Quando pensavo di aver eliminato tutti i problemi dalla mia vita, in realtà era rimasta un'unica erbaccia da estirpare. E il suo nome era James Hide. È proprio vero che il tuo ex non muore mai, ma andava messo in riga per evitare che parlasse con il rettore di Yale affinché togliesse il lavoro a Robert.
Finalmente era arrivato il giorno della mia tanto meritata laurea. Non vedevo l'ora di lasciare la Columbia University per iniziare una nuova vita con il mio amato professore.
Era stata organizzata una cerimonia nel campus, nel quale era stato allestito un palchetto e un qualche migliaio di sedie. I laureandi sedevano nella fila di sedie di sinistra, mentre i genitori e gli amici si trovavano a destra. A sostenere quel mio momento di gloria erano Thomas, Megan, mia madre, Peter e Mason, che erano diventati anche miei amici da quando Robert me li aveva presentati. Jordan sedeva al mio fianco mentre i miei professori si trovavano sul palco, seduti dietro al rettore che esibiva un discorso prima di assegnare la laurea agli studenti.
La mia amica si inclinò verso di me. <<Downey sembra così felice. Ti sta fissando.>> mormorò a mezza voce.
<<Lo so. Credo sia fiero di me.>> gli sorrisi di rimando.
Indossava un abito più elegante del solito, anche se non lo credevo possibile. Lo stesso valeva per Tom, il quale sfoggiava un completo blu scuro molto raffinato.
I laureandi indossavano una toga nera, con tanto di capello. Mi sentivo davvero importante e mi chiedevo che lavoro avrei cominciato non appena avrei preso fra le mani la mia preziosa laurea. Mi ero impegnata davvero tanto nell'arco di tre anni e i miei sforzi erano stati ricompensati. In più vedere Robert così felice per me faceva esplodere il mio cuore di gioia.
Allora il rettore iniziò a chiamare in ordine alfabetico tutti i laureandi, arrivando poi alla E. Salii sul palco e strinsi la mano al rettore Michaels che mi porse il rotolo della mia laurea. Passai a stringere la mano anche ai professori di letteratura e latino.
Robert mi sorrise, stringendomi la mano. <<Congratulazioni, signorina Evans.>> ammiccò.
<<Grazie, professor Downey.>>
Forse sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei chiamato in questo modo. Non sarebbe più stato il mio professore.
<<Congratulazioni, piccola peste.>> mormorò Hiddleston cercando di non farsi sentire dagli altri.
<<Grazie, professore.>> trattenni una risata.
Tornai al mio posto e attesi che tutte le lauree fossero consegnate. Jordan mi raggiunse saltellando di gioia e mi batté il cinque. <<Finalmente non dovrò più mettere piede in questo college del cazzo.>> borbottò.
<<Che finezza, amica mia.>>
<<Oh, andiamo, non è stato tutto rosa e fiori.>>
A quel punto il mio sguardo si spostò verso Robert e ripensai che, se non fosse stato per questa università, non saremmo mai arrivati dove siamo adesso.
<<Per me lo è stato.>> mormorai.
Il professor Downey si avvicinò al piedistallo e rimase in piedi davanti al microfono, guardando ognuno di noi.
<<Voglio fare le mie più sincere congratulazioni a tutti i laureandi di quest'anno, in particolare ai miei studenti. Sono molto fiero di tutti voi e sono sopratutto orgoglioso della mia alunna prediletta: la signorina Silvia Evans.>>
Scoppiarono tutti in un applauso generale e iniziai ad arrossire violentemente.
Mia madre era lì che assisteva e mi imbarazzava.
<<Non le ho riservato alcun favoritismo, ma c'è una ragione se ha avuto il voto più alto di tutto il corso all'esame. Lei è portata per la letteratura, lo è da sempre. Quando, il primo giorno, le chiesi cosa ne pensasse dei poeti italiani, lei mi rispose "Non sono abituata a sentir parlare di autori che si tagliano le vene perché non staranno mai con la donna che amano".>> mi scimmiottò.
Il pubblico rise immensamente, facendomi sprofondare nell'imbarazzo. Dannazione, Robert!
<<Ma ora voglio darti una dimostrazione di quanto sia meravigliosa la poesia italiana, signorina Evans.>> aprì un libro e ne sfogliò le pagine per poi schiarirsi la voce. <<Questa poesia s'intitola "A Silvia", ed è stata scritta dall'immortale poeta Giacomo Leopardi.>>
L'ambiente venne avvolto dal silenzio mentre Robert recitava i versi di quella poesia con una nota di romanticismo e nostalgia. Era tipico di lui.
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𝑇𝑢𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 - 𝑅𝑜𝑏𝑒𝑟𝑡 𝐷𝑜𝑤𝑛𝑒𝑦 𝐽𝑟.
Fanfiction[SEQUEL DI "A Silvia"] Non ero pronta ad affrontare l'ultimo anno. Il fatto di aver perso il mio amato professore mi aveva fatto riflettere. In fondo le storie più belle sono quelle destinate a perire, e così era successo con la mia favola d'amore...