CAPITOLO 95

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Come tutte le vacanze, anche queste giunsero al termine. E forse questa  volta era meglio così.

Ovviamente le cose a casa rimasero uguali, continuammo ad esercitarci e io ad evitare mia madre.
Non avevo ancora scoperto cosa stesse tramando ma avevo paura, soprattutto perché lo stava facendo con il padre di Erich, Robert credo di chiamasse.

Mi domandavo se il corvonero ne sapesse di più di me, ma anche se così fosse, non andrei a parlargli.
E poi adesso non era la mia preoccupazione.

Domani saremo tornati a scuola e la nostra routine sarebbe ricominciata, sprecando tutto il nostro tempo per riparare quell'armadio.

Armadio che era stato un cimelio della mia famiglia.
Parlando con gli altri mangiamorte ho scoperto che il negozio magie sinister appartiene a un membro della mia famiglia.
Infatti il negozio si chiama anche Borgin e Burke.

Un mio vecchio parente, Coractacus Burke era il proprietario.
Non avevo idea che  grado di parentela ci legasse, avevo sempre creduto che esistessimo solo noi tre.

Ovviamente i miei non mi avevano mai detto niente, sapevo solo che sia madre e mio padre erano figli unici e che entrambi i loro genitori erano morti.

O almeno era quello che mi avevano sempre raccontato.

Anche se riparare l'armadio era il nostro compito principale, mi sforzai a trovare un'altro piano.

Per quanto adorassi passare nel tempo libero con Cissy, i mangiamorte cercavano di farci unire di più al gruppo.

Come se volessero fare la nostra amicizia.
Passavamo i pomeriggi a sentire i loro discorsi psicopatici su come conquistare il mondo magico mentre ci guardavamo e aspettavamo che il tempo passasse.

Era prima mattina ed ero appena scesa a fare colazione e al  tavolo c’era solo Narcissa.

“buongiorno Cissy, gli altri dove sono?"
“sono usciti per una missione… Draco dorme?" mi chiese e prima che potessi rispondere una voce troppo familiare fermò la mia.
“non più" il ragazzo si accostò a me lasciandomi un bacio sulla guancia e  sulla mano per poi stringermi il fianco con il suo braccio.

Aveva un pantalone della tuta grigia e un maglione verde, i capelli erano in disordine e un sorriso di quelli veri stampato in faccia.
Come faceva a essere così bello pure di prima mattina?

“avete dormito bene ragazzi?"
“si mamma… dopo prepareremo le valigie. Domani si torna" Draco cambiò subito discorso perché più che dormire avevamo fatto altro.

“lo so, lo so. Continuate a studiare e non stancatevi troppo. E poi se volete parlare con qualcuno, Severus è disponibile" ripeté questa frase forse per la quarta volta in questa settimana.
“che vuoi dire Cissy?" domandai riferendomi alla sua ultima esclamazione.

Più volte ci ha ricordato che Piton ci avrebbe aiutato volentieri affinché fosse più facile svolgere il compito.

In piú anche lo stesso Severus aveva fermato Draco anche prima delle vacanze per ricordargli questa cosa ma noi ragazzi abbiamo sempre rifiutato.

“lo sapete che se avete bisogno di lui vi aiuterà. So che non è facile quello che state passando e lui vi può fare qualche lezione" ci ricordò alzandosi dal tavolo
“Si mamma, già lo sappiamo. Grazie" con queste ultime parole da parte del figlio, Narcissa ci lasciò soli.

Addentai un cornetto vuoto ma dopo un po mi fermai.
“Draco" sospirai profondamente il suo nome dopo che iniziò a far scivolare la sua mano sulla mia coscia.
“qualche problema?" mi chiese con in sorriso beffardo.
Cazzo, così non avrei resistito. E lo sapeva.

"Draco non qui… potrebber-" non riuscii a finire la frase che le porte della sala da pranzo furono spalancate dal solito gruppo di mangiamorte e Draco rittrasse subito la mano.

I miei colleghi, compreso Piton, si sedettero tutti al tavolo difronte a noi e il ragazzo biondo riprese a mangiare silenziosamente.

“allora domani tornerete e continuerete ad aggiustare l’armadio” ci ricordò Bellatrix
“non appena sarà finito ci invierete una lettera dove scriverete: il thé è pronto" parlò Greyberk
“ti piace il thé, Fenrir ?"  domandò scherzosamente il maschio Carrows.

Non li avevo mai visti così sorridenti almeno che non fosse la visione di qualcuno che veniva torturato.
Quasi quasi sembravano... Divertenti.

“no, preferisco decisamente questo" Greyback prese dal mobile una bottiglia scura dal quale fece fuori uscire un liquido dorato.
“cos’è?" chiese Bellatrix

“è un alcolico che può diventare letale se vengono aggiunto tre foglie di aconito. Ha un sapore di liquerizia. Non molta gente lo riconosce. Per questo è efficacie" ci spiegò.

Ci pensai un attimo nella mente e poi trovai la soluzione al nostro problema.

“chi lo vuole?" chiese poi e molti di loro accettarono e ne presero un bicchiere, riprendendo a parlare di cose normali.

Finché il discorso che temevo non  si aprí.

“Scarlet ci vuoi spiegare perché tua madre è uscita a Natale?" mi domandò Bellatrix.
Essendo la sorella di Cissy, era molto curiosa anche lei.
“già lo vorremmo sapere, ho interrotto il dolce per prepararmi a combattere" rise la Carrows ma subito si fermò dopo l’occhiataccia  da parte di Bellatrix.

“parlava col padre di un ragazzo che odio, ma non so su quale argomento" bevvi un sorso di thé guardando Draco che si era comodamente appoggiato alla sedia.

“perché lo odi?" domandò Cormac Yaxley, un infiltrato dal Ministero della magia.
“perché mi ha detto una cosa offensiva in passato e non voglio avere a che fare con lui. Tutto qui" cercai di essere il più vaga e coincisa possibile.
“bhe ora se ti dà fastidio puoi lanciargli una maledizione. Non vorresti vederlo contorcersi dal dolore mentre ti implora di fermarti?" fu sempre Bellatrix a parlare e quell’idea iniziò a vagarmi per la testa.

Rimasi immobile pensando alla scena e quasi sorrisi.
Perché sorridevo?
Fu un movimento di Draco che mi fece ritornare dal mio stato di trans.

“non deve neanche provare a toccarmi, sa di cosa sono capace e se mi vuole sfidare, se ne pentirà"  e per la prima volta credetti a quelle parole. Era un promessa.

“vedete tutti? L’ho addestrata io"si vantò per poi continuare a parlare con gli altri.

Io invece mi ricordai subito dell'idea che avevo in mente, elimindo i ricordi di Soul che intento erano saliti.

“Draco ho un’idea… seguimi" uscimmo dalla stanza velocemente e lo portai in camera chiudendo la porta a chiave.
“che vuoi fare Lottie?"  mi chiese con un sorriso diabolico avvicinandosi pericolosamente.
“Draco non intendo questo… magari dopo. Il punto è che ho trovato un altro modo per il nostro piano"
“veramente? E cosa?" il tono di voce era curioso
“hai presente quando Fenrir ha parlato dell’alcolico?"
Lui annuí così continuai il discorso.

"bene, ha detto che con tre foglie di aconito può essere letale e che è difficile identificarlo"
“tu   pensi  che potrebbe  funzionare ?"
“potremo provarci… o questo o lo sai" gli ricordai
“hai ragione. Prenderò l’aconito dalle scorte di Lumacorno e l’alcool, bhé quello è mio. Basta metterlo nelle borse e portarcelo sul treno"  disse prendendo l’iniziativa.
“Si, va bene"

Forse questa volta poteva funzionare.

“ora però devi mantenere le tue parole, hai detto ‘quello dopo'" imitò la mia voce avvicinando le sue mani attorno ai miei fianchi, portandomi nel letto.
Inutile dire che facemmo l’amore tutta la notte e ogni volta che finivamo, ricominciavamo ancora.

Era questa la cosa bella del nostro rapporto, non ci saremo mai scocciati l'uno dell'altra, neanche dopo tutti questi anni.

ɢɪᴠᴇ ᴍᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴀɴᴅ //𝕯𝖗𝖆𝖈𝖔 𝕸𝖆𝖑𝖋𝖔𝖞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora