La via d'uscita

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Passo 10 mesi in Purgatorio, combatto contro i mostri, uccido leviatani, tutto questo da sola.

Mi sono persa qualche mese fa, è da allora che non vedo Dean.

Ma sento che lui è vivo. Sono giorni che cammino per cercare di uscire da questo inferno. D'un tratto mi ritrovo in un bosco che non avevo ancora visto, incontro 2 ragazzi con uno zaino da campeggio in spalla, gli punto il machete al collo e chiedo: "dove trovo la strada?" avevo capito immediatamente che ero tornata e ora avevo bisogno di tornare a casa.

"a un'ora di cammino in quella direzione" mi dice uno dei ragazzi spaventato indicando davanti a me.

Cammino per un ora nella direzione che mi ha detto il ragazzo fino a che finalmente incontro il cemento dell'asfalto. Mi accascio a terra, sono sfinita, ho fame e ricoperta di sangue di chissà quale creatura.

Una macchina si ferma proprio vicino a me e un signore di mezza età mi chiede se ho bisogno di aiuto.

"si, non so dove mi trovo! Potrebbe portarmi a Whitefish in Montana?" chiedo al signore.

"certo, dista a 3 ore da qua, sembri uscita da un inferno, ragazza! Ti accompagno io, non ti preoccupare."

Lo ringrazio e mi appoggio al seggiolino, pochi minuti dopo mi sono addormentata.

Vengo svegliata da una voce che mi chiama: "signorina siamo arrivati!"

Scendo dal pick-up dopo aver ringraziato quel signore cosi gentile e rincomincio a camminare verso la casetta che abbiamo in mezzo campagna, con i ragazzi ci siamo sempre detti che se mai dovesse succedere qualcosa sarebbe quella casetta il ritrovo. Spero solo che loro si ricordano di queste parole.

Entro in casa cautamente e chiamo: "ragazzi, siete qua?"

Un secondo dopo mi trovo zuppa di acqua santa e guardo Sam che butta la bottiglia a terra e corre ad abbracciarmi.

"dio sei ridotta malissimo!" mi dice il minore.

"Dean?" è la mia risposta

Non fa in tempo a rispondermi che la porta del bagno si apre e appare la mia anima gemella.

"Baby! Per fortuna stai bene!" ci corriamo incontro per finire in un abbraccio che dura in eterno. Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio.

Mi siedo sul divano a sorseggiare un bicchiere di Rum.

"mi ha detto Dean che siete stati spediti in Purgatorio con la morte di Dick e che poi siete stati divisi, ma come avete fatto ad uscire da quel posto?" chiede Sam.

"non lo so, forse non dovevo essere lì. Ho iniziato a incontrare sempre meno mostri quindi pensavo di muovermi spesso, questo mi ha portato a fare 3 giorni di cammino e mi sono ritrovata in un comune bosco dove ho incontrato dei campeggiatori. Ed eccomi qua." Rispondo

"mi è capitata la stessa cosa!" risponde il maggiore.

"bhè l'importante che stiate bene e siete qui!" risponde Sam.

"ora ho io una domanda per te, perché i tuoi cellulari sono tutti staccati? Ho provato a chiamarti appena sono uscito ma nessuna risposta. Perché Sammy?" chiede Dean.

"ero solo, non avevo più nessuno, tutta la mia famiglia era morta, per la prima volta in vita mia mi sono ritrovato solo al mondo e ho deciso di chiudere con la caccia e partire" risponde Sam

Dean abbassa gli occhi, fa una smorfia e annuisce: "prima di averci cercato. Giusto Sam? Perché ci hai cercato, vero?"

Il minore distoglie lo sguardo dal fratello.

"perfetto, ce lo siamo sempre detti ma non lo avevamo mai messo in atto. Tu sarai lo stesso, ma io sono cambiato laggiù!"

Noto che la conversazione sta prendendo una brutta piega, così cerco di calmare Dean: "ha preso la sua decisione, non puoi dargliene una colpa. Non avrebbe saputo neanche da dove partire. Abbiamo passato dei mesi infernali, abbiamo passato cose che non scorderemo mai. Ma, ehi, siamo i Winchester, no? Supereremo anche questo!" dico con un sorriso fintissimo.

"certo!" dice Dean prima di andare verso il bagno e chiudersi dentro.

Il giorno dopo ci mettiamo alla ricerca di Kevin, il profeta del signore, lo abbiamo conosciuto poco prima di finire in purgatorio ed era compito di Sam proteggerlo prima che lui sparisse dai radar.

Sam riesce a scoprire che potrebbe trovarsi a Centriville, in Michigan.

"è lì che vive la sua fidanzata del liceo quindi è il primo posto dove guarderei"

Partiamo il giorno stesso e arriviamo in un paio di ore, ci troviamo davanti al motel e vediamo 2 bambini giocare con delle pistole finte a rincorrersi, vedo Dean mettere la mano sulla sua pistola, sta per estrarla quando gli blocco la mano.

"Dean, che diavolo stai facendo? Sono 2 bambini!" dico

Lui mi guarda stralunato come se si fosse appena perso in un ricordo.

"Si, scusa" mi risponde.

Entriamo nella stanza e mettiamo a posto le nostre cose.

"avete finito di ignorarvi voi due? Adesso ci sediamo a tavola e parliamo" dico ai due ragazzi.

"oh si, mi mancavano proprio le riunioni di famiglia!" risponde il maggiore.

"smettila!" gli dico e basta un mio sguardo per fargli capire che non sto scherzando.

"ok, vuoi parlare? Ti accontento, inizio io. Domanda per Sam. Cosa ti ha fatto smettere di cacciare? Una donna?" chiede Dean.

Sam lo guarda ed annuisce.

"ti è bastato portarti a letto una ragazza per mollare la caccia?! Questa ragazza aveva un cane vero? ho sentito puzza di cagniuzzo in macchina!"

"si. Ho investito il suo cane, l'ho conosciuta così. Ero innamorato Dean. Dopo tanto tempo, dopo Jessica finalmente mi sono innamorato. Ho deciso che per una volta dovevo mettere per primo me stesso e così ho fatto!"

" come si chiamava la ragazza?" chiedo.

"Amilia. Ma è finita 1 mesetto fa." risponde Sam. "e voi invece? Raccontatemi cosa è successo in Purgatorio!" chiede al maggiore.

"cosa vuoi che dica? Era il male puro quel posto, c'erano giorni che non riuscivo neanche a dormire per la quantità di mostri intorno a me. Quando invece c'era pace, per così dire, non riuscivo a dormire perché i miei pensieri andavano a lei" mi indica con il dito "lei che era tutta sola in un mondo pieno di malvagità, non sapevo se era viva, non stavo male quindi la mia speranza la credeva ancora in vita, ma non ne avevo la certezza. Fino a quando un mostro mi ha detto di aver combattuto contro una ragazza, una Nephilim e che lo aveva conciato piuttosto male. in quel momento ho capito che la mia ragazza era una tosta e che presto l'avrei rivista" dice Dean.

Gli sorrido e appoggio la mia mano sul suo braccio.

Una vita da cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora