Il funerale

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Finalmente il giorno seguente diedero a Dean le dimissioni, mentre tornavamo a casa di Bobby parlavano del funerale di John e di come dovevano trovare del legno, chissà cosa ci dovevano fare.

Arrivati a casa andai in camera mia a stendermi sul letto, mentre loro preparavano l'altarino, non sapevo che i funerali dei cacciatori fossero così barbari, praticamente bruciavano il corpo così nessun demone poteva possederlo.

Ci riunimmo tutti insieme attorno al corpo di John per dargli un ultimo saluto e Dean prese l'accendino e dette fuoco al corpo, c'era un silenzio sovraumano, solo lo scricchiolio del legno che bruciava.

Finito il funerale mi avvicinai a Dean e gli chiesi come stesse.

"tu come staresti se scoprissi che i tuoi genitori hanno dato la loro vita per salvare la tua?"

Abbassai lo sguardo e lui capì.

"scusami, è quello che è successo. Non volevo ferirti Daisy, ma vorrei rimanere un po' da solo in questo momento."

"certo ti capisco pienamente, mi raccomando non fare sciocchezze, sei ancora debole e senza forze!"

Così gli diedi un bacio sulla guancia e me ne tornai in camera mia ad indagare sul demone.

Dopo varie ore di ricerca, sentii un frastuono fuori dalla finestra e affacciandomi vidi Dean che con il piede di porco prendeva a sprangate l'Impala. Aveva bisogno di sfogarsi e non gli dissi nulla.

Passarono i giorni, decisi di tornare all'università dato che erano ricominciati i corsi.

Così Sam e Dean si offrirono di accompagnarmi in macchina, il viaggio fu abbastanza silenzio a parte la musica delle cassette registrate di Dean.

Mi accompagnarono fino alla porta della mia camera, dove al suo interno c'erano tutte le mie amiche. Sam mi salutò e tornò in macchina mentre Dean mi disse:" mi raccomando se vedi qualcosa di strano chiamami, abbiamo capito che lui vuole te e ti sta cercando, non fare la stupida, tu chiama. Ovunque mi trovi correrò da te, ok?"

"quindi tornerai da me?"

"sempre!"

Mi stampò un bacio dolce sulle labbra e si allontanò.

Iniziai a studiare e a dare esami, passarono i mesi ma mi accorsi che quella vita non mi entusiasmava più e lo vedeva anche la mia migliore amica Bonnie.

"cosa ti succede Daisy?"

"mi sono resa conto che questa non è la vita che voglio, dopo aver passato il mio tempo con i ragazzi penso di voler combattere il male insieme a loro. Ho paura perché non sono pronta, ma so cose si nasconde nel buio, so che il mostro sotto al letto esiste davvero e voglio combatterlo con tutte le mie forze."

"io ti direi di restare perché non voglio perdere la mia persona, ma se il tuo cuore ti spinge in quella direzione, fallo, nessuno ti potrà fermare e lo sai, quando hai preso una decisione sei irremovibile. Quindi pensaci bene e poi decidi. Sappi che avrai sempre una casa e sempre una persona che ti aprirà le braccia quando ti sentirai sola e stanca. Ti voglio bene Daisy!"

"anche io ti voglio bene Bonnie, mi prenderò fino a Natale per pensarci e poi deciderò!"

La nostra conversazione finì con un abbraccio eterno.

Passarono i mesi e arrivarono le vacanze natalizie, salutai Bonnie e tutte le mie amiche e partii per andare a stare un po' da Bobby, per festeggiare il Natale insieme, ovviamente la mia migliore amica era la benvenuta tutte le volte che voleva.

Così decise di partire con me, salimmo in macchina e dopo 4 ore vidi in lontananza quella che è sempre stata casa mia.

"ciao Dolcezza! Come stai? Oh ciao Bonnie benvenuta nella mia umile casetta!"

Una vita da cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora