CAPITOLO 3

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Claudio PoV

Oggi è il compleanno di Alice e, quello che doveva essere un giorno felice, stava per trasformarsi in un incubo. Siamo ancora in vacanza, dobbiamo rientrare in Istituto il 1 settembre e, proprio approfittando degli ultimi giorni di relax ci siamo regalati un pomeriggio tutto per noi in una SPA che avevo prenotato da tempo. 

È stato bellissimo, un pomeriggio da favola. Solo io e i miei amori immersi in quella vasca piena di schiuma e bollicine. Sembrava quasi di essere tornati indietro al nostro meraviglioso viaggio di nozze quando, a parte la scocciatura del congresso (Andrea non scherzava quando diceva di volere il resoconto) le nostre giornate e soprattutto le nostre notti erano piene di passione e momenti romantici solo per noi.

Da quando Alice è riuscita a tranquillizzarmi, abbiamo ripreso a fare l'amore con più regolarità anche se non possiamo strafare per via del pancione che sta crescendo a vista d'occhio (Chiara sarà una bella bambina paffuta, ne sono sicuro). È stato così anche stanotte, abbiamo fatto l'amore dolcemente, è stato bellissimo, Alice si è addormentata tranquilla abbracciata a me fino a quando ...

Nel cuore della notte mi sveglia, terrorizzata.

Ha delle fitte fortissime alla pancia e siccome non accennano a diminuire cerco il primo ospedale della zona per farla visitare. Alice è entrata da poco nel sesto mese, Chiara è troppo piccola, non può nascere ora, è troppo pericoloso. Tremo all'idea di quello che potrebbe succedere ma cerco di farmi vedere sereno da lei, è già abbastanza spaventata.

A me non ha detto niente ma davanti al dottore del pronto soccorso è stata costretta a rivelare quello che era successo nel pomeriggio. Uscendo dalla vasca idromassaggio della SPA è scivolata per la fretta di leggere un messaggio sul cellulare, al momento sembrava non fosse successo niente e ha preferito non farmi preoccupare.

Mi sono allontanato solo un attimo e in quell'attimo poteva succedere una tragedia.

Mentre il dottore la visita e, fortunatamente, ci tranquillizza dicendo che non ci sono problemi né per la mamma né per Chiara; io la guardo con uno sguardo severo ma, al tempo stesso, pieno di dolcezza. Alice scoppia in lacrime e mi abbraccia ... ha avuto veramente paura di perdere tutto. Non viene neanche ricoverata, il dottore sentendo che siamo colleghi ci raccomanda solo un paio di giorni di riposo assoluto e poi tutto procederà nuovamente per il meglio.

Quando torniamo in albergo mi confessa di aver avuto paura mentre era sdraiata sul lettino del pronto soccorso; paura di perdere Chiara, tanto amata, tanto attesa e desiderata e paura di perdere me che, a suo dire, avrei finito per odiarla perché mi avrebbe privato di una cosa tanto preziosa: la gioia di veder nascere e crescere la nostra piccola Confortina.

Alice PoV

Oggi è il primo settembre, un mercoledì, e anch'io come Claudio sarei dovuta rientrare al lavoro ma, a causa del piccolo incidente che ho avuto, la Suprema (non riesco, sempre, a chiamarla Andrea anche se è mia cognata) mi ha consigliato di prendere qualche altro giorno di riposo. Per non farmi restare da sola a casa, Claudio mi ha accompagnata a Sacrofano da nonna Amalia che si prenderà cura di me fino a questo weekend. Sono solo tre – quattro giorni ma mi sembrerà eterno il tempo che passerò lontano dal mio CC.

Anche se mi annoio tremendamente, i giorni stanno trascorrendo anche perché nessuno mi fa sentire sola. Nonna mi coccola come una bambina, Claudio mi riempie di messaggi – con la scusa che gli manco, secondo me vuole controllare che me ne stia buona e che non metta a rischio la vita di Chiara – e mi videochiama due volte al giorno perché dice che vuole assicurarsi, guardandomi in viso, che io stia veramente bene ... e poi ci sono Lara e Marco, Erika e Paolone, Giulia e anche la Suprema che, una volta al giorno mi fanno sentire la loro presenza.

Finalmente arriva venerdì e siccome Claudio non è reperibile nel weekend, al termine del lavoro, mi raggiunge qui a Sacrofano per passare un paio di giorni insieme a nonna e tornare insieme a Roma domenica pomeriggio. Quando nonna l'ha saputo si è messa subito a cucinare.

"Devo preparare un'ottima cena per il dottorino" – mi ha detto, per lei Claudio è sempre il "dottorino", non riesce proprio a chiamarlo in un altro modo.

Mentre io sono abbandonata sul divano, ovviamente guardo una delle mie solite serie TV, sento che arriva e, in un attimo, la noia, che mi accompagnava da questa mattina, sparisce. Lui entra, accolto da nonna Amalia, con un enorme fascio di rose rosse per me, Chiara e anche per la nonnina (così ha detto) ... mi raggiunge sul divano e, per prima cosa, saluta la figlia con una carezza sul mio pancione ("per i baci ci sarà tempo" – mi ha sussurrato all'orecchio).

Dopo cena, nonna, che è sempre stata molto perspicace, ci lascia soli e allora CC (che per certe cose non è mai cambiato) riprende immediatamente il discorso lasciato in sospeso e mi bacia, prima teneramente e poi con passione carezzando contemporaneamente la mia pancia ... i baci si fanno sempre più appassionati e io mi rendo conto che le sue mani si stanno dirigendo verso zone più interessanti del mio corpo così lo fermo.

"Che c'è? Non vuoi?" – mi chiede lui stupito dalla mia reazione.

"Certo che voglio, ma non qui nel salotto di nonna. Andiamo in camera nostra".

Nonna Amalia, per non disturbarci e per non metterci in imbarazzo (immaginava benissimo quello che sarebbe successo all'arrivo di Claudio) si è spostata nella vecchia camera di Marco lasciandoci la libertà di amarci con tutta la passione e tutta la tenerezza di cui siamo capaci. È bellissimo fare l'amore con Claudio, mi sento amata, mi sento protetta, mi sento importante ... lui sa come farmi vibrare, mi conosce, conosce alla perfezione ogni centimetro del mio corpo così come io conosco il suo.

I nostri sono due corpi che sono uno solo e due cuori che battono all'unisono e sono sicura che sarà così per tutta la vita che ci resta. 

ALICE E CLAUDIO UN AMORE INDISSOLUBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora