CAPITOLO 28

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Alice PoV

Ho accettato di partecipare a quel maledetto congresso, andrò senza Claudio che deve sostituire Andrea e ho deciso di portare con me Lara, almeno ci sarà qualcuno della mia famiglia a sostenermi. Claudio e Marco faranno i baby sitter a Chiara e Camilla. Manca, ormai, una settimana, le relazioni sono praticamente tutte pronte, manca solo quella di presentazione del progetto, che sto preparando insieme a CC. Sarò io a relazionare mentre Lara sarà la mia assistente, avrei voluto portare anche uno specializzando ma Andrea dice che, per ogni Istituto che partecipa, i posti sono solo due.

"Non ce la farò mai" – dico a CC mentre stiamo lavorando alla presentazione, mi sento terribilmente inadatta e non capisco perché Andrea abbia voluto mettermi così in difficoltà. Espongo i miei dubbi a Claudio che mi sorride prima di dirmi: 

"Smettila, sarai bravissima. Li stenderai tutti" – e subito dopo mi bacia dolcemente, con un bacio lento ma travolgente allo stesso tempo.

Alice, non farti coinvolgere troppo, lo sai come va a finire e, ora, non te lo puoi permettere, devi terminare questa maledetta presentazione (continuo a ripetermi mentre lui mi bacia ancora); siamo nel suo studio e lui non ha nessuna intenzione di staccarsi dalle mie labbra. Quando lo fa mi sono subito chiare le sue intenzioni perché, immediatamente, si dirige verso la porta dello studio e la chiude a chiave ... 

"Così non ci disturberà nessuno" – mi dice, avventandosi nuovamente sulla mia bocca.

"Claudio, ti prego, non possiamo, dobbiamo terminare questa stramaledetta relazione. Sono troppo in ansia, è il mio primo congresso e non vorrei che fosse anche l'ultimo" – lui mi guarda e senza dire una sola parola comincia a baciarmi il collo, prima in maniera innocente, poi con baci che via via diventano sempre più pieni di malizia. Indosso una camicetta leggera che lui, pian piano inizia a sbottonare lentamente e bottone dopo bottone sento che sto per abbandonarmi alla passione che nutro per lui. Gli sbottono anch'io la camicia e subito dopo i pantaloni. I miei, intanto, sono già finiti a terra insieme alla camicetta e al mio reggiseno.

Lui mi guarda intensamente, anzi, direi che mi scruta, come se volesse scoprire qualche angolo nascosto del mio corpo che ancora non conosce; in preda all'eccitazione mi sussurra: 

"Sei bellissima, amore mio" e subito mi sfila gli slip; in un attimo anche i suoi boxer finiscono a terra e facciamo l'amore. Ci amiamo in modo irruento, dimenticando dove ci troviamo (temo che molti in Istituto sanno o immaginano cosa succede nello studio di Conforti quando lo raggiunge la moglie); è una passione travolgente la nostra che ci fa perdere la cognizione del tempo.

Dopo aver fatto l'amore, restiamo abbracciati per un po', guardo di colpo l'orologio e mi rendo conto che sono le tre del pomeriggio ... 

"Accidenti, la mia esercitazione con gli specializzandi iniziava mezz'ora fa. E adesso che scusa mi invento per giustificare il mio ritardo?" – dico mentre mi rivesto in tutta fretta. 

Lui mi guarda e ride divertito: "Nessuna scusa, dici semplicemente che hai fatto tardi perché stavi facendo l'amore con tuo marito e hai perso la cognizione del tempo". 

Lo ucciderei quando fa così!

Mentre io mi avvio verso il laboratorio pensando a cosa inventarmi, Claudio mi dice di non preoccuparmi perché la presentazione la termina lui e stasera me la mostrerà dopo cena.

"Scusatemi ragazzi, sono mortificata, stavo lavorando alla presentazione per il congresso e non mi sono resa conto del tempo che passava ma vedo che la dottoressa Proietti ha già iniziato l'esercitazione. Continuate con lei, mi limiterò ad osservare come lavorate" e guardo Lara facendole capire che la ringrazio per avermi salvata.

ALICE E CLAUDIO UN AMORE INDISSOLUBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora