Chapter 8 -trust-

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<<Allora, quando mettiamo in atto il piano?>> chiese la sedicenne avvicinandosi all'uomo.
<<Presto mia cara>> le rispose il Dio mentre si recava verso l'uscita.
<<Dove stai andando?>> la castana gli andò dietro.
<<Ad effettuare la prima parte del piano>> Loki si girò verso Isabel facendole l'occhiolino prima di uscire dal magazzino.
<<Vengo anche io>> gli disse la sedicenne seguendolo.
<<No, no mia cara. Tu mi servi quì>>
<<Ma io voglio venire>>
<<Ascoltami bene Isabel, devi rimanere quì. Non uscire per nessuna ragione. Più tardi arriveranno degli uomini, dovrai andare con loro. Ti spiegheranno tutto>>
<<Come faccio a sapere se posso fidarmi di loro?>>
L'uomo le si avvicinò e le sussurrò qualcosa all'orecchio.
<<Ci vediamo mia cara>> le disse andandosene mentre la ragazza rientrava nel magazzino.
Se voleva collaborare con Loki doveva fidarsi di lui, per questo la castana decise di ascoltarlo.
Chiuse le porte del magazzino e si sedette, creando fiamme per passare il tempo.
Odiava essere all'oscuro di tutto.
Mentre Isabel continuava a giocherellare con i suoi poteri aspettando l'arrivo di quegli uomini, il Dio veniva catturato da coloro che si facevano chiamare Eroi.
Le ore passavano e la sedicenne iniziò a preoccuparsi.
Erano due le opzioni, o era successo qualcosa all'asgardiano oppure l'aveva tradita.
Alla ragazza non piaceva nessuna delle due.
D'improvviso le porte si aprirono e Isabel intravide un jet, da cui degli uomini stavano uscendo.
Subito si preparò a combattere.
Uno degli uomini si mise davanti a lei ed alzò le mani in segno di resa prima di dire <<Loki è l'uomo più figo dell'intero universo>>.
La castana trattenne una risata mentre rilassava i muscoli, erano i sottoposti del Dio.
Li seguì e salì sul jet.
<<Allora chi è incaricato di spiegarmi la situazione?>> chiese sedendosi accanto al pilota e scrutandolo, aveva qualcosa di familiare.
<<Loki è stato catturato per permetterci di prendere l'iridio, serve ad aprire il portale. Abbiamo rintracciato il suo scettro, stiamo andando a salvarlo>> le rispose girandosi verso di lei.
I suoi occhi erano di un blu innaturale, segno che fosse sotto il controllo mentale, il viso era pallido e aveva un accenno di barba.
<<Dove si trova l'iridio ora?>>
<<Al sicuro insieme al Tesseract>>
La ragazza sorrise, la sua vendetta era sempre più vicina.
Il pilota continuò a spiegarle come si sarebbe svolta l'operazione per salvare l'asgardiano.
La castana si preparò all'azione, era da tempo che non combatteva contro qualcuno; si sistemò il vestito, posò Hybris nel fodero ed alzò la maschera sulle labbra.
Il pilota si alzò e prese arco e frecce, aprì il portellone del Jet e scoccò una freccia che esplose poco dopo distruggendo una parte dell'Helicarrier.
Fece segno agli altri uomini di entrare, ma bloccò Isabel.
<<Che stai facendo?>> gli chiese iniziando ad arrabbiarsi.
<<Eseguo gli ordini, ancora non puoi entrare>>
I due si spostarono verso un'altra entrata.
<<Ora puoi scatenarti>> le disse accennando un sorriso mentre la sedicenne entrava nel Quinjet.
Il potere le scorreva sempre più veloce nelle vene, mentre correva per i corridoi con l'adrenalina alle stelle.
Il cuore le batteva velocemente, ma si placò quando la ragazza vide una guardia.
Sorrise, anche se l'uomo non potè vederlo, e con un rampicante lo colpì allo stomaco.
Uno dopo l'altro la castana uccise le guardie, e più uccideva più il potere scorreva veloce.
Non si era mai sentita così potente in vita sua.

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