Il mattino seguente, Heeseung si svegliò trovando Jungwon al proprio fianco che dormiva beato e pensò, guardandolo, che avesse la creatura più bella di tutte al proprio fianco. Aveva un'espressione distesa, rilassata e la bocca lievemente arricciata. Si sporse verso di lui lasciando un dolce bacio sulla sua fronte.
La sua attenzione fu catturata dal cellulare di Jungwon che era a terra, di fronte alla porta e stava squillando sebbene fosse in silenzioso. Era Wooyoung.
"Cazzo." disse prendendolo e poi rispondendo.
"JUNGWON CAZZO FINALMENTE STAVO PER CHIAMARE LA POLIZIA" Heeseung dovette allontanare il cellulare dell'orecchio perché la voce di Wooyoung era davvero alta e squillante. Poté sentire un "amore calmati" proveniente da un'altra persona che era li con lui. Dedusse fosse il suo ragazzo.
"Wooyoung, sono Heeseung." disse, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta.
C'era silenzio.
"Heeseung? Dov'è Jungwon"? chiese perplesso Wooyoung.
"Dorme."
"Dorme?"
"Ieri sera è venuto alla festa di Jay ma Jay lo ha probabilmente drogato e Jungwon ha cercato un riparo in camera mia. Sta bene, ora sta dormendo." Heeseung stava camminando mentre con i piedi spostava bottiglie di birre vuote, lattine e varie cartacce.
Jay aveva lasciato un vero e proprio bordello e sperò con tutto il cuore che se ne fosse andato.
"Festa? Non mi ha parlato di nessuna festa. Ha detto che veniva a casa tua." Heeseung poté sentire la voce di Wooyoung tremare.
"Jay ha usato casa mia come sede della festa e io avevo detto a Jungwon di non venire, dato ciò che gli aveva fatto Jay ma lui è venuto lo stesso, mi dispiace.."
Non sentì più nulla, solo un singhiozzo.
"Va bene, grazie Heesung. Sei stato gentile a prenderti cura di Jungwon, facci sapere come sta appena si sveglia. A più tardi." disse l'altra voce prima di riagganciare. Probabilmente Wooyoung era scoppiato in lacrime e un po' poteva capirlo.
Mise il cellulare il tasca e iniziò a guardarsi intorno. Il divano era un ammasso di bottiglie di birra e persone che dormivano.
Li svegliò accendendo le luci e iniziando a scuoterli con forza.
"Gente è arrivata l'ora di smammare, è stato un piacere addio." disse poco prima di buttarli giù dal divano. E tra loro c'era anche Jay che, appena resosi, conto di ciò che stava succedendo, lo guardò rabbioso.
"Idiota! Che cazzo fai!" disse spingendolo via, ma Heeseung non fece nulla contro di lui.
"Ti avevo detto che non volevo vedere nessuno in casa mia, dopo la festa." disse con calma.
"Capirai, solo cinque persone su centocinquanta che c'erano qui." disse Jay, sbuffando annoiato.
Heeseung sospirò, Jungwon si sarebbe svegliato di lì a poco.
"Vattene, ho detto." ripeté, stavolta più serio e cercando di mantenersi calmo. Jay non sembrava per nulla pentito di ciò che era successo solo poche ore prima. O forse neanche se lo ricordava.
"Calmati, Hee. Adesso me ne vado. È stato divertente." disse Jay, che a differenza sua sembrava molto calmo.
Le persone che erano lì se ne erano già andate. E se non se ne fosse andato pure lui, probabilmente sarebbe finito con un occhio nero.
"Vedere soprattutto il tuo amico mezzo drogato.. talmente ingenuo che non comprende ancora che il lupo perde il pelo ma non il vizio." disse. E aveva beccato un tasto dolente perché, automaticamente a quelle prole, Heeseung gli tirò un pugno in pieno naso.
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Mission {Heewon}
FanfictionDal capitolo 1: [...]"Se ti sta sulle scatole, non significa che deve stare sulle scatole pure a me. Mi piace Jay, non Heeseung." [...] "E allora chiedigli di uscire, porca miseria!" [...] "E va bene. Vado a chiedergli di andare a prendere un caffè...