Lacrime cadevano copiose sulle sue guance mentre teneva tra le braccia il corpo inerme della madre.
Il sangue continuava ad uscire macchiando i vestiti della ragazza, ma a lei non importava.
<<Mamma, mamma, ti prego rispondimi! Puoi farcela, i soccorsi stanno arrivando. Ti prego non puoi lasciarmi>> urlava la castana mentre comprimeva con le mani la ferita allo stomaco della donna.
Era consapevole che ormai non poteva fare niente, ma non riusciva ad alzarsi, non riusciva a trovare il coraggio di lasciare andare l'unica figura presente nella sua vita.
La ragazza fece un respiro profondo, si asciugò le lacrime e poggiò delicatamente il corpo sul pavimento della cucina.
<<Ti vendicherò mamma, puoi starne certa. pagheranno per quello che ti hanno fatto... anche papà la pagherà>> queste furono le ultime parole della castana mentre usciva di casa e si allontanava il più in fretta possibile.
In lontananza sentì le sirene della polizia.
Cominciò a correre sempre più velocemente.
Era colpa sua se sua madre era morta, quegli uomini volevano lei o meglio loro volevo i suoi poteri.
Poteri che la ragazza non voleva, che non riusciva a controllare, che avevano portato solo disgrazie nella sua vita.
Dopo essersi assicurata di essere abbastanza lontana la ragazza cercò un motel dove poter passare la notte.
Prese una stanza ed una volta entrata si cambiò i vestiti.
Accese la tv, ma se ne pentì poco dopo.
Stavano parlando della morte della madre e di come fossero stati ritrovati altri due corpi di uomini nella casa.
La ragazza sbiancò.
<<Abbiamo ricevuto un video da una fonte anonima dove viene ripresa una ragazza sconosciuta mentre usa ,quelli che sembrano essere dei poteri, per uccidere i due uomini>>
<<Si pensa che la ragazza in questione sia Isabel Evans, figlia della vittima>>
Isabel si sentì mancare il fiato.
La stanza iniziò a girare e la testa le sembrava sempre più pesante.
Si guardò in torno in cerca di qualcosa che potesse aiutarla.
<<vedo un comodino, una tv, un letto ed il mio zaino>> la castana ripeteva come un mantra queste parole.
Il battito si tranquillizzò e la ragazza ricominciò a respirare normalmente.
Isabel trasse un ultimo respiro profondo prima di decidere di andare a dormire.
Doveva trovare un posto dove rifugiarsi al più presto; ora tutti erano a conoscenza dei suoi poteri, tutti sapevano la sua identità, sarebbe stato ancora più facile trovarla.
La castana si mise sotto le coperte ed aprì il telefono per controllare se ci fosse qualche nuova notizia sul caso, l'unica cosa che trovò furono dei messaggi dove la chiamavano mostro ed assassina, dove le auguravano la morte e che era stata lei ad aver ucciso sua madre.
Isabel sospirò mentre una lacrima le sfuggì, seguita da un'altra ed un'altra, fino a bagnare il cuscino.
Posò il telefono e cercò di dormire, ma ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva sua madre morire, i suoi poteri andare fuori controllo e l'uccisione di quegli uomini.
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Not the villain of this story
Roman pour AdolescentsThe avengers x Captain America -the winter soldier- x Avengers: Age of Ultron x Captain America -Civili War- x Avengers: Infinty War x Avengers: Endgame tiktok: @marvel.fanfic.edit spotify: not the villain of the story @adrywow