ALICE E CLAUDIO UN AMORE INDISSOLUBILE

CAPITOLO 21

Alice PoV

Sto sfoderando tutte le mie armi di seduzione per convincere Claudio a farmi tornare al lavoro; Chiara ha compiuto un mese la settimana scorsa, sta benissimo, il pediatra dice che cresce in fretta; anch'io mi sento bene e non ce la faccio più a stare tra queste quattro mura.

Claudio avrebbe voluto far tornare nonna Amalia ma io ho detto di no; devo abituarmi a cavarmela da sola, non sono più una ragazzina e devo badare a mia figlia anche quando sono stanca e avrei solo voglia di dormire (tanto per cambiare). I miei amici mi fanno compagnia quando possono, o meglio, quando Claudio, con una scusa qualunque li manda a turno a casa nostra per prendere questo o quello che dice di aver dimenticato (Claudio Conforti che diventa smemorato all'improvviso? Chi ci crederebbe mai!).

Mi piacciono le sue attenzioni e il suo senso di protezione nei miei confronti e nei confronti di Chiara ma ho bisogno di tornare alla normalità. Sono decisa a tutto ...

Mi sono preparata per bene per il suo rientro (se la dolcezza non ha sortito effetti, proverò a provocarlo, stuzzicandolo sfoggiando tutta la mia carica erotica), ho indossato un completino intimo che lui sicuramente apprezzerà e sopra solo una sua camicia semiaperta ... quando rientra percepisco lo stupore in quei suoi occhi blu che mi guardano incuriositi.

"Bentornato amore mio" – gli dico prima di baciarlo appassionatamente. 

Lui mi scruta, con lo sguardo cerca di capire le mie intenzioni ma non dice una parola (ha già capito tutto e cerca di resistermi) ... 

"Che c'è? Non parli? Non ti è piaciuto il mio benvenuto?" gli dico con voce provocante e intanto gli tolgo la giacca e gli allento il nodo della cravatta; lui riesce a dirmi solo 

"Sei bellissima" prima di togliermi la camicia e di lasciarmi in intimo.

"E no, dottor Conforti, così non vale. Sei ancora completamente vestito"

"Alice, dai c'è Chiara di la che dorme" ... 

"E chi ti ha detto che dobbiamo andare per forza in camera da letto?" gli dico prendendolo per mano e dirigendomi verso il bagno. Lui mi guarda e capisco che il suo desiderio si sta accendendo sempre di più (lo sapevo che così non avrebbe resistito, lo conosco troppo bene il mio CC), allora comincio a togliergli la camicia mentre ci fermiamo ad un passo dal nostro bagno per scambiarci un bacio infuocato.

"Alice, ma cos'è successo in mia assenza?"

"Cosa dovrebbe essere mai successo, Claudio, ho solo voglia di fare l'amore con mio marito. È proibito per caso?" ... lui mi sfila il reggiseno di pizzo, coordinato agli slip, e comincia ad accarezzare delicatamente il mio seno (dice che lo fa impazzire da quando è così gonfio per via dell'allattamento); intanto gli ho slacciato i pantaloni che, in un attimo, finiscono a terra e ora io sono vestita solo da uno slip interamente di pizzo trasparente e lui solo da un paio di boxer.

È un attimo e anche questi ultimi lembi di stoffa ci abbandonano, così ci amiamo con foga sotto la doccia. Claudio è maestro nell'accendere il mio desiderio e la passione e, quando facciamo l'amore, io mi abbandono completamente a lui e alla sua fantasia ... 

"Posso tornare a lavorare?" – gli chiedo facendogli gli occhi dolci mentre, in accappatoio, ci asciughiamo i capelli.

"Ah, ecco spiegato il perché di questo pomeriggio di fuoco, Allevi ... volevi corrompermi!" dice ridendo.

"Ah, sono tornata ad essere Allevi, la tua allieva preferita, non sono più la signora Conforti?" gli dico fingendo di essermi offesa ...

"Che madre snaturata che sei, Allevi, non mi hai permesso neanche di salutare mia figlia" mi dice per prendermi in giro.