L'unica persona che poteva aiutarmi in quel momento era proprio Jordan. Mi ero recata al dormitorio in men che non si dica con l'aiuto di un taxi, a quel punto avevo chiamato la mia amica e le avevo detto di prepararsi, perché avremmo trascorso la serata a bere.
Ero stufa degli uomini. Pretendono sempre troppo e io ero una persona molto poco paziente a dir la verità. Nonostante fossi permissiva, accondiscendente e posata, avevo anch'io un lato oscuro.
Spalancai la porta del dormitorio, trovando la mia amica stesa sul suo letto. <<Sta sera facciamo baldoria. Non mi importa più di niente.>> annunciai.
<<Si può sapere cos'è successo?>> mi venne incontro, perdendosi nel mio sguardo da pazza.
<<È un po' imbarazzante. Te lo spiego subito, ma prima ho bisogno di un abito sexy con cui uscire.>> misi le mani sui fianchi in attesa che la mia amica assecondasse la mia richiesta.
Sbuffando, tirò fuori dall'armadio una serie di vestiti diversi, ma quello che mi colpì di più fu uno dalla scollatura profonda. Era piuttosto leggero nonostante fosse a maniche lunghe ed era nero e oro. Raffinato e sexy allo stesso tempo.
Meno male che io e Jordan portavamo la stessa taglia.***
<<Non posso crederci! Quindi tu e James avete rotto?>>
<<Non ufficialmente, ma credo proprio che volesse che io sparissi dalla sua vita.>>
<<Non mi sembri a pezzi come quando ti ha mollata Robert.>>
Sospirai tenendo lo sguardo fisso sulle mie scarpe. Con Robert era diverso, c'era passione e amavo quel suo essere così iperprotettivo nei miei confronti. Mi ero resa conto troppo tardi di non aver amato realmente James, la mia era solamente devozione. Io amavo solo un uomo, e quello era il mio professore, senza ombra di dubbio.
<<Sai che farei follie per amore. Per James non avrei fatto nessuna follia, quindi non era quello giusto per me.>> spiegai.
Non potevo comandare i miei sentimenti. All'inizio dell'estate mi era sembrata una buona idea iniziare a frequentare qualcuno, e James sembrava amarmi davvero. Ma la verità è che volevo fare di lui il rimpiazzo di Robert, e averlo lasciato aveva fatto più male a me che a lui.
<<Per sta sera non voglio più sentir parlare né di James, né di Downey. Quando sarà il momento giusto parlerai con entrambi, ma ora voglio che ci ubriachiamo fino a vomitare e non dobbiamo pensare ai nostri problemi.>>
Aveva perfettamente ragione.
Il taxi si fermò davanti al pub che aveva suggerito la mia amica. Aveva tutta l'aria di essere un posto molto chic e dispendioso. Il buttafuori ci guardò malamente per qualche secondo, dopodiché Jordan gli mostrò un pass che non avevo mai visto in vita mia, e quell'omone ci fece passare.
<<Mi sono persa qualcosa.>> mormorai.
<<Ho chiesto a Josh il pass per entrare. Suo padre è il proprietario del locale ed è stato così gentile!>>
Non credevo che lei e Josh fossero così tanto amici.
In un attimo ci ritrovammo dentro il locale. Non era molto affollato, in realtà vidi solo gente di un certo livello. Meglio così, almeno non avrei avuto a che fare con qualche venditore di droga ambulante.
Quel posto era avvolto da musica forte, luci stroboscopiche e un forte odore di alcol. Intravidi perfino la zona vip, riservata a boss della mafia o qualcuno di potente.
<<Prendiamo da bere.>> annunciò la mia amica, tirandomi verso il bancone dei drink.
Ordinammo alcuni shot di vodka per cominciare, dopodiché ci catapultammo in pista. Iniziammo a scatenarci a ritmo di musica e l'alcol iniziò a fare il suo effetto. Sentivo caldo, ballavo in modo sensuale e volevo solo che la serata non finisse mai. Per una volta non pensavo ai miei problemi, solo all'alcol che fluiva nel mio sangue e mi piaceva.
Al che la mia amica attirò la mia attenzione.
<<Quelli non sono Downey e Hiddleston?>>
Sbiancai nel vederli insieme. Se ne stavano con i gomiti poggiati al bancone mentre sorseggiavano uno scotch di qualche tipo. Non pensavo che Robert fosse il tipo da locali affollati che pullulano di gente arrapata. Ma fu un colpo per me sapere che l'amore della mia vita si trovava nello stesso pub in cui ero io, per giunta con qualcuno che non gli piaceva affatto.
<<Pensavo si odiassero.>> osservai.
<<Magari ora sono diventati amici. Conosci Robert, un giorno gli va tutto bene e l'altro odia l'intero universo. Andiamo da loro.>> la mia amica mi prese per mano e mi trascinò.
Ma come poteva aver avuto un'idea così imbecille? Non avevo affatto voglia di vedere nessuno dei due. Cercai di fermarla, ma era troppo tardi.
<<Buonasera, professori.>>
Jordan attirò l'attenzione dei due, che ci fissarono sorpresi.
<<Ciao, ragazze.>> Hiddleston ci fece un cenno con la mano, guardandoci dall'alto in basso con una nota di divertimento nel suo sguardo.
Downey fu più contenuto. <<Signorina Miller, signorina Evans.>> ci rivolse un cenno di saluto con il capo per poi fissare sopratutto me.
<<Allora anche i professori hanno una vita al di fuori dell'università.>> Jordan si appoggiò al bancone standosene accanto al professor Hiddleston, che le rivolse la sua completa attenzione, ignorando me e Robert.
Mi schiarii la voce, passandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio per l'imbarazzo. Indossava una camicia bianca con le maniche rimboccate fino ai gomiti.
Uno spettacolo bellissimo.
Non gli rivolsi neanche uno sguardo. E lui fece altrettanto.
<<Vieni a ballare, Silvia?>> il professore di latino teneva per mano Jordan, porgendo l'altra a me.
Non avrei concluso niente standomene lì ad aspettare che Robert mi parlasse. Tanto valeva ballare e divertirsi.
Afferrai la mano di Hiddleston che trascinò me e la mia amica sulla pista. Si mosse in modo sensuale contro di noi, facendoci fare una giravolta. Lui indossava una semplice maglietta nera che evidenziava il suo fisico atletico, era molto bello.
Rivolsi uno sguardo a Robert che rimase lì a bere da solo e quasi mi sentii in colpa. Volevo andare da lui ma la presa del professor Hiddleston mi bloccò improvvisamente. <<Lascialo perdere, ci divertiamo molto di più senza di lui.>> strinse per bene la mano sul mio fianco, attirando sia me che Jordan al suo corpo.
<<Balla molto bene, professore.>> mormorai.
<<Puoi chiamarmi Tom, se ti fa piacere.>> ammiccò.
A quel punto s'intromise Robert. Mi afferrò per un braccio e mi spinse dietro di lui, proteggendomi con il suo corpo. <<Cos'è, sei diventato improvvisamente matto? Lasciala in pace.>>
In quel momento avevo previsto che i miei due professori si sarebbero picchiati. Mi ricordai infatti quando Robert aveva pestato per bene il mio ex amico Thomas. A quel punto capii che fosse il nome Tom a portare sfortuna.
<<Ci stiamo solo divertendo, rilassati!>> Hiddleston diede una pacca sulla spalla del professor Downey, facendolo incazzare ancora di più.
Gli accarezzai la spalla, cercando di farlo calmare. Avevo questo potere su di lui. Si voltò a guardarmi per poi fare un respiro profondo e allontanarsi di qualche passo.
<<Volete venire da me? C'è più tranquillità a casa mia, potremmo bere qualcosa o, non so... fare altro.>>
Non capii cosa accadde in quel momento, vidi solo Robert sferrare un pugno in piena faccia al professor Hiddleston. Questo indietreggiò di qualche passo per poi tastarsi il naso ormai sanguinante.
<<Stai esagerando adesso. Ti avevo avvertito.>>
Jordan cercò di tenere fermo il professor Hiddleston, e lo stesso feci io con Robert. Ma chiaramente erano due uomini di una certa stazza, né io né la mia amica fummo in grado di contenerli. Allora Hiddleston rispose al pugno con un gancio destro che provocò a Robert una ferita sulla guancia.
<<Basta, smettetela!>> urlai.
La gente intorno a noi si fece da parte mentre i due professori se le davano di santa ragione per non sapevo quale motivo. Continuarono per un bel po' finché non ebbi la forza di trascinare via Robert, ponendomi di fronte a lui.
Gli presi il viso tra le mani e lo costrinsi a guardarmi. <<Basta così. Hai già dato troppo spettacolo, andiamo via.>> il suo labbro sanguinava e il taglio che aveva sulla guancia sinistra si fece sempre più rosso. Per non parlare dei lividi che aveva sulla mascella.
Alla fine Robert mi ascoltò e lo allontanai al professore di latino. Jordan riuscì a rimetterlo in piedi, assicurandosi che non avesse niente di rotto.
<<Porto Downey a casa. Posso lasciarti sola con lui?>>
La mia amica lo guardò un attimo per poi posare nuovamente lo sguardo su di me. <<Non preoccuparti, so gestirlo. Lo riporto a casa e ti chiamo, va bene?>>
Annuii distrattamente spingendo Robert fuori dal locale.
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𝑇𝑢𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 - 𝑅𝑜𝑏𝑒𝑟𝑡 𝐷𝑜𝑤𝑛𝑒𝑦 𝐽𝑟.
Fanfiction[SEQUEL DI "A Silvia"] Non ero pronta ad affrontare l'ultimo anno. Il fatto di aver perso il mio amato professore mi aveva fatto riflettere. In fondo le storie più belle sono quelle destinate a perire, e così era successo con la mia favola d'amore...