siamo quasi a 5K?! anche se per molti non è tanto per me lo è perché non credevo qualcuno avrebbe calcolato la mia storia e invece eccomi qui. ;)
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𝘛𝘳𝘢 𝘚𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪 // 𝘈𝘭𝘦𝘹
FanfictionNoemi Volpe, sembra sicura di sé senza paure di quel che fa e dice ma quando non riesce ad affrontare le batoste della vita per la sua scarsa autostima e per la paura di non farcela, si butta giù. Prende tutto troppo con il cuore e alla fine viene...