Mi sveglio in un letto che non è il mio, non mi rendo immediatamente conto dove sia, ma ci metto poco a capirlo, un dottore mi chiede se va tutto bene e io gli chiedo spiegazioni.
"signorina lei è stata portata qui da degli uomini che l'hanno trovata in mezzo alla strada morente, non si ricorda nulla?"
"no. L'ultima cosa che mi ricordo è che avevo dato la laurea all'università e stavo cercando lavoro. Non ricordo altro!"
Cerco di ricordare quello che è successo e solo un nome risuona nella mia testa Dean Wi... diavolo, non ricordo il cognome. Forse il personaggio di un film che ho visto ieri sera, anche se quel nome smuove qualcosa dentro di me, come se mi appartenesse.
"signorina lei deve aver perso la memoria!" mi posa una mano sulla spalla "non ha nessuno da chiamare per farsi venire a prendere?"
Inizio a pensare a chi potrei chiamare, ma l'unica persona che mi è rimasta è la mia migliore amica Bonnie, tutte le persone che amavo erano morte tanti anni prima, come i miei genitori e alcuni amici di famiglia, non avevo più nessuno.
Dopo qualche giorno il medico mi dice che sto meglio e che posso tornare a casa così decido di chiamare Bonnie e le chiedo di venirmi a prendere.
Arriviamo in una casa piccola ma molto carina, la osservo con sguardo confuso, non me la ricordo.
Lei deve aver notato la mia confusione quindi mi dice:" tranquilla, non puoi ricordarti di casa mia, non ci sei mai venuta. Eri partita per andare a lavorare all'estero"
Appena entriamo mi fa vedere una piccola cameretta dove posso mettere le poche cose che avevo in ospedale, mi sono rimasti pochi abiti, i miei documenti e nient'altro, il medico mi ha detto che la polizia ha provato ad andare nell'indirizzo sopra la mia patente ma era una casa abbondonata. Non si spiega come io avessi quell'indirizzo.
Non capisco perché ma è come se Bonnie non la vedessi da una vita, avevo la sensazione di scordarmi qualcosa e non parlo della mia vita ma di persone che avevo incontrato e che avevano lasciato un segno nel mio cuore, persone che non ricordavo neanche il nome, neanche il viso ma sentivo che c'era stato qualcuno in questi anni che mi era stato vicino, che avevo chiamato famiglia.
Passò un anno da quel terribile incidente, sono riuscita a farmi una vita e a trovarmi un lavoro che non mi dispiaceva, ma c'era sempre quella dannata sensazione, non mi è tornato nessun ricordo.
Siamo in salotto a fare colazione e dico a Bonnie: "mi è venuto in mente un'idea un po' strana! Hai voglia di andare a fare un giro dove mi hanno trovato quella notte, magari mi ritorna in mente qualcosa e poi è sempre un'occasione per fare qualcosa di particolare. Che ne dici?"
"si per me va bene, tanto non abbiamo niente da fare oggi a parte stare sul divano a scasciarci di dolci e serie tv. Partiamo!"
Io amo questa donna, ogni volta che devo fare una cazzata so di poter contare su di lei.
Arrivate in Kansas decidiamo di andare a prendere un caffe in un bar poi facciamo una passeggiata nelle strade della città.
Mentre passeggiamo incontriamo un uomo che mi fissa insieme a una ragazza che mi sorride, ha i lineamenti del volto molto severi ma nel suo sguardo vedo la dolcezza, mi ricorda qualcuno quindi torno indietro e lo afferro per il braccio.
"mi scusi. L'ho già vista da qualche parte?" chiedo all'uomo
Lui ha gli occhi lucidi e mi guarda con uno sguardo di sollievo.
"no mi dispiace, non la conosco" appoggia la sua mano sulla mia, poi si gira verso la ragazza e le dice: "andiamo Jody" dice l'uomo
Una vocina nella mia testa mi sussurra un nome, ben chiaro, così decido di provare.
Mi volto di scatto: "lei si chiama Bobby? È un nome non molto comune ma anche il mio secondo padre si chiamava Bobby, non me lo ricordo chiaramente, ho i ricordi molto sfuocati ma penso sia morto molto tempo fa, mi manca."
"mi dispiace" mi dice il signore con le lacrime agli occhi. "buona giornata signorina! Mi ha fatto molto piacere parlare con lei."
Mi salutano entrambi e se ne vanno.
Mentre torno da Bonnie sento Bobby parlare con la donna al suo fianco e dirle: "la conosco proprio bene avevo detto che sarebbe venuta per l'anniversario!"
Chissà chi erano quelle persone, ma se mi avessero conosciuta, che problema c'era confermarlo.
Passiamo un giornata molto particolare, ci dedichiamo principalmente a noi stesse, tra boutique e parrucchiere, alla sera decidiamo di concludere la serata in un bar dove fanno anche la musica.
Appena entriamo troviamo un tavolino vuoto sulla nostra sinistra e ci sediamo, dopo pochi minuti arriva il cameriere per prendere la nostra ordinazione.
Iniziano a mangiare e a bere e Bonnie ridendo mi dice: "non so a te ma stare insieme mi è mancato tantissimo, non passavamo una giornata del genere da un sacco di tempo."
"sai per me non vale, ho perso la memoria, è come se non ti avessi mai lasciata!" le rispondo.
"Daisy, non girarti, ma c'è un tipo molto carino che ti sta fissando, è un figo pazzesco!" scoppia a ridere Bonnie
"ok adesso mi hai messo la curiosità, mi voglio girare. Faccio finta di andare in bagno!" rido io.
Mi alzo dalla sedia e nel momento in cui mi giro mi trovo a fissare questi occhi color smeraldo, un uomo alto e con un fisico niente male mi sta fissando dall'altra parte del bar, mi dirigo subito verso il bagno e mi ci chiudo dentro.
Inizio a parlare allo specchio come se potesse rispondermi: "dove l'ho visto quel ragazzo? Ha qualcosa di molto forse troppo famigliare!"
Dopo essermi ritoccata un po' il trucco decido di andare da lui a chiedergli qualcosa. Forza Daisy.
Appena esco dal bagno, Bonnie mi fa segno che si avvicinata al jubox per cambiare canzone ma io mi dirigo al bancone verso quel ragazzo e al suo amico.
"scusa?" gli dico mentre appoggio la mia mano sulla schiena, una piccola scossa me la fa tirare indietro.
Il giovane si volta e mi guarda come nessuno aveva mai fatto e mi sussurra un semplice ciao.
"perdonami se te lo chiedo ma ci conosciamo? Avete entrambi un viso talmente famigliare. Piacere Daisy." Gli dico sorridendogli e allungandogli la mano.
Lui la stringe con la sua: "piacere Dean. Lui è mio fratello Sam. E no mi dispiace ma non ci conosciamo, siamo solo di passaggio, non siamo di qua."
"ah bhè se per questo neanche io, sono venuta con la mia amica per vedere se riuscivo a ricordarmi qualcosa sul mio passato, ma a parte volti famigliari che dicono di non conoscermi credo sia stato un grandissimo fiasco." rido imbarazzata.
"cosa dovresti ricordare?" chiede il fratello
"ho avuto un incidente un anno fa e molte cose nella mia testa si sono cancellate. Ma da quel giorno faccio dei sogni strani, sogno persone che non ho mai visto, sento le loro voci che mi dicono quanto mi amano e poi sogno anche dei mostri. E sapete voi 2 assomigliate tanto a quelle persone. Scusate non so perché ve ne sto parlando, l'alcol inizia a fare effetto, divento un pò logorroica quando bevo, scusate se vi ho disturbato, buona serata." scherzo
"volete unirvi a noi per qualche drink?" chiede il biondo
"Dean, non è una buona idea!" dice il moro.
"sembra che Sam non voglia la nostra compagnia, buon serata ragazzi." non stacco gli occhi da Dean finche non mi sono voltata completamente.
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Una vita da cacciatrice
FantasíaQuesta è la vita di Daisy Logan, una ragazza la cui vita cambia radicalmente nel momento in cui perde i suoi genitori in uno strano incidente. Ha sempre avuto a fare con la famiglia Winchester, ma tutto cambia quando i ragazzi crescono. Scoprirà cos...