Chapter 22 -truth-

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Gli avengers si riunirono nel laboratorio.
<<Tutto il nostro lavoro è andato. Ultron è scappato, ha utilizzato Internet come un portello di fuga>> disse Bruce mentre lui e Nat guardavano nei computer.
<< È stato in tutto. File, sorveglianza. Probabilmente sa più di noi di quanto sappiamo l'uno dell'altro>> aggiunse la rossa.
<<è nei file.. e se decidesse di cercare qualcosa di più eccitante?>> disse Rhodey.
<<Codici nucleari>> rispose la diciassettenne avvicinandosi al padre.
<<Codici nucleari>> ripetè Rhodey <<Dobbiamo fare qualche chiamata, sempre che possiamo ancora>> aggiunse poi.
<<Ha detto che ci vuole morti>> disse Natasha riferendosi ad Ultron.
<<Non ha detto morti, ha detto estinti>> la corresse Steve.
<<Ha anche detto di aver ucciso qualcuno>> si intromise Clint.
<<Ma non c'era nessun altro nell'edificio>> disse Maria.
<<Si invece>> la corresse Isabel.
Stark mostrò l'immagine della coscienza di Jarvis orami distrutta.
<<Questo è folle>> disse Bruce.
<<Jarvis era la prima linea di difesa. Avrebbe spento Ultron, ha senso>> disse la ragazza.
<<No, Ultron avrebbe potuto assimilare Jarvis. Questa non è strategia, questa è...rabbia>> la corresse l'uomo verde.
Thor irruppe nella stanza e afferrò Tony per il colletto.
<<Thor fermo>> urlò la castana costringendolo a lasciare l'uomo.
<<Ha lo scettro, ora dobbiamo recuperarlo di nuovo>> disse il dio arrabbiato.
<<Non capisco. Lei ha costruito questo programma. Perché sta cercando di ucciderci?>> chiese la dottoressa Cho a Tony che iniziò a ridere.
<<Pensi che sia divertente?>> gli chiese urlando Thor.
<<No. Probabilmente no, giusto? È davvero terribile? È così... è così... è così. È così terribile>> rispose l'uomo continuando a ridere.
<<Questo si sarebbe potuto evitare se non avessi giocato con qualcosa che non capisci>> continuò urlando il Dio.
<< No, mi dispiace. Mi dispiace. È divertente. È uno spasso che non capisci perché ne abbiamo bisogno>> Tony continuò.
<<Tony, forse non è il momento di>> provò a dire Bruce, ma venne interrotto da Stark.
<<Davvero?! Tutto qui? Ti giri, mostri la pancia, ogni volta che qualcuno ringhia>>
<<Solo quando ho creato un robot assassino>> gli rispose Banner.
<<Non l'abbiamo fatto. Non eravamo nemmeno vicini>>
<<Beh, hai fatto qualcosa e l'hai fatta proprio qui. Gli Avengers dovevano essere diversi dallo SHIELD>> gli rispose Steve.
<< New York. Ve lo ricordate? Un'armata aliena ostile è entrata in un buco nello spazio. Siamo trecento piedi sotto di esso. Siamo gli Avengers. Possiamo arrestare i trafficanti d'armi tutto il giorno, ma, quello che è lassù? Questo è... questo è il gioco finale. Come pensavate di batterlo?>> chiese Tony lanciando uno sguardo di nascosto alla diciassettenne che sentì i sensi di colpa prendere il sopravvento.
Il cuore le iniziò a battere all'impazzata, Clint se ne accorse e le prese la mano stringendola tra le sue, attirando l'attenzione di Isabel.
Il padre le sorrise rassicurandola, sorriso che venne ricambiato subito dopo dalla figlia.
<<Insieme>> gli rispose il capitano.
<<Perderemo>>
<<Faremo insieme anche quello>> gli rispose il biondo per poi aggiungere <<Dobbiamo trovare al più presto Ultron, prima che sia pronto per noi. Il mondo è grande. Cominciamo a renderlo più piccolo>>
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<<È in tutto il mondo. Laboratori di robotica, armi, laboratori di propulsione a reazione, rapporti di un uomo di metallo, o di uomini, che entrano e svuotano il posto>> disse Maria raggiungendo Steve che si trovava in compagnia della ragazza.
<<Vittime?>> chiese la castana.
<<Per lo più ragazzi lasciati in uno stato di fuga su vecchi ricordi, paure peggiori, e qualcosa di troppo veloce da vedere>> le rispose la donna.
<<I gemelli>> sussurrò la diciassettenne pensando a Pietro.
<<Beh, ha senso che vada da loro, hanno qualcuno in comune>> disse il biondo poggiando una mano sulla spalla di Isabel notando la tristezza nel volto della ragazza.
<<Non più>> rispose Maria mostrando ai due una foto in cui la castana riconobbe l'occhialuto morto.
<<Dobbiamo dirlo agli altri>> disse Steve facendo segno alla diciassettenne di andare a chiamare il padre che era impegnato in una chiamata.
<<Papà dobbiamo andare, ci sono novità>> gli disse una volta arrivata dall'uomo che sorrise chiudendo il telefono.
<<Ti saluta Laura>> le disse mentre i due si avviavano verso gli altri.
Isabel sorrise, le mancava da morire.
<<Ehi aspetta un attimo piccola>> disse poi il padre fermandosi e facendo fermare anche la ragazza.
<<Perchè non mi hai parlato dei cinque mesi passati rinchiusa dall'hydra?>> le chiese prendendole la mano.
<<Non volevo che ti preoccupassi per me. Ormai era qualcosa di passato, non credevo che avrei dovuto passarci altri due mesi>> gli confessò la castana stringendogli la mano.
<<Devo dirti una cosa papà>> aggiunse poi abbassando lo sguardo.
<<Dimmi piccola>> le disse l'uomo facendole rialzare la testa.
<<Celeste... faceva parte dell'Hydra. Era ancora viva. Mi ha raccontato tutto ed io... io..io >> provò a dirgli la diciassettenne mentre tremava ed iniziava a singhiozzare.
<<Ehi, ehi, non piangere puoi dirmi tutto piccola>>
<<Io l'ho uccisa>> confessò Isabel continuando a piangere per poi essere abbracciata dall'uomo.
La ragazza gli raccontò tutto per filo e per segno poi i due raggiunsero gli altri che già si erano riuniti.
Steve mostrò la foto al resto della squadra.
<< Cos'è questo?>> chiese Tony guardandola con attenzione.
<<Un messaggio. Ultron ha ucciso Strucker>> rispose il biondo <<Strucker sapeva qualcosa che Ultron voleva farci perdere>> aggiunse poi.
<<Sì, scommetto che lui...>> disse Natasha prima guardare il monitor del computer <<Sì. Tutto quello che avevamo su Strucker è stato cancellato>>
<<Non tutto>> rispose Tony prendendo i file fisici che aveva su Strucker.
<<Strucker aveva molti amici>> disse ironicamente Steve mentre guardava tra i file.
<<Beh, queste persone sono tutte orribili>> aggiunse Bruce.
<<Aspetta. Conosco quel tipo>> disse Tony rivolto all'uomo verde che gli passò la foto che stava guardando.
<<Cos'è questo?>> chiese Thor indicando la cicatrice sulla nuca dell'uomo nella foto.
<<Un marchio>> rispose il capitano.
<<Oh, sì. È una parola in un dialetto africano che significa ladro, in modo molto meno amichevole>> aggiunse Bruce cercando sul computer.
<<Quale dialetto?>> chiese la castana.
<<Wakanada...? Wa... Wa... Wakanda>> rispose Banner.
<<Se questo tizio è uscito dal Wakanda con alcuni dei loro beni...>> disse Tony.
<<Pensavo che tuo padre avesse detto di aver preso l'ultimo?>> gli disse Steve.
<<Scusatemi non sto seguendo. Cosa viene fuori dal Wakanda?>> chiese la diciassettenne passando lo sguardo tra i due uomini.
<<Il metallo più forte sulla terra>> le rispose Tony guardando lo scudo del biondo.
<<Dov'è questo tizio adesso?>> chiese Steve rivolto a Tony.

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