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''Allora, posso chiamarti di nuovo?'' Jimin sorride mentre si alza

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''Allora, posso chiamarti di nuovo?'' Jimin sorride mentre si alza.

Ti aggiusti rapidamente i vestiti, passandoti una mano tra i capelli sudati mentre ti giri verso l'uomo.

''Uhm, certo.'' non esita a passarti il cellulare, aggiungi rapidamente il tuo contato alla rubrica. Jimin sorride mentre riprende il suo cellulare.

Eri completamente vestita adesso, le gambe ti tremavano ancora per l'orgasmo costante che avevi appena vissuto. Jimin si infila le mani nelle tasche e ti guarda mordendosi il labbro.

''Ti chiamerò sicuramente.'' si sporge improvvisamente, premendo le sue labbra sulle tue.

Ti sciogli istantaneamente, cadendo tra le sue braccia e aggrappandoti al suo collo.

La scintilla tra voi due era innegabile.

Il bacio si trasforma rapidamente in qualcosa di profondo, le sue mani ti afferrano il sedere mentre per l'ennesima volta, la lingua scivola nella tua bocca. Cerchi di allontanarti, fai del tuo meglio per resistere ma alla fine non ci riesci.

''Aspetta'' espiri mentre le sue labbra scorrono sul tuo collo. ''Il tuo compagno di stanza.''

''Mm, non è davvero la mia preoccupazione in questo momento, Noona.'' Jimin tira delicatamente il tuo corpo sul suo grembo.

Un impercettibile piagnucolio si forma nella parte posteriore della gola, mentre la sua mano fruga nelle tue mutandine, di nuovo.

Gemi nella sua bocca, risenti l'erezione crescere ancora una volta.

''Abbiamo dieci minuti'' sussurrò. ''Prendere o lasciare?''

Non manca molto prima che il suo membro spinga dentro di te. Il suo sesso era precipitato proprio come prima. Gli afferri i capelli mentre le sue labbra catturano il tuo seno.

Le sue labbra catturano il tuo seno, le sue dita ora ti accarezzano le cosce mentre insistente, spinge le anche verso l'alto.

Il tuo orgasmo non tarda ad arrivare, riesci quasi a sentire il suo di orgasmo prima che la porta della casa si apre. E in quel preciso istante, Jimin tira fuori mentre esplode con un forte gemito.

L'uomo alla porta si congela per lo shock, passa gli occhi da una persona all'altra prima di accorgersi che cosa diamine stava succedendo.

Tu intanto, affondi nel petto di Jimin, respirando pesantemente. Il ragazzo ti mantiene, senza nemmeno preoccuparsi del suo coinquilino che era ancora in piedi accanto alla porta.

Jimin dà un'occhiata all'uomo, un sorriso furbo increspato sulle sue labbra.

''Ehi amico,'' espira. ''Benvenuto a casa.''

Sollevi lentamente la testa, ti giri per vedere la persona che si avvicinava a piccoli passi. Era decisamente più alta, i suoi occhi brillavano di malizia quando ha visto il tuo corpo mezzo nudo sopra quello dell'amico.

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