art credits: @Narutsuki_ / twitter
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Kori's pov
Quando vidi quell'uomo, ma soprattutto quando notai il suo tatuaggio alla tempia, iniziai a farmi delle domande interiori.
"È sicuramente un membro della Bonten. Che sia il famoso Manjiro Sano? Non credo, nessun boss verrebbe a parlare personalmente con una come me. Eppure ha un aspetto così particolare..."
L'uomo arrivò di fronte a me e successivamente proferì parola.
«Tu saresti Kori Yamazaki, dunque.»
Mi scrutò per un po', dalla testa ai piedi, per poi guardarmi negli occhi, avvicinandosi un po' troppo al mio viso. Infatti, mi allontanai abbastanza infastidita, cercando di non far notare troppo il fastidio procurato da quel gesto.
«Però... sei tale e quale a come ti descrivono. Pensavo mi avresti fatto aspettare comunque, nonostante l'avvertimento del boss.»
Con questa frase, il giovane aveva sfatato tutti i miei dubbi sul fatto che effettivamente potesse essere lui il signor Sano: quasi sicuramente, era uno dei suoi sottoposti, data anche la apparente giovane età.
«Che cosa vorresti dire con questo? Sono pure arrivata in anticipo. E poi, tu chi saresti?»
Gli chiesi, inarcando un sopracciglio, incrociando le braccia.
Odiavo le persone così maleducate, le trovavo estremamente seccati; che poi, almeno presentatevi prima di parlare a sproposito.Ad ogni modo, non mi trattenni nel mostrargli la vera me stessa, dato che non avevo intenzione di sembrare una sprovveduta o simili. In più, per lavorare insieme a tipi simili, non doveva esserci più alcuna gentilezza.
Dovevano sapere sin da subito come fossi realmente e che con me proprio non dovevano provare a scherzare, perché non mi sarei lasciata sfruttare in alcun modo.
«Il mio nome è Hajime Kokonoi, uno dei membri principali della Bonten. D'ora in poi lavorerai per noi, tuttavia Mik- Manjiro aveva fretta di conoscerti, per questo ha organizzato questo incontro improvvisamente.»
Probabilmente stava per compiere un errore nel nome e per coprirlo diede un piccolo colpo di tosse, sperando che non me ne accorgessi.
«Vorrebbe vedermi, eh? È stato lui a scrivermi quel biglietto, vero?»
«Non saprei dirti, probabilmente sarà stato Sanzu a scriverla, sotto sua richiesta. Ad ogni modo, sali in macchina, dobbiamo andare.»
Detto questo, si prestò ad aprirmi lo sportello, aspettando che entrassi in auto.
"Non mi aspettavo fosse un minimo un gentiluomo, però..."
Pensai tra me e me, per poi guardarlo con un mezzo sorriso, per ricambiare la sua gentilezza, sedendomi comodamente dentro l'auto e ringraziandolo per quella cortesia.
«Grazie.»
«Figurati.»Non appena chiuse lo sportello, andò anche lui a sedersi al posto guidatore.
Quell'auto, all'interno, era così raffinata e bella, davvero un gioiello; sicuramente, quelli sapevano come guadagnare, soprattutto sapevano come recapitarsi simili auto simili, che costavano un occhio della testa.
All'interno era tutta scura, infatti era sui toni di un nero un po' sbiadito, che però aveva in contrapposizione il tessuto in pelle dei sedili sui toni del beige, proprio come il mio cappotto.
Durante il viaggio non dissi mezza parola, anzi: pensai a guardare la strada, per capire dove quel ragazzo mi stesse portando.
Zona XXXX, Tokyo; ore 19:45
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𝐏𝐨𝐢𝐬𝐨𝐧 - 𝐒𝐚𝐧𝐳𝐮 𝐇𝐚𝐫𝐮𝐜𝐡𝐢𝐲𝐨
Hayran Kurgu• 𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬: 𝐁𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧 𝐀𝐔 • 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐥: 𝟐𝟎/𝟎𝟐/𝟐𝟎𝟐𝟐 • 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 (𝟏𝟖+) • 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 • 𝐂𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢𝐧𝐚: @DeltaPork...