Oltre Il Tuo Respiro

capitolo13

Liria

Sono sotto il getto d'acqua e piango.
Le mie lacrime vengono confuse con l'acqua che scorre dalla mia testa, seduta in questa vasca penso a come ho trattato Jess. Se fosse stato chi pensavo sicuramente non mi avrebbe lasciato andare.

Sono segnata a vita.

Sono dannata, il mio passato mi inseguirà per sempre, potrò usare qualsiasi nome, ma non cambierà chi sono veramente.

Il passato per quanto lontano possa sembrare farà sempre parte del tuo presente.

Mi preparo per il lavoro, tra un'ora inizio il mio turno, ma sono distrutta emotivamente e vorrei tanto rimanere a letto a piangermi addosso, ma purtroppo per me non posso.

Non hai mai potuto piangere, se non nel silenzio della notte, lontano da sguardi indiscreti e uditi pericolosi.

Diego odiava quando piangevo, ed ero costretta a farlo silenziosamente, quando lui non c'era.

Bussano alla porta della camera e Addison entra, facendo svanire i miei brutti ricordi.
≤≤Ehi, tutto bene?≥≥ Non è proprio il momento giusto, ma mi costringo a non essere sgarbata.
≤≤Si, volevi dirmi qualcosa?≥≥ Dico più gentile possibile, tirando su col naso.
≤≤Brad ha avuto una promozione e ci ha invitato al locale dell'altra volta.≥≥

No ti prego! ≤≤Devo proprio?≥≥ chiedo quasi in una supplica.

Lei si morde il labbro nervosa ed entra chiudendo la porta. ≤≤Luz, non ci conosciamo da molto e non voglio entrare nei dettagli della tua vita, ma credo che ti farebbe bene uscire un po'≥≥.

Cazzo se anche lei che mi conosce da poco ha capito che sono un disastro devo sembrare proprio disperata.

≤≤D'accordo, ma non ho nulla da indossare.≥≥ Dico ricordandomi  dell'altra volta. Non finirò come sotto lo sguardo di tutti per il mio abbigliamento.

≤≤Prendi qualcosa dal mio armadio, portali con te, così prenderai un taxi dopo il tuo turno e ci raggiungerai.≥≥ Annuisco e la ringrazio. Sará anche invadente ma è molto gentile.
Prelevo dal suo armadio un tubino beige con bustino, non amo indossare il tacco quindi prendo i miei sandali bassi da caviglia e metto tutto nel mio zainetto.

Sono le dieci e quaranta tra venti minuti finalmente finisco il mio turno, quest'ultimi minuti saranno interminabili.
Anche perché non vedo l'ora di andare a casa a piangere. Ma la vocina mi ricorda che devo raggiungere i ragazzi.

Ho passato l'intera giornata a spiare nelle sale per vedere se Jess fosse passato, ma ogni volta ne rimanevo delusa.

Cosa vuoi davvero? Allontanarlo o cercarlo?

Mi ripetevo che era meglio così ma non funzionava, niente di quello che mi dico funziona oramai.

Prendo il taxi e mi ritrovo nel locale dell'altra volta, le luci blu e bianche fanno brillare i lustrini dei miei sandali. ≤≤Finalmente! C'è l'hai fatta!≥≥
Urla Addison appena mi vede e mi passano subito un bicchiere e brindo a Brad.
Ci mischiamo nella folla della sala da ballo e vista da fuori sembro una persona normale, come vorrei che fosse così.
Il sudore fa appiccicare i miei capelli al viso e decido di fermarmi per bere qualcosa, mi dirigo al bar e mi appoggio al bancone, ordinando un old fashioned.

≤≤Ti piacciono i liquori forti?≥≥
Oh mio dio... quella voce virile la riconoscerei ovunque. Mi giro e Jess è vicino a me poggiato con un fianco al bancone. ≤≤Mi piacciono le cose migliori.≥≥ Rispondo come lui rispose a me sulla medesima domanda.
≤≤Su questo non ho dubbi.≥≥ Dice facendo l'occhiolino.

Arrogante.

Quanto può essere bello un uomo che indossa un jeans stampato e una giacca di pelle?

Nel mio stomaco si formano milioni di farfalle pronte a prendere il volo facendomi inalzare da terra.
≤≤Balla con me Luz.≥≥ Dice porgendomi la mano.
Mando giù il mio drink per darmi coraggio e lo seguo.
L'alcol scorre nelle mie vene, ma non è questo a farmi avvampare è la sua vicinanza.
Girandomi di spalle mette un braccio nella mia vita e mi stringe a se, la mia schiena sbatte contro il suo petto.
≤≤Credo che sia destino incontraci, anche senza il nostro volere.≥≥

<<Tu dici?>>

<<Vuoi negarlo?>> Domanda.

Sussurra ogni parola al mio orecchio in un modo così sensuale da far sciogliere le mie membra. La musica è alta ma io sento solo la sua voce, solo il suo corpo premuto contro il mio.
≤≤Sei sexy da morire.≥≥ Non rispondo non servirebbe a niente il mio corpo parla da solo. ≤≤Vorrei tanto toglierti questo vestito.≥>

Oh mio dio.

Quest'uomo dovrebbe essere da reato, se non conoscessi il suo aspetto, andrei comunque con lui per la sua voce. Il solo sussurrare fa ribollire il sangue nelle mie vene come lava.

Com'è possibile?

≤≤Vieni via con me Luz.≥≥ Mi giro e lo guardo negli occhi. ≤≤È stata la notte migliore della mia vita. Ma non posso più ripeterla.≥≥ Dico sapendo che l'alcol mi aiuterà a dire quello che devo senza cadere nella tentazione. Vorrei tanto ripetere ogni minima cosa ma non posso permettermi nulla.

≤≤Perché mai non dovresti ripeterla se è stata la migliore?≥≥ Cazzo se ha ragione, ma come glielo spiego?

Non lo fai. Menti.

≤≤Facciamone una ancora migliore, poi se proprio vuoi ti lascerò andare e non ti disturberò mai più.≥≥ Dice con un pizzico di delusione incisa nella voce.

Il solo pensiero di non rivederlo più mi pesa come un macigno nel petto.
≤≤Un'ultima volta. Non te ne pentirai≥≥ Ripete mordendo il mio labbro in quei canini così definiti e perfetti.
Cazzo so che non mene pentirò.

Senza rendermene conto annuisco e mi faccio trascinare tra la folla che balla canta e si diverte.

Ci avviciniamo ad un SUV nero imponente, come lui.
Sblocca le porte facendo illuminare l'intero parcheggio ed entriamo senza aspettare.

≤≤Non cambiare idea Luz.≥≥ Ho già cambiato idea, so che sto facendo l'ennesimo errore so che sono un'egoista, ma non riesco a dire no.
Non riesco a rinunciare a lui, cazzo lo voglio.

<<L'ho già fatto!>> Ammetto.

<<Ti farò cambiare idea>>.

<<Lo so>>. Sussurro e lui sorride.