art credits: @rui4444 / twitter
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Kori's pov
Dopo aver finito di strimpellare le mie dita sui tasti del pianoforte, sentii il rumore di un applauso accompagnato alla strana sensazione d'essere osservata.
Non appena mi voltai verso quella direzione, notai Sanzu, poco distante da me, che mi osservò con uno dei suoi classici sorrisini.
Dunque, un po' sorpresa quanto a disagio, distolsi lo sguardo, lasciando che il mio dannato orgoglio potesse prendere il sopravvento.
«Come mai sei qui?»
L'uomo, allora, si avvicinò a me, sedendosi al mio fianco sulla panca, che riusciva ad ospitare due persone.
«Lo chiederei io a te. Non sei scesa a cena e tutti ti cercavano, soprattutto Mikey che sta morendo di fame, quindi volevo vedere dove ti fossi cacciata, prima che il nostro boss possa perdere la pazienza.»
Non appena si sedette di fianco a me, mi iniziò a battere il cuore, ma comunque cercai di mantenere le distanze e di guardare i tasti del piano per non incrociare il suo sguardo magnetico.
Ci sarei cascata nuovamente, avrei sicuramente perso la ragione se avessi nuovamente incrociato il suo sguardo, non volevo cedere ancora una volta.
«Capisco...»
Dopo aver detto questo, feci per alzarmi, perché mi sentivo molto tesa ad averlo al mio fianco e in parte per evitare che Mikey, come gli altri, si spazientissero nell'attesa.
Tuttavia, Sanzu mi prese la mano, stringendola molto forte con la sua.
La sua mano era così fredda, più del solito, inoltre la magrezza delle sue dita era facilmente percepibile al tatto.
Quando frequentavo le scuole medie, sentivo spesso dire alle mie compagne che se qualcuno ha le mani fredde, è probabilmente perché è innamorato.
Nel caso di Sanzu, però, dubitai fortemente potesse essere così.
«Aspetta un secondo, prima di andare via.»
Esordì lui d'un tratto, posando il suo sguardo sui miei capelli, dato che gli stavo dando le spalle.
Sentii il battito accelerare e la sensazione di brividi percorrermi per tutta la schiena, che mi fecero tremare come una foglia.
Fortunatamente, la mia voce, al contrario dei miei sentimenti, uscì ferma e tagliente, come la lama di un coltello.
«Che vuoi?»
L'uomo si alzò, facendomi voltare in modo tale che potessi guardarlo in faccia, prendendo il mio viso tra le mani.
Fu diretto nel contatto visivo, infatti fissò i miei occhi con le sue iridi, costernate dalle sue ciglia bianche lunghissime.
Lo stupore di tutti quei gesti mi fece avvampare, ma soprattutto mi stupì a tal punto che rimasi impalata ad aspettare cosa avesse da dirmi, senza riuscire a fare nulla.
«Smettila di essere così fredda, Yamazaki. Questa situazione mi dà sui nervi.»
Rimasi in silenzio per un po', per poi provare a dargli una risposta, mantenendo sempre vivo in me un senso di indifferenza, che era solamente falsità.
«Ah sì?! Ti dà sui nervi? Beh, sei stato tu a causare tutto questo, non ti aspettare che io mi scusi con te o cose del genere.»
Il ragazzo d'improvviso divenne serio, esordendo con sicurezza delle parole che mi toccarono nel profondo.
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𝐏𝐨𝐢𝐬𝐨𝐧 - 𝐒𝐚𝐧𝐳𝐮 𝐇𝐚𝐫𝐮𝐜𝐡𝐢𝐲𝐨
Fiksi Penggemar• 𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬: 𝐁𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧 𝐀𝐔 • 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐥: 𝟐𝟎/𝟎𝟐/𝟐𝟎𝟐𝟐 • 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 (𝟏𝟖+) • 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 • 𝐂𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢𝐧𝐚: @DeltaPork...