capitolo sedici

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N.A

Cosa?! siamo a 1.100 letture?! Grazie a tutti ;) Come sempre spero il capitolo vi piaccia. 


29-11-21

Guido deve riconfermare la maglia.                                                                                                                                Avevo dimenticato questa cosa e non voglio pensare ad una sua uscita, gli voglio tanto bene e merita di stare qui. Ma la Celentano non è una facile e se dopo due settimane non dai il massimo la porta è aperta, nessuno escluso. Simone, il professionista, mostra la coreo, dopodiché si esibisce il ballerino della Celentano. Non prima però di qualche battuta da parte della conduttrice per la maestra classica, "maglia confermata" dice lei e Guido torna a posto.

Conosciamo anche Aisha ed Elena, però quest'ultima passa molto del suo tempo con Luca e da quanto ho capito si conoscevano anche fuori. Siamo tutti sulle gradinate e siamo 4 a pari merito; io, Luigi, Sissi e Nicol. "Quando sono più persone  a pari merito dovete scegliere con sincerità chi canta il pezzo", mi intrometto "Una cosa...credo debba cantare Nicol, siccome Gigi ha già cantato, L'inedito di Sissi è super famoso quindi deve andare Nicol, io mi escludo perché sono qui da meno di lei e si merita questo anche dopo 3 posti da ultima " dopo questo mio breve discorso  tutti scelgono  Nicol, e lei mi ringrazia .  Lei fa un piccolo discorso e tutti poi andiamo ad abbracciarla, mi volto e vedo Alex da solo che sorride, in un angolo da solo,  "ma che sorriso che hai oh" dico spintonandolo con la spalla, "è che sono felice per lei " mi dice grattandosi la nuca imbarazzato, "è una bella cosa, si vede che hai un bel rapporto con lei" dico io sincera guardandolo e lui mi sorride, sta nascondendo tanto in quel sorriso e io lo so, anche io molte volte faccio così. Dopo qualche secondo alza il volto e mi ritrovo davanti quegli occhi, mi immergo in quel marrone scuro, quasi nero, è come se fossi senza barriere davanti a queste due pozze chiamate occhi, è proprio vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, è come se gli stessi scavando dentro e lui lo sa ma non gli piace, capendo le mie intenzioni lui si volta interrompendo il contatto visivo ma  io vedo...riesco a vederlo, contento per lei ma deluso da se stesso...bella combo eh. "Vincerai" dico in un sussurro e lui  ritorna con lo sguardo su di me e fa un leggero sorriso tirato, capisco che a volte è meglio restare soli perciò mi allontano e si passa una mano tra i capelli, molto probabilmente assillato da quei pensieri e dalla sfida. Dopo vedrò come sta perché per quanto sia un bene restare da soli a pensare, troppo tempo porta  più paranoie. 

Dopo quasi un'ora dopo la  comunicazione per Nicol, Maria ci chiede di andare alle gradinate per un video e  trovo di nuovo lui nella stessa posizione di prima, "questo video è solo per Albe"  tiro un sospiro di sollievo, appare un video di Rudy, "allora visto che la professoressa Pettinelli adesso va di video  inizio anche io, Albe sono andato a prendere  la tua esibizione di domenica senza autotune e vorrei che tu ti ascoltassi  per vedere quanto hai stonato, queste cose di solito non le noto, non sono uno che fa le pulci  però se qualcuno inizia, inizio anche io"  il video del professore  finisce, "io mi ero già reso conto di aver stonato e di non averla fatta bene" dice Albe come premessa prima che inizi il video, "beh mi dispiace anche per questa lite tra i due prof. più che altro" dice e finisce lì. Tutti si alzano e tornano a fare quello che stavano facendo. 

Io rimango lì a sistemarmi i calzini in stile tie-dye e i lacci delle scarpe nere della Nike che indosso, vengo distratta dalla persona al mio fianco ,Alex . "Ohi ma ti fermi con questi capelli?" chiedo un po' innervosita, si sta toccando da mezz'ora i capelli che poi sono perfetti così. " Ma che ti interessa scusa?" mi chiede con lo stesso tono, "ti stai toccando i capelli da mezz'ora che poi non vedo niente di imperfetto a sto punto usa il gel" dico con un po' di ironia alla fine, "ma che gel, devono essere al naturale" mi dice anche lui un po' ironico ed io mi alzo con l'intento di andarmene ma mi fermo sul posto e mi volto guardandolo dall'alto con uno sguardo diabolico , "no " mi dice mettendo le mani davanti, con un'espressione mista a serietà e divertimento e  inizio a toccare i suoi capelli, mi dice prendendomi il polso con una presa non troppo salda e fermandomi appunto le mani, "no" dice scuotendo la testa ma con un sorriso intenerito, "va bene " dico tirando indietro le braccia e alzandole in segno di resa, "oh però sono riuscita a toccarli una volta lo segno nel calendario giuro"   dico incrociando le dita, almeno l'ho fatto ridere un po'. 


𝘛𝘳𝘢 𝘚𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪 // 𝘈𝘭𝘦𝘹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora