La disintossicazione

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Mentre sono in cucina a preparare da mangiare, sento Sam nel seminterrato  che continua ad urlare e ad implorare di lasciarlo andare.

Appoggio i due piatti sul tavolo e invito  Bobby e Dean a mangiare e poi prendo il piatto di Sam e mi dirigo giù in cantina.

"Daisy non entrare in quella stanza. Chiaro?" mi dice Bobby

"e io ci entrerò invece, perché voglio parlare con Sam e voglio fargli compagnia mentre mangia. Non mi farà del male." rispondo

Scendo le scale con il piatto preferito di Sam tra le mani.

"Sammy ho fatto gli hamburger vegetariani" mi annuncio mentre entro nella stanza.

Lo vedo parlare da solo in un angolo ma con lui non c'è nessuno.

"ehi tesoro, ti ho portato da mangiare." Gli dico.

"non ho fame" mi risponde lui. "perché mi fate questo, Daisy"lo facciamo per il tuo bene. Il male che è dentro di te sta crescendo a vista d'occhio e non possiamo permettere una cosa del genere. La tua aurea è nera. Con chi stavi parlando prima?"

"vedo delle cose Daisy, inizio ad avere paura. Ho visto me stesso da piccolo, ho visto mia madre, ho visto il demone con gli occhi gialli. Sto forse impazzendo?"

"no, stai solo espellendo lo schifo che hai ingerito grazie a quella puttana. Sam se Ruby si fa vedere un 'altra volta giuro che la uccido con le mie mani."

Mi siedo di fianco a lui e lo abbraccio

"cosa sta succedendo di sopra?" mi chiede il ragazzone.

"oh niente di particolare. Dean si sente una merda per averti rinchiuso qui dentro e Bobby sta cercando un modo per risolvere questo problema. Sai senza di te che ti metti davanti al computer per cercare una soluzione, le cose diventano un pochino più complicate."

Sam si mette a ridere a gusto.

"è da un po' che non sentivo quella risata. Sammy cerca di riprenderti. Non è la strada giusta quella che hai scelto. Hai fatto una svolta sbagliata ma non vuol dire che non si possa fare retromarcia e tornare indietro. Tutto è concesso anche chiedere scusa e farsi aiutare dalle persone che ti vogliono bene. Noi ci siamo e a differenza di altri ci saremo sempre."

Gli do un bacio sulla fronte e gli porgo il piatto sulle ginocchia per incoraggiarlo a mangiare.

Chiudo la porta alle mie spalle ma mentre salgo le scale sento delle urla strazianti provenire dalla stanza così chiamo immediatamente i ragazzi e quando apriamo la porta vediamo Sam vorticare intorno alla stanza come se ci fosse qualcuno che lo stesse scaraventando da una parte all'altra.

Dean si precipita a fermare il fratello e ad immobilizzarlo a terra, con l'aiuto di Bobby lo legano al letto tra le urla di Sam.

Aspetto che il minore si addormenti e torno in casa e sento Bobby e Dean parlare.

"non stiamo facendo la cosa giusta Dean" dice Bobby

"e cosa vorresti fare? Vorresti continuare a dargli sangue di demone. Non ci pensare neanche!" urla Dean.

"lo stiamo uccidendo, questa disintossicazione forzata non ci sta portando da nessuna parte. Tuo fratello morirà se continuiamo così!"

"non gli darò il sangue. Almeno morirà da persona normale e non da mostro."

Non riesco più ad ascoltare in silenzio.

"ti senti quando parli? Vuoi che Sam muoia? Allora prendi una pistola e sparagli in testa sarà meno doloroso." Lacrime rigano il mio volto "non ti permetterò di far morire Sam. Faremo qualsiasi cosa in nostro potere per riportare il ragazzo gentile e amorevole che abbiamo sempre conosciuto e se tu non sei disposto ad aiutarci, bhè Dean, puoi anche andare a fanculo!"

Dean si fa scuro in volto e si avvicina a me mettendosi a un palmo dal mio naso.

"sono andato all'inferno per lui. Sono morto per lui e non permetterò che si trasformi in uno di quei mostri a cui diamo la caccia. Ho preso la mia decisione e se non ti sta bene quella è la porta!"

Mi indica la porta di casa con rabbia, nei suoi occhi vedo solo dolore e sconforto. Vedo un Dean rassegnato al destino, rassegnato a quello che potrebbe succedere a suo fratello.

Andiamo a dormire in due camere separate, è davvero raro che io e Dean litighiamo pesantemente e questo cosa mi rende irrequieta durante la notte, non riesco a dormire bene, mi manca una parte di me, mi manca lui.

Il mattino seguente sento Bobby chiamarci dal piano di sotto. Usciamo nello stesso istante dalle nostre camere e ci scontriamo in corridoio, sto per cadere con il sedere a terra quando Dean mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui. Mi stringe, con le sue mani su di me, lo guardo in viso e sta facendo quello cosa con le labbra che amo follemente, si lecca il labbro inferiore e poi se lo morde mentre i suoi occhi sono fissi sulle mie labbra.

"buongiorno" gli dico e cerco di uscire da quella situazione perché sono ancora arrabbiata.

Scendo le scale con Dean dietro di me e Bobby continua a chiamarci dalla cantina.

"Sam è riuscito a scappare." Ci dice.

"com'è possibile? Come diavolo ha fatto?" chiede Dean.

"le trappole del diavolo sono rotte. Deve averlo aiutato qualcuno dall'esterno!"

"Ruby!" dice Dean

"non importa come sia uscito. Importa dove stia andando"

"oh no, adesso salgo in macchina e vado a uccidere quella maledetta stronza." Ribatte Dean.

"No. Quella stronza è mia!" mi intrometto.

Ci mettiamo subito in macchina mentre Bobby ci informa delle macchine rubate.

Capiamo che sta facendo di tutto per portarci fuori strada quindi prendiamo in considerazione solo le informazioni che Sam non farebbe mai, come prenotare una suite di un motel.

Appena arriviamo davanti alla camera, sentiamo la voce di Ruby, così Dean butta giù la porta ed entriamo.

Come la ragazza ci vede entrare scappa dalla porta sul retro, non prima però che gli lancio addosso un coltello che si pianta nel suo fianco destro.

"mi avete trovato alla fine?" ci dice Sam

"è stata una cosa davvero furba prenotare una suite, te lo concedo. Ma so come ragioni Sam!" lo incalza Dean.

"questa è la mia guerra Dean, devo essere io a uccidere Lilith e quindi fermare i sigilli e se questo vorrà dire bere sangue di demone allora lo farò."

"Ti stai trasformando in un..." ma non finisce la frase, come se questa volta potrebbe essere quella definitiva. La realtà fa molto male e il fratello maggiore lo sa benissimo.

"coraggio finisci la frase." Lo incoraggia Sam.

"UN MOSTRO!" gli urla Dean.

Vedo Sam caricare il braccio per tirare un pugno a suo fratello ed è in quel momento che mi metto in mezzo, sperando che lo abbassasse vedendomi davanti a lui.

Ma la foga con cui sta tirando il pugno è troppa per fermarsi, così in un attimo mi trovo a terra con la guancia in fiamme e so che Dean non gliela perdonerà.

Iniziano a prendersi a pugni e la stanza del motel diventa il loro campo di battaglia. Sam scaraventa Dean in salotto poi lo atterra e gli preme le mani sul collo per soffocarlo.

In un attimo prendo la lampada sul comodino e la spacco in testa a Sam, spingo via il minore da sopra il corpo di Dean.

Mi appoggio sul mio ragazzo per vedere se sta bene.

"voi non mi conoscete" dice Sam allontanandosi verso la porta.

"se esci da quella porta non ti azzardare a tornare" dice Dean con il fiatone.

Sam prende in mano la maniglia della porta e la apre.

"Ti prego Sam!" lo imploro.

Ma lui si è già chiuso la porta alle sue spalle.

Dean cerca di alzarsi, ma è molto debole così mi concentro per guarire tutte le sue ferite. La luce bluastra esce dalle mie mani per andare a curare le sue contusioni.

Lo aiuto ad alzarsi e ci dirigiamo verso la macchina per tornare a casa, senza Sam.

Una vita da cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora