Una vita da cacciatrice

Il Profeta

Ci fermiamo davanti a una casetta molto graziosa. Decidiamo di suonare il campanello e aspettare che qualcuno ci venga ad aprire.

Un uomo un po' bassino con una vestaglia da notte ci viene ad aprire la porta.

"Chuck Shurly?" chiede Dean.

"voi chi siete?" chiede l'uomo.

"io sono Dean, lui è Sam e lei è Daisy, non Crystal." Risponde il mio ragazzo.

"si come no e io sono un genio, miliardario, playboy, filantropo. " e ci sbatte la porta in faccia.

Risuono il campanello e Chuck dopo che ci ha aperto la porta decido di entrare in casa.

"ehi dove credi di andare?" mi chiede

"come fai a sapere tutto quello ci capita? ci stai spiando? per chi lavori?" chiedo piazzandomi in mezzo a quello che deve esse il suo salotto.

"io non so chi voi siate ma se questo è uno scherzo non siete spiritosi e siete pregati di uscire da casa mia."

Il maggiore allunga la mano verso il bassotto "piacere io sono Dean Winchester, lui è mio fratello Sam e lei è Daisy Logan. Ora mi spieghi come diavolo fai a sapere tutte le cose che hai scritto su quei libri e perchè Daisy ha cambiato nome?" dice Dean.

" scusate ma i cognomi non sono mai usciti" dice guardandoci con la bocca ancora aperta "solo io sapevo il cognome dei miei personaggi."

"te lo ripeto, hobbit, non siamo frutto della tua fantasia!" mi arrabbio io.

"bel caratterino la ragazza" mi dice Chuck "immagino che tu nella mia storia sei Crystal, sei identica a come ti ho descritta." mi dice

"mi chiamo Daisy e spero vivamente di essere io, perché se non è così devo fare due conti con il ragazzo biondo nell'angolo" e indico Dean.

"ma si certo! La Nephilim!"

Chuck ci racconta di aver scritto ancora dopo i 24 libri pubblicati ma che questi racconti non sono mai usciti, quindi gli chiediamo se abbia scritto del nostro arrivo e lui annuisce quindi Dean gli chiede: " e cosa succederà dopo?"

"non lo so devo ancora scrivere. Mi arrivano delle visioni in sogno e scrivo quello che vedo."

Dopo varie informazioni su Lilith decidiamo di andarla a cercare ma mentre siamo per strada veniamo bloccati da una frana e il poliziotto ci dice che ripristineranno la strada domani mattina quindi decidiamo di rimane in città per la notte e ci fermiamo a mangiare in piccolo ristorantino.

Pranziamo tranquilli rileggendo la storia che ha scritto Chuck.

Dopo pranzo decidiamo di tornare dall'uomo ma mentre siamo lì veniamo raggiunti da Castiel

"tu cosa ci fai qui?" chiede Dean.

"ragazzi lui è un profeta del signore, per questo sa tutto quello che vi capita ed è per questo che vede le cose prima che vi accadano" risponde l'angelo.

"perfetto" dice Sam

Mentre loro parlano, io sono seduta su una sedia a leggere i racconti che ha scritto il profeta e arrivo ad un punto non molto piacevole.

"ragazzi, qua c'è scritto che stasera Sam si incontrerà con Lilith nella stanza del motel e che avranno... " tossisco "un rapporto sessuale"

Sam scoppia a ridere delle parole che ho appena detto.

"mi spieghi cosa hai da ridere? E tu" indicando Chuck " quando pensavi di dirci di Lilith e Sam?" domanda Dean

"ehm sinceramente mi era anche passato di mente di aver scritto una cosa del genere!" risponde l'uomo.

" ragazzi abbiamo visto che le cose che ci sono scritte non possiamo cambiarle quindi l'unico modo è affrontare la stronza!" dico io.

"Chuck è protetto da un arcangelo quindi nessuno può fargli del male. Se la cosa può essere d'aiuto!" ci avverte Castiel.

Ci mettiamo a tavolino ed escogitiamo un piano per sconfiggere Lilith e per far in modo che le parole di Chuck non diventino realtà.

Così la sera ci mettiamo fuori dalla porta del motel e aspettiamo il momento giusto per entrare nella stanza con Chuck, il suo arcangelo non farà avvicinare Lilith a lui e Sam sarà salvo.

Appena sentiamo un po' di trambusto nella stanza, l'uomo apre la porta e ci troviamo di fronte a una donna bionda bellissima con gli occhi bianchi, Lilith.

Come la donna si avvicina a Chuck la stanza inizia a tremare e una luce abbagliante ci invade.

"questa luce che vedi è un arcangelo, non ti conviene adirarlo ancora, vattene Lilith!" la intima Sam.

Così in pochi secondi vediamo del fumo nero fuoriuscire dalla bocca della donna che si accascia a terra svenuta.

Una settimana dopo

Dopo aver combattuto l'ennesimo demone io e Dean ci rendiamo conto che Sam è cambiato, passa in bagno più tempo del dovuto, porta con se sempre una fiaschetta e le chiamate sconosciute sul suo telefono sono aumentate.

Così mentre dorme cerco nel suo zaino la fiaschetta e la trovo, la apro e assaggio il contenuto.

"è sangue!" bisbiglio a Dean "e penso sia di demone"

Alla mattina Sam riceve una chiamata da Bobby che dice di aver scoperto qualcosa sull'apocalisse e ci chiede di andare a casa per parlarne a quattr'occhi.

Dopo un paio di ore di macchina, arriviamo a casa.

Sono così felice di rivedere il mio Bobby.

"ragazzi vi devo fare vedere una cosa giù in cantina." Ci dice.

Dopo essere scesi apre la stanza dove di solito tiene i demoni per interrogarli.

"allora Bobby quale demone ci crea problemi, oggi?" chiede Sam.

"sei tu Sammy!" e chiude la porta.

"Dean non erano questi gli accordi, dovevamo solo parlargli." Gli dico

"Daisy, sta diventando qualcosa di malvagio. Dobbiamo fermarlo!"

Ci allontaniamo dalla stanza con Sam che ci implora di aprirgli.

Dopo un paio di ore decidiamo di andare a vedere come stia il minore dei Winchester.

Dean apre uno spiraglio sulla porta blindata per vedere all'interno della stanza.

"pensate di fare la cosa giusta?" chiede Sam.

"stiamo solo cercando di aiutarti, coglione, quante volte mi hai mentito Sam? Quante volte hai mentito a Daisy? Quante volte ti sei drogato con il sangue di demone?" chiede Dean.

"ah quindi state facendo tutto questo come se fosse una seduta antidroga. Non sono un drogato, Dean, il sangue mi rende più forte e questo è quello che conta. Voglio uccidere Lilith e con questo potere posso farlo. Hai visto cosa ho fatto ad Alastair. Mi viene da pensare che ti sei rammollito che non ti ricordi più quale sia la missione."

"Sammy, noi ricordiamo benissimo quale sia la missione, ma non a discapito della tua anima e del tuo bene. Troveremo un altro modo per sconfiggere il male, lo abbiamo sempre fatto, ma non sarà di certo il modo che pensi tu" intervengo io.

"tra un paio di ore ti porterò da mangiare, ci vediamo dopo." Dice Dean.

Chiude la finestrella situata sulla porta e ci dirigiamo sulle scale mentre Sam mi implora di farlo uscire.