Entrai in classe per prima, ritrovandomi sola con il professor Hiddleston. In quel momento iniziai a sentirmi in imbarazzo per il modo in cui mi sorrideva.
<<Non ho capito il tuo nome.>> mormorò.
Stava controllando il registro degli studenti tenendo entrambe le mani poggiate sul legno duro della cattedra.
<<Silvia Evans, professore.>> risposi posando lo zaino su uno dei banchi in fondo all'aula, come facevo di solito durante le lezioni di latino.
<<Mettiti qui davanti. Downey dice che te la cavi bene con il latino e vorrei tenerti vicina per osservarti meglio.>> incrociò le braccia al petto, appoggiando il suo fondoschiena al bordo della cattedra.
Feci come mi aveva detto. Volevo evitare di fare storie proprio il primo giorno di lezione con il nuovo docente. Volevo fare buona impressione; e non perché mi piaceva, ma perché non volevo avere problemi durante il semestre.
<<Cos'altro le ha detto il professor Downey?>> domandai sedendomi al mio posto.
Il professor Hiddleston si avvicinò al mio banco, non smettendo un attimo di fissarmi. <<Dice che sei la migliore del suo corso. Ma penso che questo tu lo sappia già.>> ammiccò. <<Fidati, non mi comporterò come lui. A quanto pare è un po' scorbutico con tutti ma io non intendo creare problemi in classe. Voglio che ci sia un clima di fiducia e voglio che amiate il latino perché, personalmente, io lo adoro.>>
Sembrava stesse dicendo la verità. Sembrava anche simpatico, ma non volevo giudicarlo troppo in fretta.
<<Amor est vitae essentia.>> enfatizzò non appena tornò a sedersi alla cattedra.
Sorrisi di sottecchi e tirai fuori dallo zaino il mio quaderno mentre i miei compagni di corso facevano il loro ingresso in classe. Jordan, come si consueto, si sedette al mio fianco.
<<Non mi hai aspettato. Chi è il nuovo professore?>> domandò posando lo sguardo su di lui.
<<Tom Hiddleston. Ha l'aria di essere simpatico.>>
<<E anche sexy.>> mormorò fissandolo con uno sguardo a dir poco malizioso.
<<Solo perché tu e Chris non state più insieme questo non ti dà il diritto di provarci con un insegnante.>> mormorai a mezza voce, anche perché avevamo già attirato troppa attenzione su di noi. Specialmente quella di Hiddleston.
<<Oh, ma senti da che pulpito! La ragazza della porta accanto che poi è finita per scoparsi il professore di letteratura. Ma ti senti quando parli?>>
In effetti non aveva tutti i torti.
Il professor Hiddleston si alzò per poi rivolgere un saluto alla classe e fare un discorsetto di presentazione. Non era molto grande, poteva avere a malapena trentadue anni. Sentii le mie compagne parlare di lui a pochi banchi di distanza ed esprimevano la loro opinione sul suo didietro.
Per fortuna non le avevo mai sentite parlare così di Robert.
Ma forse era il fascino inglese che trasudava a farlo apparire attraente e sexy agli occhi delle ragazze, sopratutto a quelli di Jordan. E in parte anche ai miei.
<<Avete mai letto la favola di Amore e Psiche?>> domandò.
Nessuno rispose. Io l'avevo letta centinaia di volte ma non me la sentivo di attirare la sua attenzione ancora una volta.
<<È un'opera scritta da un grande filosofo di nome Apuleio. Psiche è una ragazza dalla bellezza immensa che eguaglia quella della dea Venere, la madre di Amore.>> il professor Hiddleston mi rivolse uno sguardo mentre parlava della bellezza di Psiche.
Avevo davvero l'aria di una facile? Perché sembrava che tutti i professori avessero voglia di andare a letto con me?
<<Amore sposa Psiche ma le proibisce di vederlo in viso. Lei, spinta da un forte desiderio di rivelare la sua natura, finalmente lo vede e Amore si allontana da lei per tornare dalla madre. Non voglio raccontarvi tutta la vicenda, voglio che leggiate questo libro in latino e fra due settimane voglio che mi presentiate la traduzione.>> ordinò.
Quando la lezione terminò, sia io che Jordan raccattammo la nostra roba per poi dirigerci al refettorio. Quando passai davanti la cattedra del professor Hiddleston mi rivolse un sorriso. <<Ci vediamo, Silvia.>>
<<Arrivederci, professore.>> risposi un po' titubante mentre la mia amica diventava verde d'invidia.
<<Cavolo, li becchi tutti tu!>>
Uscimmo dall'aula e ci incamminammo verso la mensa a passo moderato.
<<Guarda che non mi fa affatto piacere. Sto con James e non dovrei assolutamente pensare né a Downey né al nuovo professore. Ma sopratutto a Downey.>> sospirai.
<<Non prenderti in giro, Silvia. Sei pazza di lui e, secondo il mio modesto parere, siete una coppia perfetta. Vorrei solo che lui aprisse gli occhi e che si accorgesse chi si è lasciato scappare.>>
Sorrisi alla mia amica e le diedi un'amichevole gomitata sul fianco. Passammo casualmente davanti il nuovo ufficio del professore di latino e ci accorgemmo della fila immensa di ragazze che erano pronte a incontrarlo.
<<Fa questo effetto alle ragazze?>> domandai retoricamente.
<<Sono tentata di mettermi in fila con loro. Farei di tutto pur di farmi sculacciare da quello lì.>>
Risi sommessamente alla sua affermazione. <<Sei terribile, lasciatelo dire.>> raggiungemmo il refettorio mentre prendevamo il nostro pranzo e ci sedevamo in una delle tavolate, accompagnate da altre ragazze che frequentavano i nostri stessi corsi.***
Infilai le mie calosce gialle ai piedi, pronta ad affrontare il temporale che si stava abbattendo nuovamente su New York. Dovevo andare al lavoro, sembrava che piovesse sempre quando avevo da lavorare.
Ma che palle!
<<Dov'è il mio ombrello?>> frugai tra la mia roba ma era come sparito. La mia solita fortuna.
<<Non ricordi? L'hai lasciato in libreria.>>
Sbuffai rumorosamente. <<E va bene. A noi due, pioggia!>> mi infilai anche l'impermeabile giallo e alzai il cappuccio per coprirmi meglio.
Da quelle parti non passavano gli autobus, e la metropolitana pullulava sempre di maniaci di ogni genere. Dovevo seriamente prendere la patente, questa storia doveva finire. Salutai Jordan che rimase nel dormitorio a leggere il libro che ci aveva assegnato il professor Hiddleston e iniziai a correre sotto la pioggia.
La pioggia mi piaceva da impazzire. Era magica, sotto ogni aspetto. In più mi ricordava ogni momento bello passato con Robert. Era come se la pioggia ci appartenesse, in un certo senso. Dopo essermi inzuppata l'avevo incontrato per la prima volta, ci eravamo dati il primo bacio e avevamo fatto l'amore. Tutto per merito della pioggia.
Sentii il telefono squillare nella tasca dei pantaloni e rallentai il passo. Era James.
<<Hey, amore.>>
Quanto mi sentivo in colpa!
Io non ero una poco di buono. Avevo un ragazzo e dovevo smetterla di pensare al professor Downey in quel modo.
<<Ciao, piccola. Stai andando al lavoro?>>
<<Sì. Diana ha bisogno di me. Tutto ok?>>
<<Volevo solo dirti che passo a prenderti sta sera dopo il lavoro. Ceniamo insieme, ti va?>>
<<Certo.>>
<<Allora a dopo, piccola.>>
Salutai James per poi riporre il telefono nella tasca dei pantaloni. Dovevo solo concentrarmi su di lui, nessun altro.
Vidi con la coda dell'occhio qualcuno affiancarmi, riparandomi con il suo ombrello. <Avrei riconosciuto quelle arrapanti calosce gialle ovunque.>>
Sbuffai internamente nel vedere che fosse Robert.
Proprio la persona che dovevo togliermi dalla testa.
<<Mi stai pedinando?>> domandai irritata.
<<Mi trovavo nei paraggi.>>
Non me la bevevo.
Ci fermammo prima di poter attraversare la strada e me lo ritrovai davanti, a pochi centimetri di distanza dal mio viso. Teneva una mano dentro la tasca del pantaloni mentre mi fissava avidamente. Ma che diavolo voleva?
<<Non ho bisogno del suo aiuto, professore.>> mi scostai dal riparo che l'ombrello mi stava offrendo, lasciando che la pioggia tornasse a bagnarmi da cima a fondo.
<<Piantala di fare la bambina.>> mi attirò sotto l'ombrello con uno strattone, facendomi sbattere contro il suo petto. Quasi sfiorai le sue labbra e il mio cuore iniziò a battere così forte che credevo stesse per esplodere.
<<Perché devi fare così?>> mormorai fissando con desiderio quelle labbra così carnose e invitanti.
Lo volevo. Non mi importava più niente.
<<Perché non mi piace l'idea che tu voglia flirtare con Hiddleston sotto il mio naso. Hai un fidanzato, datti una regolata.>>
Deglutii a fatica. Non volevo tradire James, anche se lo avevo già fatto con il pensiero un sacco di volte. Non ero abbastanza forte da respingerlo, ma in un attimo di lucidità scelsi la via più facile: scappare via da lui.Spazio me:
Mi sto divertendo un mondo a creare tik tok ispirati alla storia, mi piacciono un sacco. Volevo farvi una proposta indecente: c'è qualcuno di voi che ha voglia di creare un book trailer di "A Silvia"? O magari se conosce qualcuno su Wattpad che lo possa fare. Scrivetemi in direct ;)))
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𝑇𝑢𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 - 𝑅𝑜𝑏𝑒𝑟𝑡 𝐷𝑜𝑤𝑛𝑒𝑦 𝐽𝑟.
Fanfiction[SEQUEL DI "A Silvia"] Non ero pronta ad affrontare l'ultimo anno. Il fatto di aver perso il mio amato professore mi aveva fatto riflettere. In fondo le storie più belle sono quelle destinate a perire, e così era successo con la mia favola d'amore...