Il mattino seguente, stranamente, Jake e Sunghoon non fecero domande riguardo a ciò che era successo la sera prima. Sicuramente Jake avrebbe chiesto a Jungwon ogni particolare non appena sarebbero stati soli, ma in quel momento l'unica cosa che fecero fu riordinare, smontare le tende e fare ritorno a casa per una bella doccia.
"Oggi che facciamo?"
Sulla via del ritorno, Jake aveva parlato. Mancavano ancora due giorni alla fine della loro vacanza e c'erano ancora molte cose da visitare, come il centro dell'isola che ospitava tanto belle stradine, mercatini e case dai colori sgargianti, particolari.
"Dopo pranzo possiamo andare in centro, il borgo è davvero bello." propose Heeseung mentre guidava tranquillamente. Jungwon, al suo fianco, invece stava dormendo e Sunghoon invece accanto a Jake, annuì alla sua proposta.
"Sì, così compro qualcosa per mia madre. Sapete, è fissata con le calamite e mi ha minacciato di sfratto se non gliene porto una." scherzò, provocando una risata divertita in Heeseung.
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.Tornati a casa, i ragazzi si diedero alla doccia, prendendosi quei 10 minuti per riposare e rilassarsi sotto il getto caldo dell'acqua.
"Come ti senti?"
Heeseung, che aveva appena posto la domanda, era appena rientrato in camera con addosso l'accappatoio e i capelli ancora umidi. Jungwon, sul letto, stava invece finendo di vestirsi.
Il più piccolino sorrise teneramente, agganciando i pantaloni e alzandosi dal letto. Gli camminò incontro, poi gli avvolse il torace con le braccia e gli lasciò un bacio sulla guancia.
"Sto molto bene, ho solo un pochino di mal di schiena." gli rispose.
Heeseung posò entrambe le mani sui suoi piccoli fianchi e, di rimando, gli baciò la fronte.
"Heeseungie perché mi baci sempre la fronte?" la domanda di Jungwon arrivò abbastanza confusa alle sue orecchie ma effettivamente era una domanda normale dal momento che Heeseung lo aveva baciato spesso sulla fronte, anche quando non stavano ancora insieme.
"Beh ..per prima cosa perché sei basso e per arrivare alle labbra poi mi viene mal di schiena." scherzò, scoppiando a ridere e baciandolo subito dopo. "Ovviamente scherzo. In realtà ha un significato a cui tengo ed è il motivo che ci ha fatti avvicinare."
Jungwon lo guardò curioso. Il motivo che li aveva fatti avvicinare era Jay. Quel bacio significava "Jay"? Non credeva proprio.
"I baci sulla fronte, oltre che essere un simbolo di un amore che va oltre il carnale, sono simbolo anche di protezione. E io ti ho promesso di proteggerti e di starti sempre vicino." gli spiegò, accarezzandogli il viso e lasciando un altro piccolo bacio in mezzo alla sua fronte. "E poi, li trovo teneri."
Jungwon sorrise, abbracciandolo forte.
"Ti amo." mormorò.
"Anche io ti amo." rispose Heeseung con lo stesso tono di voce.
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Nel pomeriggio, come avevano deciso di fare, andarono in giro per il piccolo paesino che distanziava una decina di minuti a piedi da casa di Heeseung.Jungwon stava camminando per mano a Heeseung mentre quest'ultimo faceva delle foto tutt'intorno per poter immortalare al meglio quella vacanza.
"Dai, no! Non ero pronto!" disse Jungwon tappandosi la faccia non appena sentì il suono dello scatto dalla macchina fotografica di Heeseung.
"Ma sono più belle le foto spontanee. Vieni, facciamone una noi due, cheese!" disse Heeseung volgendo la macchina contro di loro è avvicinandosi al più piccolo.
"Scemo." ridacchiò Jungwon, per poi lasciare la sua mano e avvicinarsi a una bancarella che vendeva braccialetti fatti a mano, lasciando il maggiore a fare le sue foto a sgamo pure a Jake e Sunghoon.
C'erano molti bracciali sulla bancarella, alcuni più fastosi e altri più semplici. Cera un uomo dietro al piccolo banco, con una strana macchinetta. Sembrava che molti li facesse lì sul momento. I prezzi variavano tra i 14000₩ e 21000₩ (circa tra i 10 e i 15€) e quasi ne restò incantato. Per Jungwon, i lavori artigianali erano quelli che valevano di più, non solo economicamente ma anche moralmente. Una cosa fatta a mano, veniva dal cuore.
Osservò i movimenti di quel signore che incideva dei piccoli disegni nel cuoio con un piccolo martelletto e uno scalpello non troppo affilato. A Jungwon sarebbe piaciuto imparare ma nei lavori fatti a mano era proprio una frana.
"Uh, quello è carino!" la voce di Jake gli arrivò alle orecchie improvvisamente, destando la sua attenzione dell'artigiano e balzando sul posto per lo spavento.
"Jakey! La prossima volta avvisa prima di arrivare così all'improvviso!" si lamentò il più piccolo.
Jake sorrise scompigliandogli i capelli.
"Aaah, le cose improvvise! Sono sempre quelle più belle!" disse cantilendando.
Ovviamente sotto quelle parole, Jungwon dedusse che ci fosse qualcosa. Alzò un sopracciglio, guardandolo come se aspettasse effettivamente che Jake dicesse qualcosa.
Ma Jake non disse nulla, indicò un bracciale.
"Penso che quello a Wooyoung potrebbe piacere tanto." disse il maggiore indicando un braccialetto di cuoio, intrecciato, semplice. Era di un color borgogna che però tendeva molto verso il marrone. Con la carnagione olivastra del fratello, ci sarebbe stato da dio.
"Sì, è vero. In effetti potrebbe piacergli." pensò ad alta voce, decidendo quindi di comprarlo.
Il signore prese il bracciale, lo avvolse delicatamente nella carta velina e lo chiuse dentro una scatolina di cartone, anch'essa fatta a mano, poi mise il tutto in una bustina di stoffa color acquamarina con il nastrino di raso e con un sorriso, porse il piccolo pacchetto tra le mani di Jungwon che a sua volta gli sorrise e, con un cenno del capo, ringraziò.
Una volta allontanati dalla bancarella, ripresero a camminare tutti insieme per le vie del borgo. Altre bancarelle, piccoli negozi e poi, sbucarono in uno spiazzo, su una collina che aveva una vista panoramica mozzafiato del mare di un azzurro cristallino.
"Aah, che bella giornata che è oggi!" esordì Sunghoon rilassandosi sulla panchina e stiratlcchiandosi. Il sole bruciava ancora ma fortunatamente gli alberi in quel punto facevano molta ombra.
"Questo posto è assurdo!" Jake girava su sé stesso, fino a cadere per terra e ridere.
Jungwon guardava il mare, poggiato contro la staccionata e Heeseung gli si avvicinò.
"Guarda amore ti ho fatto una foto davanti a quella bancarella, è davvero bella." disse mostrandogliela e Jungwon sorrise, guardandola e tornando per un attimo al ricordo di quei cinque minuti passati a osservare attentamente il lavoro di quell'anziano signore.
Abbracciò Heeseung per la vita, senza dire una parola. Gli piaceva stare così, in silenzio, ascoltando il suo cuore battere accompagnato dai rumori che avevano intorno, in questo caso il mare che scrosciava contro la scogliera, l'aria che faceva muovere gli alberi in un leggero fruscio e i gridi dei gabbiani che volavano qua e là.
♡ ♡ ♡
Sono innamorata di questo capitolo ok.
NON SONO SPARITA, ero solo in vacanza e boh, dopo aver fatto 42m di Kamikaze con lo scivolo di una pendenza di 60°, SONO PRONTA A FARE QUALSIASI ALTRA COSA OK.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto vi mando un bacione e alla prossima 🤍
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Mission {Heewon}
FanfictionDal capitolo 1: [...]"Se ti sta sulle scatole, non significa che deve stare sulle scatole pure a me. Mi piace Jay, non Heeseung." [...] "E allora chiedigli di uscire, porca miseria!" [...] "E va bene. Vado a chiedergli di andare a prendere un caffè...