Oltre Il Tuo Respiro

capitolo 10

Jess

Potei dire di essere a un passo dall'obbiettivo, ma so che non è così. Luz è qualcosa di inspiegabile.
Averla così vicina respirando il suo respiro, rende tutto dannatamente difficile e la voglia che ho di lei è inspiegabile, è come vedere un fiore raro, ne senti l'odore, l'osservi, ma non lo tocchi per paura di rovinare la sua bellezza.
Siamo a un soffio di distanza potrei continuare e portarla dove voglio, ma mi fermo.
Il fatto che si lasci andare dove è sicura che non può andare oltre mi mette ancora più dubbi.

<<Chi sei Luz?>> Chiedo un pó ansimante, lei annebbiata dal desiderio mi fissa, le sue pupille sono ancora più grandi e dilatate. <<Potrei chiederti la stessa cosa.>> Mi alzo e le porgo la mano, appena l'afferra la tiro a me, i nostri corpi si scontrano tra loro, le alzo la testa mettendo l'indice sotto il suo mento.<<Ti porto a casa?>> Lei esita, ma poi annuisce.
Usciamo fuori e la brezza  fredda colpisce i nostri corpi bollenti, la prendo per un gomito e la guido all'indietro vicino al muro del bar, ci fissiamo e molto lentamente mi avvicino dandogli il tempo di fermarmi, porto le mie labbra sulla sua mascella e lascio una scia di baci umidi, afferandole il mento con il pollice e l'indice le faccio aprire le labbra già socchiuse, le prendo il labbro inferiore tra i denti e mordo la sua carne morbida con non molta pressione e per lenire il dolore gli passo la lingua sopra, un piccolo ansito le sfugge dalla bocca, sorrido come lo stregatto.

Bingo.

Tutto il suo corpo mi grida di baciarla è non solo, è immobile e mi fissa come se fosse in trance, è eccitata, ma io sono uno stronzo colossale e mi piace essere pregato.
<<Andiamo ti riporto a casa bellezza.>> Lei sbatte più volte le palpebre come a ritornare in sé,  ma avvampa di vergogna e abbassa gli occhi, si schiarisce la gola e mi supera andando verso la moto, sono di pochi passi dietro di lei quando si gira e mi viene incontro come una furia spingendomi all'indietro con le sue delicate mani .<<Che cazzo vuoi da me Jess?>>Il mio piano malato a quanto pare ha avuto l'effetto desiderato, anche se pensavo che mi avrebbe pregato per avere di più.
<<Non puoi trattarmi così, non ne hai il diritto.>> Dice continuando a spingermi.
Le afferro i polsi gleli stringo forte su i suoi fianchi.<<Smettila!>> Dico con voce ferma. <<Vaffanculo, Jess. >> Dice allontanandosi da me.
<<Non ne hai diritto!>>
Come cazzo è possibile che con lei ho sempre l'effetto indesiderato? Con una donna qualsiasi a quest'ora sarei nel vicolo di questo dannato bar. <<Dove vai Luz?>> Le chiedo andandole dietro. <<Sparisci dalla mia vita Jess.>> Mi dice con occhi lucidi. <<Io non posso darti quello che vuoi tu. Non posso darti un cazzo, dimenticati di me di questo>>. Dice festicolando. <<Non puòsuccedere nulla>> Continua a camminare, cazzo questa è la femmina più strana che abbia mai visto.
E ne ho viste davvero tante.

Le corro dietro e afferrandola la sbatto vicino al muro, nei suoi occhi si disegna la paura, ma non le do il tempo di pensare e la bacio, sigillo le mie labbra alle sue, esita per un istante, ma poi lei le schiude e le nostre lingue si intrecciano. Afferra i miei cappelli e mi tira a se. Morde e bacia e io faccio lo stesso. <<Ti porto casa mia.>>Non è una domanda è un dato di fatto. Lei continua a baciarmi, non è per niente timida e si prende quello che vuole.

Alla mia affermazione non risponde anche se so che mi ha sentito. Mi stacco da lei e la trascino con me e montiamo sulla moto. <<Ultima occasione Luz. Non ti riporterò indietro sua chiaro.>> Lei si stringe a me.
<<Muoviti Jess.>> Sospira per poi continuare.
<<Non voglio cambiare idea>>.
Le mie labbra si sollevano in un sorriso di soddisfazione.<<Tutto quello che vuoi bellezza.>>

Finalmente cazzo!

Le mano mi prudono per la smania, lo stomaco si contorce. S e in questo momento avrei i super poteri, giuro che userei il poteri di superman per volare a casa per paura che la donna dietro di me cambi idea.