Chapter 32 -savior-

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Sam, Steve e Isabel si trovavano seduti su uno dei van grigi, di  fronte a loro il re non li degnava di uno sguardo.
<<Ti piacciono i gatti?>> gli chiese ad un tratto Sam facendo ridere la ragazza che smise poco dopo quando vide lo sguardo serio del capitano.
<<Sam.>> lo rimproverò l'uomo.
<<Cosa? Si presenta vestito da gatto e non vuoi saperne di più?>>
<<Il tuo completo . . è in vibranium?>> gli chiese il biondo ignorando l'amico che guardò verso la castana in cerca di rassicurazione.
Isabel sorrise e alzò il pollice in su.
<<La Pantera Nera è stata la protettrice del Wakanda per generazioni. Un mantello, passato da guerriero a guerriero. E ora, perché il tuo amico ha ucciso mio padre, indosso anche il manto del re. Quindi, ti chiedo . . . come sia guerriero e re . . . per quanto tempo pensi di poter mantenere il tuo amico al sicuro da me?>> finalmente T'Challa rispose a Steve continuando però a non guardarli.
La ragazza pietrificò alle parole dell'uomo pantera, avrebbe difeso Bucky a qualunque costo, glielo doveva.
Il van si fermò all'interno di un sotterraneo.
I quattro vennero portati all'interno di un bunker dove il soldato d'inverno veniva portato via all'interno di una capsula.
<<Che cosa gli succederà?>> chiese il biondo una volta arrivato di fronte a Sharon e al segretario Ross.
La castana guardò la donna, inclinando la testa di lato cercando di capire perchè le sembrasse così familiare.
La bionda se ne accorse e le porse la mano per presentarsi.
<<Sharon Carter>>
La ragazza ricambiò la stretta, finalmente riconoscendo i lineamenti della maggiore.
<<Isabel Barton>> 
<< Guarda che le vostre armi sono in cella. Oh, vi scriveremo una ricevuta>> la minore si girò nuovamente verso gli uomini.
<<Meglio che io non guardi fuori dalla finestra e veda qualcuno volare in quella>> disse Sam con la sua classica ironia che la ragazza tanto adorava.
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Mentre i quattro venivano scortati la castana vide Natasha raggiungerli dalla direzione opposta e capì subito che non l'avrebbe passata liscia.
<<Rassicuro tuo padre che ti avrei tenuta d'occhio e protetta e tu alla prima possibilità combini questo?>> le chiese una volta accanto con sguardo arrabbiato, ma allo stesso tempo preoccupato.
<<E voi due>> iniziò la rossa, guardandoli minacciosamente.
<<Lo sai che quando si mette in testa qualcosa è impossibile fermarla>> la interruppe subito Steve, guardandola negli occhi.
<<Bucky è vivo Nat>> riattirò la sua attenzione Isabel a cui si erano inumiditi gli occhi.
La rossa sapeva quanto la ragazza si fosse tormentata per il soldato, sentendosi enormemente in debito con lui.
Natasha prese la mano della castana nella sua e la portò lontano dagli altri, facendola entrare in una stanza per poi farla sedere su una delle sedie a disposizione e posizionarsi difronte a lei.
Isabel la guardò preoccupata, non capendo il cambiamento improvviso della donna.
<<Ho parlato con Tony>> le disse con tono serio.
<<Vista la tua età non subirai conseguenze a patto che firmi>> 
<<Cosa succederà a Bucky?>> chiese la castana.
Non le importava cosa le sarebbe successo se non avesse firmato, ma cosa avrebbero potuto fare al uomo che l'aveva aiutata.
<<Finirà in uno studio psichiatrico piuttosto che in una cella nel Wakanda>> le rispose la rossa sfiorandole dolcemente la guancia con la mano.
Isabel si lasciò cullare da quel gesto, cercando conforto.
<<Se non firmassi?>> si azzardò a chiedere.
<<Saresti praticamente agli arresti domiciliari, molto probabilmente all'avengers tower dove possono contenere i tuoi poteri o utilizzeranno qualche siero per bloccarli>> 
La ragazza si alzò di colpò, sentendosi tradita da Tony.
<<COME?>> quasi urlò, le mani tremanti prima di cadere nuovamente sulla sedia.
<<Vogliono farmi rivivere i mesi all'hydra? praticamente Tony non mi lascia scelta se non firmare>> le parole le uscirono in un sussurro.
<<Lo so piccola. però so anche che quello che hai fatto ha delle conseguenze>>
<<Nat lui poteva scappare. poteva andarsene, scappare da quell'inferno, ma non lo ha fatto. Nat lui non l'ha fatto, ha cercato invece di aiutarmi sapendo che in questo modo l'avrebbero fermato. ero convinta fosse morto, come potevo non aiutarlo?>> una lacrima le percorse la guancia.
La maggiore si avvicinò, le asciugò le lacrime e l'abbracciò.
<<Lo so, piccola occhio di falco, lo so>> le sussurrò continuandola a stringere, mostrando quanto fosse difficile anche per lei farle questo.
La rossa le prese la mano, prima di accendere il televisore per permetterle di guardare la visita psichiatrica di Bucky, sperando che ciò potesse rassicurare un minimo la ragazza.
<<Salve, Mr. Barnes. Sono stato mandato dalle Nazioni Unite per valutarla. Posso sedermi? Il suo nome è James?>> la castana vide il volto dell'amico e non poté far a meno di colpevolizzarsi.
Se solo fosse stata più forte, forse sarebbe riuscita a salvarlo come lui aveva fatto con lei.
La diciassettenne continuò a guardare lo schermo  fino a quando non si spensero tutte le luci.
Isabel guardò preoccupata Natasha che si girò immediatamente verso la stanza da dove Steve e Sam stavano uscendo. 
<<Bucky!>> esclamò la minore, prima di uscire anche lei, seguita a ruota dalla maggiore.

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