CAPITOLO 97

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CAPITOLO 🛑
La prima notte a scuola era passata e sfortunatamente nella camera da sola.
Draco non era riuscito ad entrare nella Sala Comune ieri sera e quindi ha passato la notte nella camera con i ragazzi che, da come mi ha raccontato, non gli hanno proferito parola.

Ora ero seduta al tavolo della mia Casa per fare colazione.
Draco si trovava nel suo tavolo, proprio difronte a me e continuavamo a guardarci. Sapevo che lo avevo lasciato eccitato ieri, l'avevo notato.

Così decisi di farlo dannare ancora di piu.

Mantenendo il contatto visivo, presi un cucchiaio di gelato che avevo nel piatto e lo portai alla bocca  leccandolo.

Draco mi iniziò a guardare con le labbra semiaperte e non si mosse di un centimetro, al contrario mio che continuavo a muovere la mia lingua attorno al cucchiaio.

Lo continuai a stuzzicare e quando finii la mia coppetta, leccai il mio labbro per pulirmi da quel poco di cibo rimasto, vedendo il suo sguardo teso abbassarsi sui suoi pantaloni.

A quel punto capii che la mia missione era riuscita alla grande.
Sapevo che Draco mi avrebbe fatto pagare con la stessa moneta… e non aspettavo altro.

Uscii dalla Sala Comune con il suo sguardo addosso e mi diressi verso la mia prima  lezione di pozioni.
Entrai e mi sedetti in uno dei banchi infondo, gli unici liberi, e dopo un po mi raggiunse il mio ragazzo.

Era in silenzio e continuava a guardare il vuoto con la mascella serrata.
“Draco… stai bene?" gli chiesi facendo finta di nulla, ridacchiando.

“Lottie non fare finta di nulla, ti è piaciuta la colazione?" mi chiese con un sorriso falso.
“non sai quanto… tu invece mi sembravi teso" lo presi in giro toccandogli la spalla. 

In pochi secondi si appoggiò allo schienale della panca e la sua mano si posò nel mio interno coscia, sotto la gonna.

“ti è piaciute vero?” prese una pausa solo per avvicinarsi al mio orecchio  "sai che ora pagherai per quello che hai fatto" i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza e non appena capii quello che voleva fare provai fermarlo.

“ma Draco... "
Lui mi interruppe subito con uno sguardo vendicativo.
“dovevi pensarci prima piccola Lottie"

Lumacorno ormai aveva iniziato la lezione e non stavo prestando minimamente attenzione.

La mano di Draco saliva sempre più e più si avvicinava, più mi eccitavo.

Mi guardò con un sorriso malizioso prima di spostare l’intimo e penetrarmi con un dito.
Aprii leggermente la bocca ma poi la richiusi mordendomi il labbro cercando di  trattenere i gemiti che salivano e che rischiavano di  uscire.
Mi appoggiai con le braccia al tavolo da lavoro nascondendo la mia testa in mezzo ad esse.

"non mi piace questa cosa" gli dichiarai preoccupata.
“e invece io credo di sì… sei bagnatissima" continuò a sussurrarmi all’orecchio e non potei contraddirlo.

Per quanto sapevo che era pericoloso e ingiusto, mi piaceva tantissimo.

Il ragazzo continuava a muovere le dita al mio interno e io mi mordevo il mio interno guancia o il labbro inferiore per non far uscire i suoni che la mia bocca di solito riproduceva.

La lezione stava per finire e non so quanto sarei resistita.
Draco lo  aveva capito così estrasse le dita poco prima che toccasse il mio punto debole.

A quel punto tirai un sospiro di sollievo e lasciai al ragazzo accanto a me un sorriso imbarazzato.

L’ora finí e non appena uscimmo dall’aula diedi a Draco un libro in testa.
“questo è per la paura"
Emise un espressione di dolore e prima che potesse rispondere  gli diedi un bacio.
“e questo è per tutto il resto"

“potrei abituarmi" sorrise sfacciatamente portando le mani dietro la testa
“non ci provare, è stata la prima e ultima volta" il mio tono era più fermo.
Anche se mi era piaciuto non avrei voluto risentire quella paura.
Credo.

“Ora dovremmo andare, non credi?" chiesi riferendomi all’armadio
“Si, andiamo" entrambi avevamo un’ora libera e decidemmo di approfittarne.

Arrivammo al settimo piano e entrammo nella stanza cge comparve davanti a noi appena pensammo a quello che volevamo.

Iniziammo a mettere bulloni, svitare viti, saldare pezzi e continuammo così per ore.
“ vogliamo fare una prova?" la voce di Draco era incerta
“Si, può essere la volta buona" cercai di essere positiva.
Speravo così tanto che funzionasse.

Il ragazzo posizionò una mela all’interno dell’armadio, lo chiuse e poi pronunciò l’incantesimo
“harmonia nectere passus"

Aprí di nuovo l’armadio e la mela non c’era più.
Anche prima delle vacanze ci eravamo riusciti, solo che quando ritornava indietro era spezzata, come se fosse morsa.

“harmonia nectere passus" Draco ripeté l’incantesimo e prima di aprire  l’anta dell’armadio mi guardò, come se fosse un buon augurio.

Prese la mela in mano, non riuscivo a capire cosa fosse successo dalla sua espressione
Me la porse e la guardai bene accerezzandola attorno le mie dita .

La mela era intatta, ce l’avevamo fatta.
Sospirai felice e subito mi buttai tra le sue braccia.
“hai visto? Stiamo facendo progressi. Possiamo farcela" mi incoraggiò
“noi siamo all’altezza di questo compito"

Restammo in quella stanza per non so quanto tempo, so solo che perdemmo le altre ore di lezione per festeggiare a modo nostro.

"mi concede l'onore di questo ballo signorina Burke?" Draco azionò una vecchia radio dalla quale partí una canzone lenta.
"ma certo signorino Malfoy" gli diedi la mano e iniziammo a ballare.

Io non ricordavo perfettamente i passi, erano passati due anni dall'ultima volta che avevamo ballato insieme.
Ma Draco si muoveva facilmente come se si fosse esercitato ieri. Ed era sempre più bravo di me in questo.

Ballammo qualche canzone, divertendoci come non facevamo da tanto, concedendoci una pausa da tutto quello e pensando solo a noi.

Più tardi decidemmo di ritirarci nella mia stanza e ci addormentammo subito dopo fieri dei progressi che stavamo facendo.

Se solo fosse questa la nostra vittoria, quanti guai ci aspettavano.

E adesso che succederà? Cosa faranno Draco e Scarlet?

ɢɪᴠᴇ ᴍᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴀɴᴅ //𝕯𝖗𝖆𝖈𝖔 𝕸𝖆𝖑𝖋𝖔𝖞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora