CAPITOLO 24

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Alice PoV

Tra qualche giorno è la festa del papà, la prima per Claudio, da quando è nata Chiara. Forse l'anno scorso la piccolina lo aveva già fatto diventare papà (visto che è nata il 18 dicembre) ma non lo sapevamo. Vorrei fargli un regalo speciale, da parte mia e di Chiara ma, al momento, non ho idee. Devo assolutamente inventarmi qualcosa, non vorrei arrivare a quel giorno senza sapere cosa regalargli. Intanto sto studiando come una matta per quel maledetto concorso per professore associato a cui Claudio e Andrea mi hanno, praticamente, obbligata a partecipare. Lui mi aiuta tantissimo, anche perché non farà parte della commissione esaminatrice, ma io mi sento, comunque, impreparata e inadatta.

Comincio a dubitare della mia decisione. Ne parlo spesso anche con lui che mi rassicura dicendo che quel posto è già mio, non perché sono sua moglie o perché Andrea è nostra cognata ma, semplicemente, perché sono bravissima e lo merito. Le sue parole, per me sono un'iniezione di fiducia e allora riprendo a studiare senza sosta, durante le pause in Istituto o a casa (sto lavorando ancora a giorni alterni, tra qualche giorno tornerà il Direttore e allora anch'io tornerò al mio orario full time).

Mentre sto ripetendo uno degli argomenti che ho studiato ieri sera con lui, guardo un attimo la mia Chiara che dorme nella culletta vicino a me e mi viene un'idea geniale per il regalo. Mi sono ricordata che appena ci hanno portato Chiara dopo la nascita, lui ha scattato una serie di foto, quindi, partendo da quelle e selezionandone altre scattate in questi tre mesi decido di far realizzare un puzzle di foto a partire da quelle che abbiamo scattato (qualche volta, lui non ama farsi fotografare) all'inizio della nostra storia fino a quelle che ci vedono genitori felici insieme a Chiara.

Perfetto, Alice, il regalo è a posto. Torna a studiare.

Oggi è 19 marzo, è sabato, io e CC non lavoriamo; mi alzo presto (per me è una tragedia svegliarmi presto, specialmente di sabato e domenica), preparo la colazione per tutti e due, allatto Chiara, la cambio e con lei in braccio vado a svegliare Claudio. Voglio che il nostro regalo lo riceva direttamente dalla figlia.

"Buongiorno papà" – gli sussurro avvicinandomi all'orecchio. 

Lui si sveglia solo dopo che Chiara gli ha sfiorato la guancia con la manina – "auguri per la tua prima festa del papà" gli dico, "auguri da parte mia e di Chiara" e lo bacio. 

Intanto Chiara fissa innamorata gli occhi del suo papà, lui la prende in braccio e la coccola, allora io vado a prendere il vassoio con la colazione e il regalo che ho fatto preparare per lui.

"Guarda cosa ti abbiamo regalato, papino" – gli dico imitando la voce di un bambino. 

Lui apre il regalo, sorride, bacia teneramente Chiara e poi, avvicinando la sua bocca alla mia, bacia anche me. 

"Grazie amori miei, è bellissimo. Questo starà sempre con me nella mia stanza in Istituto".

"Dammi la bimba, la metto nella culla, così possiamo fare colazione. Lei ha già mangiato".

Aspetto che si addormenti e mi fiondo a letto con lui anche perché ho una fame pazzesca, non vedo l'ora di addentare il mio bel cornetto con la nutella. Come al solito mi sporco tutta, sono peggio di una bambina dice Claudio, e lui con la scusa di pulirmi la bocca comincia a baciarmi ...

"Sei proprio una bambina" – mi dice guardandomi teneramente ma allo stesso tempo con desiderio.

Capisco immediatamente quali sono le sue intenzioni e lo lascio fare. Comincia a sfilarmi il pigiama e io gli tolgo la t – shirt, sua inseparabile compagna durante la notte; mi bacia, mi bacia dappertutto, mi accarezza la pelle e i capelli con il suo tocco lieve che mi manda letteralmente in estasi. Mi toglie slip e reggiseno e io faccio lo stesso con i suoi boxer e ci ritroviamo a fare l'amore ...

ALICE E CLAUDIO UN AMORE INDISSOLUBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora