Una vita quasi normale

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Rimaniamo da soli in quella camera, mentre Dean prende gli anelli chiudendo di conseguenza la gabbia, io inizio a scendere le scale per avvertire Bobby e Castiel che il piano è stato un completo fallimento e che Sam è stato posseduto dal diavolo.

Ma non servono parole nel momento in cui li vedo, Bobby abbassa lo sguardo sconsolato, Castiel mette le mani nelle tasche del trench in segno di sconfitta.

"non avevamo speranza fin dall'inizio" dice Bobby "siamo perduti! Sam non riuscirà a controllare il diavolo."

Vedo Dean passarmi di fianco, poi inizia a cercare qualcosa nel cofano della macchina.

"cosa pensi di fare?" chiede Castiel.

"devo vedere Sam e cercare di parlargli, lui è ancora li dentro, deve solo trovare un momento per parlare con me." Dice Dean.

"è un suicidio. Sei impazzito? Pensi di andare faccia a faccia con il diavolo e chiedergli se puoi parlare con tuo fratello? Dean andiamo!" dice Bobby.

Mi avvicino al mio ragazzo e gli do la mano: "io sono con lui. Moriremo comunque, tanto vale tentare!" dico mentre sorrido a Dean, mi sembra assurdo di quanto la parole morte sia tanto normale ormai per noi.

Ci mettiamo in macchina e arriviamo nel punto dove la battaglia avrà inizio, ci troviamo di fronte Lucifero e Michele.

Sento l'agitazione impadronirsi di me, sarà la prima volta che parlerò con il mio padre biologico. Dean deve aver sentito la mia ansia perché mi prende la mano e la bacia:" ci sarò sempre, ricordi? Non permettere che lui ti spezzi! Non è tuo padre, lui non è niente per te."

Scendiamo dalla macchina e ci avviciniamo ai due arcangeli

Vedo Michele guardare ogni mia mossa ma per ora non dice una parola, è Lucifero il primo ad iniziare la conversazione:" ragazzi, che bello rivedervi, Daisy, posso presentarti tuo padre? Michele!"

"come ve lo devo dire a voi idioti di angeli, lui non è mio padre! È solo una merda che ha violentato mia madre mettendola incita, il tuo merdoso DNA non ti renderà mai mio padre" dico quelle parole guardando negli occhi Michele, facendogli passare tutta la rabbia che ho in corpo, le mie mani iniziano a prendere fuoco.

"hai proprio un bel carattere, figliola. Uguale al mio!" dice Michele.

A quelle parole la mia rabbia si fa sempre più densa ed arrivato il momento di mettere in atto il piano. Vedo Castiel dietro a Michele, lanciargli addosso una bottiglia di olio Santo.

È ora di sprigionare tutta la mia rabbia e la mia frustrazione per l'arcangelo che ho di fronte. Lancio un grido disperato mentre dirigo le fiamme verso Michele facendolo prendere fuoco e sparire nel nulla.

Mi accascio a terra, le mie gambe non mi reggono per l'energia che ho dovuto utilizzare.

"stai bene?" mi chiede Dean.

"si, tranquillo, dovevo solo esercitarmi di più. Ora parla con Sam." Gli rispondo.

Castiel porta via Bobby.

"fammi parlare con Sam, voglio solo dirgli addio. Concedimi almeno questo." Dice Dean rivolto al diavolo.

Lucifero non gli lascia neanche il tempo di reagisce che lo scaraventa sull'Impala.

"Sam è qui con noi adesso e ti vedrà morire, senza riuscire a fare nulla." Dice Lucifero con un ghigno sul viso.

Il diavolo prende il fratello per il colletto della giacca e lo inizia a martellare con una marea di pugni.

Dean è inerme, per terra, così trovo tutta la forza che mi è rimasta e mi scaravento sul diavolo.

Cerco di far uscire anche solo una fiammella dalle mie mani ma senza risultati, lo colpisco nello stomaco e in viso fino a che lui non mi prende per il collo, buttandomi per terra e mettendosi sopra di me, con il suo peso sento la mancanza dell'aria.

Una vita da cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora