Oltre Il Tuo Respiro

capitolo35

Liria
Finalmente atterro a New York,appena il portellone del jet viene aperto l'aria fresca pizzica il mio viso abituato al sole del Messico.
Un'auto nera mi aspetta e il cuore mi sale in gola,ma la portiera si apre e ne esce un uomo calvo con una grossa cicatrice sulla guancia.
Porto la mano al petto e sento il rallentare dei battiti.Non so cosa pensavo,non è così idiota da mandare lui.
<<Signora Agnes sono Peter,mi manda il signor Riello.>>Lo guardo e mi avvicino a lui e tre volte più alto e più grosso,ma non mi fa paura<<Cruz,sono la signorina Cruz,hai capito?>>Lui corruga la fronte e prende il mio trolley.<<Come desidera. Il signor Riello l'aspetta alla tenuta.>>Non rispondo e mi avvio alla portiera senza aspettare che lui me la apre.
Prendo il telefono e lo controllo per la milionesima volta.Non so perché ma da quando ho parlato con Kevin l'ultima volta non faccio altro che accendere e spegnere lo schermo,come se aspettassi la sua chiamata.

Un'ora dopo arrivo all'imponente tenuta Riello. E che tenuta. A mio parere descrive quell'arrogante a pennello.<<Bene arrivata.>>Una voce femminile mi fa voltare e vedo una donna in'uniforme sulla cinquantina accogliermi.<<Venga il signor Riello la sta aspettando.>>Non rispondo,conservo le parole per dopo mi serviranno tutte,sopratutto se le cose non vanno come ho previsto.
Salgo queste scale che devo dire sono una meraviglia e dopo aver percorso dei corridoi vengo condotta a una porta unicamente fatta in legno<<Prego.>>Dice la donna e io le sorrido per ringraziarla.Quando entro nell'ufficio c'è Kevin alla finestra che parla al telefono,mi vede entrare e alza la mano nella quale ha un bicchiere.Mi accomodo senza aspettare il suo invito è metto la borsa nell'altra sedia.Lui termina la chiamata e si accomoda difronte a me.<<A cosa devo la tua visita?>>Dice mentre appoggia le mani sul tavolo e incrociando le dita tra loro.<<Ho pensato bene all'intera situazione e non voglio farne parte,almeno non al cento per cento.>>Lui sorride,e si appoggia allo schienale<<E cosa vuoi da me?>>Dice guardandomi fissa<<Voglio cederti una percentuale dei "mie affari">>Dico articolano le virgolette.<<Cedermi? E tu cosa ci guadagni?>>Sembra che il coraggio si faccia sempre più strada in me e mi avvicino alla scrivania imitando il suo gesto delle mani<<Pensavo che eri più intelligente.>>Lui sorride e io continuo<<Io ci guadagno Jess.>>Lui mi guarda soddisfatto e sorride<<E di quanto sarebbe la mia parte?>>Solo quando sei davanti a un vero capo ti rendi conto di chi sa cosa vuole e come lo vuole veramente. <<Avrai il settanta per cento e tutto ciò che apparteneva alla famiglia Agnes>>Lui non si scompone e la paura mi assale.<<Vedo che non sembri sorpreso.>>Lui in risposta sorride.
<<A fare fatto signorina Cruz.>>
Poche volte ho parlato con quest'uomo  e tutte le volte mi ha sempre chiamato col cognome di mio marito. Ma ora sentendo nominare il mio cognome capisco che in un certo senso mi sta dando la sua benedizione e sorrido lievemente,il primo da mesi a quanto pare.
All'improvviso sentiamo dei rumori in corridoio.<<Maledizione.>>Impreca Kevin alzandosi per dirigersi alla porta ma essa viene spalancata e Jess fa la sua apparizione.
Sono ancora seduta sulla sedia col busto girato verso di lui.I nostri sguardi si incrociano e rimaniamo a fissarci per quelle che sembrano ore,ma che in realtà sono solo una manciata di secondi.<<Liria.>>Mi alzo e gli vado incontro<<Stai bene?>>Mi domanda preoccupato.<<Ora si.>>Rispondo mentre la sua mano accarecca la mia guancia e le labbra mi si sollevano in un sorriso.<<Perché sei qui?>>Domanda mentre continua ad accarezzarti.Mi avvicino e faccio l'unica cosa che avrei voluto fare da quando l'ho visto la prima volta senza pensare alle conseguenze senza pensare a nulla.
Lo bacio,lui mi tira a sé  prendendo il mio mento nelle sue dita, sentiamo borbottare Kevin ma nessuno dei due si cura di quello che dice,è solo un rumore in questo momento.
Si stacca da me e asciuga le mie lacrime con i pollici che non mi ero resa conto di versare.I suoi occhi sono una supplica ed è terrorizzato da quello che posso rivelare,si capisce benissimo che sta soffrendo.
<<Ti prego dimmi che sta succedendo.>>
Avvicino la mia fronte alla sua,beandomi finalmente del suo profumo e dell'amore che irradia.

Finalmente mi sento a casa.

<<Le scelte che facciamo definiscono chi siamo.>>
Lui si stacca e mi guarda negli occhi
<<Cosa hai fatto?>>
<<Una cosa che avrei dovuto fare tempo fa,la scelta più giusta. Non scapperó più da te Jess, ora siamo un'unica famiglia.>>
Lui sorride e mi bacia ancora prendendo le mie labbra tra i suoi denti.
Ho sofferto troppo la sua distanza,il mio passato,le persone che ho perso,ma ora basta ho messo fine alla mia agonia.
<<Ti amo>>
Gli dico prendendo la sua faccia tra le mie mani.
<<Lo so bellezza.>>
Sorride con quel ghigno arrogante.
<<Lo sempre saputo.>>
Ho avuto per la prima volta nella vita l'opportunità di scegliere e ho scelto di respirare oltre il suo respiro e amore oltre le conseguenze,niente e nessuno decidera più per me..Jess per è vita tutto quello che io oggi posso permettermi.