Chapter 24 -home-

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Quando la ragazza riaprì gli occhi si trovava nel Quinjet, Natasha era accanto a lei con lo sguardo assente, ma si concentrò subito sulla castana quando la vide svegliarsi.
Le strinse la mano e le sorrise mentre Maria Hill parlava nello schermo.
<<Sto bene. Se vuoi dormire un po', ora è un buon momento, perché siamo ancora a poche ore di distanza>> sentì dire al padre che stava parlando con Tony.
<<A poche ore da dove?>> gli chiese Stark.
<<Un rifugio sicuro>> gli rispose Clint.
<<Isa se vuoi puoi riposarti ancora un po'. Hai sentito Clint il viaggio è ancora lungo>> Nat le fece segno di poggiare la testa sulla sua spalla, cosa che la diciassettenne fece poco dopo, riaddormentandosi subito.
Il jet atterrò e tutti si diressero verso la casa.
Isabel corse dentro sorridendo seguita a ruota dal resto degli Avengers che si guardavano spaesati.
<<Laura!>> urlò felice prima di abbracciare la donna <<Mi sei mancata da morire>>
<<Anche tu tesoro>> le rispose Laura ricambiando l'abbraccio come meglio poteva.
<<Ciao Tesoro scusa se non ti ho avvertito prima>> le disse Clint baciandola.
<<Questo è un agente di qualche tipo>> disse Tony rivolto a Thor.
<<Ragazzi, lei è Laura>> presentò l'uomo al resto della squadra.
<<Conosco tutti i vostri nomi>> rispose la donna sorridendo mentre il resto degli Avengers non sapeva esattamente cosa fare.
<<In arrivo>> disse Clint quando sentì i figli scendere le scale di corsa.
<<Sorellona>> urlarono i due saltando in braccio alla ragazza.
<<Mi siete mancati>> gli confessò la castana abbracciandoli stretti per poi farli scendere.
<<Questi sono...agenti più piccoli>> disse Stark notando gli sguardi sconvolti della squadra.
<<Hai portato zia Nat?>> chiese la piccola Lila rivolta al padre.
<<Perchè non la abbracci e lo scopri?>> le chiese la rossa, ritrovandosi poco dopo la bambina in braccio.
<<Scusaci per essere piombati quì>> le disse Steve sorridendo imbarazzato.
<<Sì, avremmo chiamato prima, ma eravamo occupati a non avere idea della tua esistenza>> aggiunse Tony facendo ridere la diciassettenne.
<<Sì, Fury mi ha aiutato ad organizzare tutto questo quando mi sono arruolato. Lui l'ha tenuto fuori dai file dello SHIELD, vorrei che rimanesse così. Credo sia un buon posto per nascondersi>> gli confessò Barton.
Isabel accarezzò la pancia a Laura prima che si avvicinasse a loro Natasha.
<<Ah, mi sei mancata>> le disse Laura.
<<Come sta la piccola Natasha?>> le chiese toccandole lo stomaco.
<<Lei è Nathaniel>> le confessò la donna.
Nat si abbassò verso la pancia e disse <<Traditrice>>
Nel frattempo Thor uscì dalla casa seguito da Steve e scomparve.
Lila saltò in braccio alla ragazza.
<<Mi sei mancata davvero tanto sorellona>> le confessò la bambina stringendola in un abbraccio.
<<Anche tu mi sei mancata peste>> le rispose ridendo prima di farla volare.
Una volta fatta scendere la bimba la castana andò a cambiarsi.
Mise una maglietta a maniche corte bianca ed un pantalone della tuta grigio, poi uscì di casa e si mise a guardare Steve e Tony che tagliavano la legna.
Si allontanò per fare una passeggiata lì intorno.
Un vento improvviso le spettinò i capelli e quando guardò a terra trovò un bigliettino.
Lo prese e lo lesse.
"Ti aspetto al magazzino abbandonato quì vicino. Dobbiamo parlare Sushine"
La diciassettenne capì subito chi le avesse mandato il messaggio, le labbra carnose le si incresparono in un sorriso, le era mancato quel nomignolo.
Ritornò in casa e si avvicinò a Laura facendole segno di seguirla in camera.
<<Dimmi tesoro>> le disse la donna una volta entrata in stanza.
Dopo essersi seduta sul letto accanto a lei Isabel le passò il bigliettino.
<<Me lo ha portato Pietro. Devo chiederti un grande favore>> le confessò la ragazza guardando Laura negli occhi.
<<Potresti coprirmi per qualche ora? Se gli altri lo scoprissero non mi permetterebbero mai di andare>> continuò facendo gli occhi dolci.
<<Sei sicura sia una buona idea? E se fosse una trappola di Ultron?>> le chiese preoccupata la donna.
<<Mi fido di Pietro, non farebbe mai una cosa del genere>> le rispose sicura la castana pregandola di lasciarla andare.
<<Se entro due ore non torni avvertirò gli altri ok?>> cedette infine Laura.
<<Grazie mille. Sarò veloce. Ti voglio bene>> disse abbracciando la donna prima che uscisse dalla stanza e raggiungesse gli altri di sotto, dove stavano discutendo.
La diciassettenne si mise una giacca ed uscì dalla finestra per raggiungere l'amico.

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