capitolo16

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Jess

<<Vaffanculo.>> Urlo come un matto scaraventando a terra un vaso sul mobile, le scaglie di vetro schizzano avunque ma non me ne curo.

Sono furioso.

Mi butto sul divano e chiudo gli occhi stringendoli forte e massaggiando la mia testa, ma sento il rumore dell'ascensore e scatto in piedi correndo verso di lei, è tornata! È il mio primo pensiero.

Il mio cuore sembra galoppare senza freni, aspetto che le porte si aprono, il sudore si accumula sulla mia fronte, ma lo stomaco precipita rivelando un Kevin al quando strano.

<<Tu?>>

<<Si io. Chi ti aspettavi?>>

Lei.

<<Che succede?>> Dice guardando dietro di me. <<Niente!>> Che cazzo! Tra tutti lui è l'ultimo che mi aspettavo, che ci fa qua? Che vuole ora?

<<Hai dovuto usare le manieri forte per cacciarla dal letto?>>
Dice studiandomi e sembrando spensierato, ma senza successo. Ha la faccia di chi ha capito tutto.
<<No, è praticamente il contrario.>>
Dico tornando sul divano. Mi butto sul morbido cuscino e sbuffo.

Lui si accomoda a due posti di distanza da me e tira fuori un pezzettino di stoffa  dal cuscino, e lo tiene in alto tra l'indice e il pollice, è il piccolo tanga di Liria e ora pende dalle sue dita.
Ma che cazzo!
<<Dammi queste dannate mutande.>>
Dico strappandole dalle sue dita e infilandole nella tasca della tuta con fare protettivo.
Sono mie.
<<Credo di averla appena incontrata.>>
Dice attirando subito la mia attenzione.
<<Dove?>> Lui pulendosi le dita sui pantaloni dice.
<<Giù, si è scontrata con il mio corpo, stava piangendo.>>
Lo sapevo che c'era qualcosa.
Merda.

<<Jess ha un volto familiare, credo di averla già vista, ma non ricordo dove.>> Mi siedo e lo guardo perplesso, lui non si sbaglia cazzo, mai!

<<Mi ha detto di chiamarsi Liria>> Dico cercando di fargli ricordare e sperando che il nome gli dica qualcosa.

Fa che sia così.

<<Sei sicuro che ti abbia detto così?>>
Lui rimane immobile, fisso attendendo una mia risposta.
<<Si, ne sono sicuro. >>Almeno che non mi abbia detto un'altra cazzata, ma dai suoi occhi traspariva sincerità.
Era onesta.

So che qualcosa è passato nella sua mente, lo conosco troppo bene. Si alza e va verso l'uscita.

<<Che succede capo? Sai qualcosa?>> Chiedo speranzoso.

<<Fai entrare un pó d'aria in questa cazzo di stanza, c'è puzza di sesso e fluidi corporei e datti una lavata sei un disastro.>>

Non ascolto l'ultima frase sono troppo concentrato a capire tutto il resto.
<<Capo è successo qualcosa? Perché sei qui?>>
Sono anni che ho questo appartamento ed è venuto solo quando sono morti i suoi familiari, non è una coincidenza.
<<Ritrova la tua donna Jess. Al resto penseremo dopo.>>
Dice entrando nell'ascensore.

Mi appoggio alle finestre che circondano la mia casa e guardo fuori, la città continua a vivere ma qualcosa in me si è appena fermato.
Ti troverò, a costo di perdere tutto.
Salgo le scale e mi precipito in bagno mi butto sotto la doccia, devo trovarla non so cosa mi spinge a volerla così tanto, ma la voglio e non la farò scappare ancora.

Quindici minuti dopo monto in moto e mi dirigo al suo appartamento, suono e busso, ma nessuno risponde, ci rinuncio e riparto.
Arrivo al ristorante, ma Bob dice che non si è presentata, allora decido di chiamare Erik.
<<Ha detto di chiamarsi Liria.>>Dico non dandogli nemmeno il tempo di rispondere.
<<La stavo giusto chiamando, ho appena scoperto cose molto interessanti e ho bisogno di vederla di persona, l'aspetto alla tenuta.>>
Finalmente.

Quando arrivo,Erik è già nell'ufficio con Kevin.
<<Allora che succede?>> Dico guardando i due uomini.
<<Jess devi vedere delle foto siediti.>>
Mi accomodo sul divano e Erik mi passa una cartellina marrone, aprendola la prima foto che vedo è di una ragazza senza occhiali con i capelli molto corti, quasi rasati, ma so che è lei, Liria, la riconoscerei ovunque, ma non è questo a farmi gelare il sangue è il documento che ho tra le dita, per dire meglio un attestato di matrimonio dove vedo che era sposata e ora è la vedova Agnes.
<<Che cazzo significa?>>Dico guardando Erik, ma Kevin prende la parola.
<<Che centra Diego fottuto figlio di puttana, con lei?>>

Lui alza una mano e mi fa segno di calmarmi. Ma io sono tutto m, fuori che calmo.

<<Stamattina quando mi sono scontrato con Liria il suo volto mi è parso familiare perché l'avevo già vista nella villa Agnes. Era la moglie del defunto Diego Agnes capo del narcotraffico messicano.>>
<<So chi cazzo era.>>Dico furioso.
<<Hanno trovato il corpo morto con il volto pugnalato da un coltellino da burro, la morte è stata archiviata come assassinio ignoto, ma tutti sanno che è stata Liria. Non era solo sua moglie era la sua schiava, veniva stuprata a piacimento, Diego ha addirittura sterminato la sua famiglia.>>

Credo di essere appena morto. Le parole di Kevin hanno congelato il mio sangue, non riesco a credere a quello che sta dicendo.
Ora tutto ha senso, ora sembra che le risposte delle mie domande vengano fuori da sole.

Liria ha ammazzato quel fottuto figlio di puttana e...<<Jess non è finita.>> Mi riporta alla realtà la voce roca di Erik.
<<Liria è fuggita sotto falso nome e ne ha cambiati talmente tanti da far sparire le sue traccie.
Lo zio di Diego la vuole viva per poter prendere il potere.
Lei essendo stata moglie legittima di Diego è la sola ed unica erede di tutto l'impero Agnes, ma è un mistero il fatto che stesso Diego abbia lasciato tutto a lei.>>

Oh mio dio.

<<Perché cazzo non è rimasta prendendosi tutto?>>
Dico furioso e confuso come non mai.
<<Tu cosa credi?>>Mi chiede Kevin.
Lo guardo per avere risposte ma nessuno mi accontentata, mi alzo e finalmente capisco.
<<L'avrebbero costretta a cedere tutto e poi l'avrebbero uccisa.>>
Dico con voce robotica.
La mia bellezza distrutta.

<<Esatto. Ora dobbiamo trovarla, per avere queste informazioni si sono smosse parecchie acque e le voci sono corse alle orecchie sbagliate, ora Aldo sa che Liria è a New York.>> Mi riferisce il detective. <<Se la troviamo prima di lui, posso offrirle la mia protezione e scambiare l'eredità in cambio della vita Liria. Mi dispiace fratello, se Axel fosse stato qui saremmo stati più discreti>> Dice Kevin, ricordandomi solo ora del nostro hacker, nessuno l'avrebbe notato.

Sembro uno zombie, ho ricevuto talmente tante notizie che riesco solo ad annuire.
Liria è scappata pensando di proteggermi e ora tocca a me. Sono io che devo proteggere lei.

Spazio autrice: Salvare Liria è la priorità di Jess, speriamo solo che faccia in tempo🙏❣

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