CAPITOLO 133

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La sala comune dei Serpeverde era sempre stata molto fredda, anche quando le giornate all'esterno sembravano assumere un clima più mite.

E c'era sempre stato il fuoco dei camini a riscaldarmi, ma quest'anno mi dava l'impressione che non riuscisse a riscaldare le mie mani.

E per un certo senso le mie mani erano legate alle mie emozioni.
Quando era arrabbiata tenevo i palmi chiusi, se ero triste o in ansia intrecciavo le mie dita e quando ero preoccupata di qualcosa, non riuscivo a riscaldarle.

Adesso avevo molto cose per cui essere preoccupata.

Le cose stavano peggiorando sempre di più da quello che io e Draco avevamo saputo da una lettera di Narcissa.

Il Signore Oscuro era molto arrabbiato, non riusciva a trovare Potter e sembrava che avesse paura.

E come ho sempre pensato, quando gli uomini hanno paura, attaccano per sentirsi in vantaggio.
Voldemort, per quanto possa avere la magia scorrergli nel sangue, era anche umano.
Questo non lo differenziava da nessuno di noi.

Stava facendo attaccare famiglie di nati di babbani, famiglie traditrici e tutti i tipi di esseri non puri, dagli altri Mangiamorte e sapevo che Marie Burke e Robert Soul erano tra i primi a prendere questi incarichi.

L'altro Soul aveva deciso di ignorarmi categoricamente da quando eravamo tornati, forse per imbarazzo o pentimento, fatto sta che era meglio così.

L'avrei rivisto solo durante le imminenti le vacanze di Pasqua negli incontri.

Ovviamente tra le lettere di Cissy c'era anche questo 'invito' e non ci creammo neanche il problema. Diciamo che io e Draco c'è lo immaginavamo.

"che fai qui tutta sola?" la sua voce entro in contatto con il mio udito non appena sentii la porta della Sala Comune richiudersi.
"ti aspettavo, mi scocciavo di salire in camera"
"io in camera tua ci andrei volentieri" arrivo finalmente vicino a me e mi diede un bacio. Il primo da stamattina.

Non è che ci stavamo evitando ma lasciavamo i contatti fisici al minimo. Era meglio per tutti.

"dai solo nove giorni"

"nove giorni per cosa?" Theo sbucò da dietro a noi sbottonandosi la toga da Serpeverde, prendendo anche lui posto vicino al camino.
"alla fine della sfida" esclamai per ricordarglielo. Anche se lo avrebbe dovuto sapere visto che era l'arbitro.

Ma di sicuro eravamo noi coppie a tenere il conto.

"ah si giusto" poi continuò dando un occhiata in giro "a proposito... gli altri due piccioncini?"

"parlate di noi?" Pansy e Blaise erano entrati e neanche me ne ero accorta, troppo impegnata a sistemare le mie cose dentro lo zaino.
"e di che sennò?" domandò Draco, chiudndomi il barattolo dell'inchiostro un'ultima volta.

Sapeva che non lo facevo mai bene e spesso ritrovavo la borsa sporca di inchiostro.

"volete dire i vincitori della sfida, allora?"

"quale sfida?" improvvisamente una voce al nostre spalle ci fece sobbalzare tutti e girare la testa nella sua direzione.

"Goyle non ti preoccupare, non ti interessa" Pansy rispose facendoci ritornare alle proprie chiacchere ma il ragazzo bruno e riccio riprese a parlarci.

"Pansy spero che abbiate pulito dopo"
"cosa?" con un tono poco interessato la ragazza lo guardò nuovamente. Ma questa volta anche noi ci girammo, incuriositi.
"sapete di che parlo, vero Blaise?"

Nessuno dei due rispose. Anche Goyle stava perdendo la testa ora?

"oh andiamo, l'aula di pozioni l'altro giorno"

E non solo i nostri due amici capirono, ma anche noi altri.

"aspetta Goyle" lo richiamai "tu hai visto loro due scopare?"
"si..."
"l'altro giorno?" Draco sorrise leggermente incrociando le braccia al petto, guardando la coppietta più imbarazzata del mondo magico.

"si! Avete bisogno di un disegnino?" per lui era cosa da niente eppure noi sapevamo cosa significasse.

"va bene abbiamo capito. Grazie" Theo si occupò di lui mentre io iniziai a esultare muovendo le braccia verso l'alto e poi di nuovo verso il basso.

"avete perso e noi vinto. Noi abbiamo vinto" trotterellai intorno a loro rinfacciando loro la nostra vittoria.

Draco era chiaramente felice dato il sorrisetto sfacciato sul suo volto. Continuava però con i suoi occhi a guardare me, non la coppia perdente, ma me. La sua preda.

E io feci lo stesso, mordendomi il labbro inferiore e lasciandomi a un sospiro profondo, pensando a tutto quello che tra poco sarebbe successo.

"avevo scommesso su di voi, seriamente avete fatto vincere Draco?" Theo si sedette sul comodo divano di pelle con braccia e gambe appoggiate su di esso.

"non l'abbiamo fatto apposta, eravamo in punizione ed è successo"

"intanto preparate le piume e le pergamene perché io i compiti non li farò per un mese" Draco ricordo ancora di più la loro sconfitta con il pegno deciso.

Magari lui ma non avrei mai lasciato i miei lavori a loro. Soprattutto a Pansy.

Come Draco non avrebbe mai fatto fare le pulizie a qualcun altro.
Avevamo le nostre fissazioni, lo so

"possiamo andare? Ho fame" e stranamente fu Blaise a lamentarsi, non Theo.
"certamente, anche io sto morendo di fame" ah ecco Theo.
"andiamo ragazzi o dovrei dire perdenti" ricordai ridacchiando e godendo nel vedere le loro espressioni di imbarazzo.

Era così bella la vittoria.

Il prossimo sarà un bel capitolo, molto interessante. A buon intenditor poche parole.

ɢɪᴠᴇ ᴍᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴀɴᴅ //𝕯𝖗𝖆𝖈𝖔 𝕸𝖆𝖑𝖋𝖔𝖞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora