CAPITOLO 118

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Il tempo passò troppo velocemente, soprattutto adesso che le vacanze di Natale si avvicinavano e che ogni pomeriggio sembrava diverso da un'altro con i nostri amici.

A scuola anche se le regole erano molto rigide ed eravamo controllati , era sempre meglio di là fuori. C'erano stati movimenti tra i mangiamorte e altre famiglie si erano unite al servizio del Signore Oscuro . Tra queste quelle di Tiger e Goyle , i genitori dei due 'amici' di Draco i primi anni.

Noi eravamo segregati nel castello, quasi non facessimo parte di tutto questo, mentre continuavano a dare la caccia ai babbani, ai nati babbani e ovviamente a Potter che continuava a trovarsi chissà dove.

Aveva attaccato il ministero da quello che avevo letto sul giornale una mattina e poi, dopo aver attaccato la Umbridge , era scappato da uno dei camini.
Mi dispiaceva che non l'avesse uccisa.

O che non avesse ucciso il nuovo ministro della Magia, Pius o'Tusoe , quella specie di ragazzino poco cresciuto che seguiva qualunque cosa il Signore Oscuro gli dicesse. Era così imbarazzante vederlo nelle foto che sorrideva vicino alla Umbridge mentre prometteva cose che mai sarebbero successe.

Anzi, qualcosa la faceva, ha iniziato a fare dei colloqui ai dipendenti per capire il loro stato di sangue. In breve chi era di famiglia di maghi restava e chi no se ne andava. Mi i immaginavo solo lo sconforto, la paura e la preoccupazione che tutte quelle famiglie stavano vivendo in quel periodo.

Ma come detto precedentemente, eravamo letteralmente bloccati a scuola.

Un po' come il mio polso. Appena sentii la stretta, mi girai tirando fuori la bacchetta, nera come la pece sull'orlo e più chiara, quasi blu, dove tenevo salda la mano. Erano incisi motivi su tutta la bacchetta.

"Draco mi hai spaventata" sospirai rimettendo la bacchetta al suo posto.
"lo vedo... hai tirato persino fuori la bacchetta"

"si... sai ormai sono abituata" feci le spallucce e ripresi a camminare, verso la Sala Grande per la colazione.
"fai bene... se non dovessi esserci io non voglio che lui si avvicini a te di almeno 3 metri" sia Draco, che io, ci stavamo riferendo alla situazione con Erich.

Mi seguiva dovunque e cercava di parlarmi, fare conversazione ma trovavo sempre un modo per mandarlo via o depistarlo.

"stai tranquillo... so badare bene a me stessa" l'unico libro che avevo in mano lo portai al petto, incrociando le braccia per riscaldarmi le mani.

"lo so... e sai anche badare bene a me "

Mi bloccò al muro con molta facilità ,posò le sue mani sul mio sedere e iniziò a darmi dei baci fino al collo.

"Draco... dobbiamo andare a fare colazione" risi per il solletico che mi stava provocando la sua lingua.
"e va bene,solo perché stanotte mi hai lasciato fare"

E i ricordi di ieri sera fecero scoppiare le scintille in me. Lui sopra di me nudo, con i capelli scompigliati, un po di sudore in fronte, le guance rosse e il mio nome che usciva dalle sue labbra mentre spingeva piu dentro di me e le sue man-

"Scarlet! Scarlet!" urlò Pansy facendosi sentire da tutta la sala grande non appena misi piede all'interno e interrompendo la mia visione magnifica.

"Pansy che c'è?" sembrava preoccupata così mi avvicinai al tavolo dove c'erano Blaise e Theo e gli altri Serpeverde, anche perchè non volevo che la nostra conversazione fosse sentita da tutti.

"i Serpeverde cioè noi, non che tu non sia una di noi ma come casa-" balbettò , iniziando a straparlare troppo.

"Pansy parla"
"stasera ci sarà una festa e tu verrai"

ɢɪᴠᴇ ᴍᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴀɴᴅ //𝕯𝖗𝖆𝖈𝖔 𝕸𝖆𝖑𝖋𝖔𝖞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora