XVI

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Dopo qualche istante di puro silenzio, in un tratto di strada praticamente in mezzo al nulla più assoluto, un suv ci tagliò la strada.

Thomas inchiodò e borbottò qualche fatto particolare sulla madre dell'autista della macchina davanti.

La portiera dell'automobile si aprì, e scese un tizio che conoscevo bene.

"Cristo..." borbottò Thomas "Ci siamo fatti rintracciare dalla versione horror del nonno di Heidi"

Il vecchio era praticamente vestito come l'ultima volta che l'avevo visto, ed era già una volta di troppo.

Si avvicinò alla macchina dal lato di T, e fece cenno di abbassare il finestrino.

Thomas abbassò il vetro, e il vecchio sorrise. Non fu decisamente uno spettacolo, aveva tre denti in tutto, di cui un canino giallo seghettato come una motosega.

"Salve" esordì "Come va la vita?!"

"Meglio di quella del tuo dentista" risposi "A proposito, puoi chiudere la bocca? Fai abbastanza paura!"

Il cowboy mise il broncio, ma almeno chiuse la sua cazzo di bocca "Non mi piacciono gli spiritosi" disse poi.

"Allora hai fermato la macchina sbagliata" lo rimbeccò T.

Sembrava una frase un po' troppo cinematografica anche per John Travolta mummificato, ma sembrò apprezzare lo stesso.

"Vedete" continuò il vecchio "Magari voi vedete un bifolco e pensate che io sia solo un idiota che gioca al far west ma io..."

"Nel far west leggevano nella mente?!" chiesi.

"Ma io" continuò impettito "Non mi occupo solo di vendere moto truccate aspettando che due coglioni me le rubino da sotto il naso, quello è mio figlio"

Ripensai al ragazzo che avevamo visto quella sera, mi chiesi se aveva le stesse crisi d'isteria come il padre.

"Io faccio roba grossa" disse poi il vecchio, Thomas trattenne a stento una risata "Cocaina"

Thomas non rise più.

"Spacci morte cazzo" mugugnò T.

"Non dire stronzate ragazzo" rispose il vecchio, piccato "Io la vendo, se non vogliono bruciarsi il cervello basta non comprarla"

Non mi sembrava un granché di ragionamento, ma non commentai.

"Da poco abbiamo avuta una piccola divergenza con degli altri spacciatori" continuò lui "Niente di grave, ma uno dei mei uomini è saltato in aria, ed ho un disperato bisogno di voi, dopotutto, vi ho lasciato vivere, dovete ripagarmi il favore no?"

"E se ci rifiutassimo?!" azzardai.

"Sarò costretto a farvi saltare la testa, ragazzi" rispose.

Un tizio ci passo di fianco in bicicletta, guardando il teatrino che avevamo creato, poi pedalò via in tutta fretta.

"Avresti bisogno di noi per che cosa?!" si intromise T "Non siamo sicari, a malapena uccidiamo i moscerini"

"Non ho detto che dovete ucciderli, basta rovinarli" disse il vecchio "Un esplosivo sui camion per il trasporto della droga dovrebbe andare più che bene, se poi uno di quei cani esplode, tanto meglio"

Ne io ne Thomas aprimmo bocca. Non avevo mai visto un pensionato con istinti così violenti. Il vecchio tirò su con il naso, facendo un suono simile alla sirena di una nave da crociera.

"Naturalmente, anche voi ci guadagnerete qualcosa, mi sento buono" continuò il vecchietto "Se vi fate aiutare dai due biondini che c'erano l'altra volta con voi, vi dividerete il bottino, e forse potrei darvi un altro lavoro"

"Quanto?" chiese semplicemente Thomas, ormai rapito dall'idea.

Il vecchio fece una pausa ad effetto: "Cinquantamila a testa"

"Porca puttana" imprecò Thomas "Da dove cazzo li prendi quei soldi?"

"Hai idea di quanta droga trasportano quei camion?!" rispose lui "Togliendo dal commercio così tanta Cocaina, tutti verranno da me a comprarla, a conti fatti, avreste un quinto dell'intero ricavo"

Sinceramente, rimasi scioccato. Con cinquantamila euro, avrei praticamente rifatto la mia vita da zero.

"Ci dobbiamo fidare uno degli altro" asserì il vecchio.

Ci fissò per qualche istante.

"Mi chiamo Riccardo" disse poi.

Thomas si presentò, poi mi indicò "Lui è Sammael"

Annuii con un breve cenno del capo.

"Parlate con gli altri due biondini, quando decidete, fatemi sapere, sono alla concessionaria che avete tentato di rapinare"

Detto questo, salii sul suo suv, fece inversione di marcia e se ne andò.

Thomas mise in moto e sgasò, per ritornare in paese.

"Cinquantamila Sammael" disse T dopo un po' "Hai idea di quanti cazzo di soldi siano?"

"Onestamente no" risposi "Ma sono tanti"

"Dobbiamo parlarne con Micheal e tuo fratello"

"Poco ma sicuro" dissi "Ma non oggi, stasera ho da fare"

Thomas annuì, poi, una volta in paese, mi lasciò di fronte a casa mia, mi salutò, lasciandomi la giacca, e sgasò via.

Misi la giacca in lavatrice e andai in camera mia. In realtà non c'era molto che la identificava come la mia stanza, ma mi piaceva pensarla così.

Avevo trovato un bigliettino con scritto che Rachel e mia mamma erano uscite a fare qualche commissione.

Azrael invece, dormiva. Ancora. Questa volta per terra. In camera mia. Stetti un istante a guardarlo, poi gli tirai un calcio nelle costole. Finalmente si sveglio, con la bava alla bocca. Azrael mugolò qualcosa, poi si alzò lentamente, come un bradipo.

"Credi di alzarti?" gli chiesi "Ho anche una bella notizia!"

"Sentiamo"

"So che è una richiesta strana" dissi "Ma ti piacerebbe far saltare in aria un paio di camion di cocaina per cinquantamila euro?"

STRADADove le storie prendono vita. Scoprilo ora