art credits: @pe8_hw / twitter
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Kori's pov
Quando abbandonai l'edificio dell'organizzazione, sentii come se un peso se ne fosse finalmente andato via da me.
"Finalmente ho lasciato quel posto... eppure ho ancora sento il peso delle catene. Stavolta, però, pesano molto di più."
Camminai tranquillamente per le strade di Tokyo, che essendosi fatta notte erano quasi del tutto vuote.
Nonostante fossero delle strade pericolose, io le percorrevo ogni giorno come se nulla fosse.In caso mi avessero aggredito, mi sarei difesa senza problemi, dopotutto avevo acquisito un minimo di autodifesa quando andavo al riformatorio.
Arrivai, successivamente, nel luogo dove ero solita parcheggiare l'auto, per evitare che me la rubassero o che la danneggiassero, per poi salire e incamminarmi verso casa.
Durante il tragitto, decisi di ascoltare un po' di musica alla radio per distendere i nervi causati da quell'uomo.
"Vorrei che crepasse, quel bastardo..."
Fu quello che pensai tra me e me, che corrispondeva effettivamente alla realtà dei fatti.
A soli 19 anni, dove le ragazze sono solite a prendere decisioni su cosa fare della propria vita o comunque dove già svolgono mansioni minime, io invece avevo a che fare con un'organizzazione criminale che mi strappò la libertà dalle mani.
Ero pronta a ricominciare da capo, a vivere una vita normale, cercando di dimenticare i tempi del riformatorio, allontanandomi dal Giappone e da tutta quella massa di uomini che mi aveva rovinato la vita.
Invece, mi ritrovai obbligata e minacciata di lavorare per quegli stupidi uomini, che non sarebbero in grado di fare nulla da soli e che non avrebbero il coraggio di sporcarsi le mani.
Ora che ho 23 anni, tante volte immagino come sarebbe stata la mia vita se non avessi cercato di difendermi dall'attacco di mio padre, quel lontano giorno. Probabilmente, non sarei qui.
Al solo pensiero di quel giorno, mi sentì un guscio vuoto, così le orecchie si tapparono e a smisi di ascoltare la canzone che avevo messo alla radio, immersa nella guida e nella voglia di tornare a casa.
Casa di Kori, ore 20:20
Dopo vari minuti, arrivai sotto casa, parcheggiando l'auto e salendo nel mio appartamento.
Aprendo la porta di casa, però, ritrovai una busta nera a terra, con sopra un logo bianco che avevo già visto.
Il logo mi ricordava un simbolo posto nel retro di una carta del gioco di carte Koi Koi; effettivamente il logo era praticamente identico al retro di quelle carte, anche se vi erano differenze minime.
La raccolsi da terra, sedendomi sul piccolo rialzo dell'ingresso per sfilare via le scarpe, aprendola e leggendone il contenuto.
"Domani, alle 19:30, fatti trovare a questo indirizzo. Vedi di essere puntuale, sarà meglio per te."
Oltre a questo messaggio, trovai all'interno un indirizzo che probabilmente era lo stesso dell'appuntamento.
Era un biglietto completamente anonimo, però avevo come la sensazione che avesse a che fare con la Bonten.«Certo che potevano contattarmi in modo più semplice...»
Decisi di andare al balcone, posando la lettera sul tavolo, per prendere aria.
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𝐏𝐨𝐢𝐬𝐨𝐧 - 𝐒𝐚𝐧𝐳𝐮 𝐇𝐚𝐫𝐮𝐜𝐡𝐢𝐲𝐨
Фанфик• 𝐓𝐨𝐤𝐲𝐨 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬: 𝐁𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧 𝐀𝐔 • 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐥: 𝟐𝟎/𝟎𝟐/𝟐𝟎𝟐𝟐 • 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 (𝟏𝟖+) • 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 • 𝐂𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢𝐧𝐚: @DeltaPork...