Chapter 33 -innocent-

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Isabel si nascose dietro un pilastro prima di prendere il respiro.
<<Siamo in posizione>> disse la rossa mentre la castana si preparava a combattere.
Uscì allo scoperto prima di bloccare Bucky con dei rampicanti.
L'uomo li prese e la tirò verso di sé per poi tirarle un pugno nello stomaco.
La diciassettenne tossì mentre cercava di rialzarsi.
<<Questo ha fatto male Bucky>> gli disse prima di chiudergli il viso in una bolla d'acqua; <<sono dalla tua parte, ti prego ricordatelo>>.
Il soldato iniziò a soffocare e guardò negli occhi la minore che si fermò immediatamente.
Bucky si riprese immediatamente e le si avvicinò per poi bloccarle la gola con il braccio di vibranio.
<<Non voglio farti del male>>  cercò di dire la ragazza a cui mancava sempre di più l'aria. 
Natasha arrivò di corsa, allontanando l'uomo e permettendo a Isabel di riprendere il fiato.
Il soldato scaraventò la rossa a terra prima di scappare verso il tetto.
La castana cercò di seguirlo, ma venne fermata dalla donna.
<<Se lo segui sarai a tutti gli effetti una fuori legge Isa>> le disse tristemente, cercando di convincerla a rimanere lì; <<non posso permettertelo. Steve non si fermerà davanti a nulla per aiutarlo, non commettere lo stesso errore ti prego>>.
Isabel la guardò dolcemente per poi toglierle delicatamente la mano che le teneva il polso.
<<Non sarebbe la mia prima volta>> le rispose poi prima di volare fuori dall'edificio.
Tra la folla vide Sam accovacciato davanti dei vestiti.
<<Suppongo che in qualche modo lo psichiatria sia coinvolto>> gli disse una volta atterrata accanto a lui, facendo spaventare l'uomo.
<<Isabel ti prego di smetterla di apparire all'improvviso>> la rimproverò Falcon prima di farle cenno di seguirlo.
I due raggiunsero Steve in un vecchio capannone abbandonato; una volta entrati la castana notò Bucky seduto in un angolo con il braccio in vibranio bloccato.
<<Isabel cosa ci fai quì?!>> il biondo guardò prima la ragazza e poi Sam, rimproverandoli con lo sguardo.
<<Steve>> rispose semplicemente la diciassettenne per poi direzionare la sua attenzione sul soldato.
<<Come facciamo a capire se non è più sotto il controllo dell'Hydra?>> chiese Falcon.
La castana sospirò, odiava usare quel potere, non era sicura di saperlo controllare, ma allo stesso tempo non avevano molta scelta. 
Si avvicinò lentamente all'uomo e lo guardò negli occhi prima di poggiargli una mano sulla spalla.
Gli occhi del soldato si spensero per un secondo mentre quelli ambrati di Isabel si illuminarono, lasciando gli altri due uomini a bocca aperta.
La ragazza si concentrò, chiuse gli occhi e quando li riaprì si trovava in una stanza completamente nera.
Un calcio nella schiena le fece perdere l'equilibrio, cadendo in avanti e tossendo.
<<Esci dalla mia mente!>> urlò l'uomo, avvicinandosi minacciosamente e tirandole nuovamente un calcio.
<<Bucky, ti prego, sono io>> il soldato si fermò immediatamente, pietrificato.
<<Isabel?>> chiese con un filo di voce mentre la diciassettenne si girò e gli sorrise.
<<Sei al sicuro ora>> gli disse mentre Bucky le porse una mano, che la castana accettò volentieri, per aiutarla ad alzarsi.
<<Cosa è successo?>> chiese con paura di ciò che avesse potuto fare mentre non aveva il controllo del suo corpo.
<<Prima torniamo nel mondo reale e poi ne parliamo, che ne pensi?>> gli chiese Isabel continuando a tenere la sua mano e richiudendo gli occhi.
<<é di nuovo con noi>> disse semplicemente ai due uomini una volta uscita dalla sua mente.
<<Non sapevo potessi fare una cosa del genere>> le disse Falcon guardandola scioccata.
<<Entrare nella mente delle persone non è qualcosa che mi piace fare>> gli rispose con tristezza la ragazza prima di allontanarsi un attimo per prendere una boccata d'aria.
Una volta uscita il suo telefono cominciò a squillare, lo prese e si fermò un attimo quando lesse chi la stesse chiamando.
Prese un respiro profondo, prima di accettare la chiamata e portare il telefono all'orecchio.
<<Ciao Papà>> disse semplicemente non ricevendo alcuna risposta dall'altro capo del telefono.
<<Per caso devi dirci qualcosa?>> chiese ironicamente l'uomo e la ragazza sentì un brivido percorrerle la schiena.
<<Papà, ascolta>> provò a giustificarsi la diciassettenne, ma venne interrotta immediatamente dal padre.
<<Ti lascio tornare alla torre per permetterti di dire la tua opinione riguardo il patto, siamo convinti di averti lasciata con Natasha, nella Torre, al sicuro>> inziò l'uomo e Isabel trattenne il fiato.
<<Poi, indovina un po'. Accendiamo la televisione e scopro che mia figlia>>; <<nostra>> lo interruppe la voce di Laura; <<nostra figlia ha aiutato un fuggitivo ed ora è ricercata>> proseguì Clint.
<<Papà, se mi lasciassi spiegare>> provò nuovamente la castana, ma venne bloccata una seconda volta.
<<Sai almeno in che casini ti sei messa?? Dove ti trovi ora?>> le chiese preoccupato il padre.
<<Non preoccuparti sono con Steve e Sam>> gli rispose la figlia cercando di rassicurarlo.
<<Come se questo mi sia di conforto>> disse sarcasticamente occhio di falco.
<<Bucky non è colpevole di nulla, è stato incastrato. Dobbiamo fermare l'uomo che ha fatto tutto questo e con gli accordi in atto Tony proverà a fermarci>>.
Clint rimase in silenzio per qualche secondo facendo preoccupare la castana.
<<Cosa avete bisogno che faccia?>> chiese poi l'uomo.
Isabel sorrise, sapeva che il padre avrebbe scelto di aiutarli, la sua rabbia era procurata solo dalla preoccupazione per la sicurezza della figlia.
<<Ti andrebbe di liberare Wanda dalla torre?>>

Not the villain of this storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora