Sonny

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Raggiungiamo la nostra destinazione dopo 5 ore di macchina.

Dean bussa alla porta e poco dopo arriva una signora ad aprirci: "chi siete?" chiede

"siamo amici di Sonny, è in casa?" chiede Dean

"chi è la sgualdrina?" chiede la vecchia.

"scusi?" dico facendomi avanti.

"siamo Dean, Sam e lei è la mia ragazza Daisy. Potrebbe dire a Sonny che siamo arrivati?" dice Dean tenendomi a debita distanza da quella stronza.

"entrate!" dice prima di sparire.

Ci accomodiamo in salotto mentre aspettiamo, vediamo arrivare un uomo alto con i capelli lunghi e un po' grigi "D-Dog, che piacere vederti!" dice prima di abbracciare Dean.

"tu devi essere Sam" dice Sonny porgendo la mano al fratello minore.

"è un piacere conoscerti." risponde Sam.

"e questa splendida ragazza?" chiede guardandomi.

"è la mia ragazza, Daisy" dice Dean.

"ciao Sonny!" dico con il sorriso sul volto.

"devi avere molto coraggio per stare con questo scapestrato!" scherza lui.

Ci sediamo sul divano "allora Sonny perché ci hai chiamato?" chiede Dean

"ti ricordi Jack? Bhè è stato infilzato dal nostro vecchio trattore. Era una vita che non andava più, ma la scorsa notte si è messo in moto e ha ucciso quel pover uomo. Stanno succedendo cose strane nell'ultimo periodo."

"ok dai, tu e Daisy andate a controllare nel fienile mentre io controllo in casa!" dice Sam rivolto al fratello.

Ci dirigiamo al capannone e ci chiudiamo la porta dietro di noi.

Ci guardiamo intorno ma non sembra esserci nulla di particolare, quando all'improvviso sentiamo un rumore e un ragazzino esce da dietro uno scaffale.

"tesoro cosa ci fai qui?" mi chino per essere alla sua stessa altezza.

"lotto contro i mostri. Lo fate anche voi giusto?" risponde il bimbo.

Dean si inginocchia di fianco a me: "come ti chiami? Io sono Dean e lei è Daisy." e il ragazzo gli porge la mano.

"io sono Timmy, piacere di conoscervi" prende solo due dita della mano di Dean.

"Timmy perché non mi dai una bella stretta di mano, insomma tra un po' sarai un uomo e se vuoi sconfiggere i mostri devi essere parecchio forte, riproviamo ok?" dice il mio ragazzo.

Quando lo vedo parlare in quel modo con i bambini mi fa rimpiangere tantissimo il fatto che non ne avremo mai di nostri, con la vita che facciamo non ci possiamo permettere degli scriccioli che gironzolano nel Buncher.

Il bambino si avvicina di più a Dean e gli stringe la mano

"così bravissimo. Te la caverai se continui a stringere così forte le mani." Dice il maggiore.

Mi avvicino al bambino e mi inginocchio per guardarlo negli occhi.

"tesoro puoi dirci qualcosa su quella notte?" gli chiedo.

Lui per un attimo rimane in silenzio poi prende coraggio e mi risponde: "ero a giocare con il mio giocattolo quando ho iniziato a sentire molto freddo, sembrava di stare in un grosso freezer. Ora posso andare a giocare?" mi chiede il bimbo.

"certo tesoro, vai pure. Sei stato di grande aiuto." Gli do un buffetto sulla testa prima che lui corra fuori dalla porta.

ci alziamo in piedi e Dean mi guarda: "fantasma!" mi dice.

Una vita da cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora