CAPITOLO 8

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Claudio PoV

Questo fine settimana siamo andati a Sacrofano a trovare nonna Amalia (ormai è anche un po' mia nonna anche se io, per lei, sono sempre il "dottorino"), lunedì Alice tornerà in Istituto e voglio farla rilassare il più possibile ... la sua nonnina saprà coccolarla come, forse, io non so fare. Arriviamo sabato mattina, non tanto presto perché ad Alice piace dormire, e mi rendo conto che, stranamente, la nonna non sa nulla di quello che era successo qualche giorno prima.

Perché Alice non le ha detto nulla?

Non vuole farla preoccupare o devo credere che, ormai, non ha più importanza?

Domenica arrivano anche Lara, Marco e Camilla che nel frattempo è diventata una bella bimbetta vispa di quasi 2 anni innamorata della bisnonna ma anche dello zio Claudio (neanche in fasce mi resistono 😂); la giornata trascorre tranquilla e serena per tutti, soprattutto per Alice ... è sempre felicissima quando sta con sua nonna, hanno sempre avuto un ottimo rapporto e ha sempre saputo tutto di noi e, quando dico tutto, dico tutto. È anche merito suo se sono riuscito a sorprendere Alice il giorno del nostro matrimonio.

Mentre torniamo a Roma non resisto e le chiedo come mai non ha raccontato alla nonna l'episodio successo in Istituto.

"Perché avrebbe fatto come te, mi avrebbe detto che ora devo starmene tranquilla a casa, e poi perché non ha più nessuna importanza. Io e Chiara stiamo bene".

"E io?"

"Tu cosa?" mi risponde guardandomi intensamente.

"Voglio sapere se potrai mai perdonarmi per aver dubitato delle tue parole e averti provocato uno spavento terribile" – lei mi sorride (adoro quel suo sorriso dolce) e ... 

"Certo che ti ho perdonato, amore mio, credevo che l'avessi capito l'altra notte!"

Lunedì mattina (siamo al 4 ottobre ormai) arriviamo in Istituto e Alice viene accolta da tutti i suoi amici, felicissimi di vedere che lei e la piccola Confortina stanno benissimo. Per stare più tranquillo ho chiesto a Giulia di stare insieme a lei nel suo ufficio, non vorrei che si ripresentasse quella pazza esaltata dopo aver saputo che sarà la Wally la sua relatrice. Alice ha un po' di lavoro arretrato, entro domani vuole riconsegnare le bozze agli specializzandi, il 20 ci saranno gli esami di specializzazione e non vuole che si riducano all'ultimo momento (come faceva sempre lei).

All'ora di pranzo vado da lei per tornare a casa (il suo orario finisce alle 14) ma non ne vuole sapere.

"Devo terminare assolutamente, altrimenti come faranno a far visionare la bozza corretta alla Suprema e a consegnare tutto entro il 15? Dai, non succederà niente".

Quando vuole sa essere estremamente testarda, l'unica cosa che riesco ad ottenere è che fino alla fine del mio orario si trasferisca nel mio studio, almeno posso starle vicino ... 

"Ti cederò la mia poltrona da quasi – supremo" le dico per convincerla ... lei mi sorride maliziosa e mi dice "In realtà avrei preferito che mi proponessi di utilizzare il tuo magnifico divano ma, pazienza, mi accontenterò della poltrona in attesa di tornare a casa nostra, nel nostro lettone comodo!"

Alice PoV

Stamattina, in Istituto, mentre lavoravo alla revisione dell'ultima bozza, sorvegliata da Giulia (che Claudio ha promosso a mia guardia del corpo) e tempestata di messaggi da CC (sa essere dolcissimo e premuroso quando vuole), ricevo una visita inaspettata. Ormai lavoro con la porta dello studio sempre aperta ma, siccome c'è Giulia con me, stamattina l'abbiamo chiusa. Lei non riesce a concentrarsi se c'è troppo rumore. Ad un tratto sentiamo bussare ... la mia mente torna immediatamente a quella mattina ma Giulia vedendomi sbiancare cerca di tranquillizzarmi – "Tranquilla, Alice, ci sono io con te!"

La porta si apre e vedo comparire i miei genitori. È stata una sorpresa bellissima. Non mi sarei mai aspettata di vederli, non sono venuti neanche al mio matrimonio (organizzato troppo in fretta a loro dire) e da quando sono incinta mi hanno vista solo in videochiamata. Avevamo in programma di andare a Ravenna questo fine mese, prima che il pancione diventasse veramente troppo grande, ma loro ci hanno anticipato.

In realtà non so dire il perché di questo loro modo di fare, non so se Claudio gli sia mai piaciuto, a giudicare dalle poche parole che scambiano in videochiamata credo, anzi sono quasi certa, che loro avrebbero preferito Arthur o chiunque altro che non fosse CC ... forse mi sbaglio, forse no. Nonna Amalia, invece, ha fatto sempre il tifo per il suo "dottorino", quando le raccontavo di noi, lei mi incoraggiava sempre a continuare e a non lasciarlo andare ... quanto aveva ragione la mia nonnina!

Ricordo ancora quello che mi disse quando le raccontai del Congresso e della notte passata con Claudio ... "Tesoro mio, se col dottorino c'è stato quello che c'è stato, vuol dire che dall'altra parte non c'è quello che ci dovrebbe essere". Come sempre aveva ragione, mi illudevo che Arthur potesse darmi sicurezza ma, al mio fianco, ho sempre voluto Claudio e lui ha sempre voluto me.

Li faccio accomodare e chiedo a Giulia di andare a chiamare Claudio.

"Mi raccomando, digli perché lo sto cercando, altrimenti si spaventa". 

Dopo poco arriva Claudio, si salutano in modo abbastanza formale (in fondo non si conoscono granché) e lui chiede quanto tempo si fermeranno e se hanno intenzione di stare da noi o a Sacrofano. 

"Quanta fretta di mandarci via, dottore" – esclama, quasi offesa, mia madre ... ok, è ufficiale, Claudio non le piace ma, pazienza, dovrà farselo piacere per forza, è mio marito e ci amiamo alla follia.

Povero amore mio, era imbarazzatissimo.

Lancio un'occhiata fulminante a mia madre e rispondo io al posto di CC.

"Mamma, non hai capito, Claudio voleva semplicemente sapere se vi fermate da noi, così avvisiamo la signora delle pulizie di prepararvi la camera". 

Mio padre, come sempre, è più diplomatico ma non so fino a che punto possa aver approvato la mia scelta di sposare quello che ha sempre definito "solo il mio maestro".

A pranzo andiamo tutti e quattro in un ristorante non troppo distante da qui e, almeno in apparenza, sembra che i toni si siano distesi. Parliamo del più e del meno, del lavoro, della nostra vita insieme e di Chiara che sta per arrivare e che loro ancora non chiamano per nome ... si abitueranno prima o poi, è stato così anche con Camilla e ora, invece, la adorano.

Decidono che, almeno stasera, andranno da nonna perché – a detta di mamma – non vogliono disturbarci. Mi trattengo in Istituto fino alle 17 insieme a Claudio, nel suo studio, e lui mi aiuta nella revisione della bozza così, dice, da domani avrò più tempo per riposarmi. Ad un certo punto non ce la fa più a trattenersi e mi dice: "Credo di non piacere molto ai tuoi, specialmente a tua madre" – io, allora, lo guardo in quei suoi meravigliosi occhi blu, gli sorrido e senza dire una parola lo bacio appassionatamente.

ALICE E CLAUDIO UN AMORE INDISSOLUBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora