𝐈𝐕

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art credits: ??? / pinterest

Kori's pov

«Smettetela, tutt'e due.»

Entrambi, sia io sia Sanzu, ci voltammo verso quella voce, al quale precedentemente davo le spalle.

Il giovane dai capelli rosa cambiò espressione, che mutò di colpo, divenendo un'espressione sorridente: a dir la verità, seppur la sua bocca sorridesse, i suoi occhi celavano anche dell'ansia.

«Mikey, sei tornato in anticipo.»

Mise via la pistola, fulminandomi per un millisecondo e passandomi di fianco, sussurrandomi qualcosa.

«Ritieniti fortunata, se non fosse arrivato Mikey, ti avrei sparato alla gamba.»

Lo guardai male, posando gli occhi sulla figura che aveva zittito precedentemente tutti i presenti, che si era palesata di fronte a me.

Era un ragazzo minuto e basso, che sembrava uno studente delle superiori: eppure, la sua espressione sembrava quella di qualcuno che ne aveva passate fin troppe durante la sua vita e che, probabilmente, aveva un peso immane addosso.

I suoi occhioni erano tetri, stanchi e privi di vitalità, contornati da profonde occhiaie scure sotto la palpebra, che contrastavano perfettamente con la sua carnagione così pallida da sembrare cadaverica.

Portava un taglio di capelli corto, al di sotto rasati, in più i suoi capelli erano tinti di un bianco purissimo e pulito.

Il giovane era intento a sgranocchiare tranquillamente un taiyaki fumante, posando lo sguardo su Sanzu e successivamente su di me.

«Vedo che l'avete già accolta, perfetto.»

Il ragazzo giunse verso di me, fermandosi non appena distavamo meno di due metri, fissandomi e rimanendo zitto.

Mi scrutava attentamente, mentre io aspettavo che proferisse parola in quel totale silenzio.
Era come se sospettasse di me, come se stesse cercando di analizzarmi per capire ogni mia minima mossa.

"Che possa essere Manjiro Sano? È così giovane e deperito per essere lo stesso mostro al quale ha alluso quel viscido di Kazama. D'altronde, sono tutti peculiari questi tipi, però lui sembra tutto tranne che un boss..."

Ad interrompere i miei pensieri fu sempre la voce di quel giovane uomo, che Sanzu aveva chiamato "Mikey".

«Benvenuta Kori Yamazaki, io sono Manjiro Sano. Chiamami pure Mikey, se vuoi, ma sappi che non è un privilegio che do a chiunque. D'ora in poi sarai dei nostri, quindi non fare mosse azzardate o non ci metterò nulla a levarti di mezzo.»

Pronunciò quelle parole con una facilità e tranquillità disarmante, infatti mi lasciò muta come un pesce.

L'unica cosa che, però, mi aiutò a parlare - spezzando quella tensione causata da quel giovane uomo - fu una provocazione da parte di Sanzu, che infondo se la rideva sotto i baffi.

«Allora? Che c'è, non parli più stronzetta??»

Quel tono beffardo mi irritava terribilmente, ma cercai di mantenere autocontrollo e per non 'dargliela vinta' risposi al capo con pacatezza e fermezza, ignorando e liquidando quel coglioncello dai capelli rosa.

𝐏𝐨𝐢𝐬𝐨𝐧 - 𝐒𝐚𝐧𝐳𝐮 𝐇𝐚𝐫𝐮𝐜𝐡𝐢𝐲𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora