Né io né Henry eravamo migliorati con la cucina nel corso degli anni, perciò decidemmo di ordinare del cibo da un ristorante per la cena con i nostri amici. Apparecchiamo la tavola nel migliore dei modi, però.
Ero emozionata, continuavo a toccare l'anello di fidanzamento e a guardare il braccialetto che Henry mi aveva regalato anni prima. Quel braccialetto aveva segnato il nostro primo Natale insieme, aveva segnato la mia rassegnazione alla nostra rottura e, infine, aveva segnato l'ufficiale ritorno insieme. Henry era stato felice di vedermelo addosso, così come lo era stato di rivedere i suoi dipinti appesi al muro del mio ufficio e della nostra casa.
Per quanto amassi questa casa, non riuscivo a non pensare al fatto che magari, una volta sposati, ci sarebbe servita un'abitazione più grande. Avevamo reso quel posto accogliente nel corso degli anni, ma i mobili troppo moderni e abbastanza minimalisti lo rendevano un po' Freddo.
Volevo vivere in una casa come quella di Cambridge, con infissi e mobili in legno, un cortile, delle stanze da letto non enormi ma traboccanti di confort e amore. Quella era una delle tante cose di cui dovevamo ancora parlare, ma per il momento era meglio concentrarsi su quella cena.
Henry emerse dalla camera da letto indossando dei pantaloni blu e una camicia celestina, mentre io avevo optato per dei pantaloni a palazzo neri e una bluse rosa pallido.
Erano quasi le otto, il gruppo sarebbe arrivato a momenti.
"Va tutto bene?" mi domandò Henry, lasciando vagare le sue mani lungo le mie braccia.
Annuii e gli sorrisi "Sono nervosa, ma anche felice"
"Anche io sono nervoso" ammise, un po' esitante "Credi che mi perdoneranno mai?"
Aggrottai la fronte e gli presi il viso tra le mani "Non hai niente di cui farti perdonare, saranno felici di vederti. Sono convinta che stessero aspettando con ansia questo momento"
Questo lo fece ridere "Tu dici?"
"Mmh" mi misi sulle punte e lo baciai, ma proprio in quel momento suonò il campanello.
Mi allontanai da Henry per aprire la porta, trovandomi davanti Shawn e Greta coi passeggini dei bambini "Ciao" mi salutò Greta, non guardando oltre alle mie spalle, poi si rivolse al marito "Shawn! Questo passeggino ha una ruota inceppata, dobbiamo comprarne uno nuovo"
Shawn, che in quel momento stava pulendo il viso di Liv con un tovagliolo, le rispose senza alzare gli occhi "Non c'è bisogno di comprarne uno nuovo, lo riparerò io"
"Sono settimane che lo dici!" intervenne Arianna, comparendo alle loro spalle assieme a Michael mentre Shawn e Greta entrarono nell'appartamento.
"Shawn, io sono dalla tua parte" commentò Michael ridendo, nello stesso momento in cui Federica mi diceva che si sentiva un buonissimo odore e Luke si complimentava per non aver mandato a fuoco la casa.
Vedere le loro espressioni nel momento in cui realizzarono che Henry era lì fu la cosa più divertente del secolo.
Shawn era ancora piegato verso la figlia, ma aveva gli occhi spalancati puntati verso di Henry, mentre Greta sembrava che si fosse stoppata nel bel mezzo di un'imprecazione.
Federica aveva la bocca spalancata e la mano ferma a mezz'aria, con l'indice puntato contro il mio futuro marito. Arianna aveva le sopracciglia esageratamente alzate, mentre Michael e Luke parevano trovare la cosa divertente.
"Sorpresa!" esclamai, risvegliando tutti loro dallo shock.
"Ciao a tutti" disse Henry, per la prima volta dopo tanti anni lo vidi arrossire.
Nessuno parlò, le mie amiche spostavano lo sguardo da me e lui in maniera compulsiva, quasi come se non credessero ai loro occhi.
"Finalmente questa storia è finita!" disse Luke, andando verso la cucina "Che cosa si mangia?"
Arianna fu la prima a riprendersi "Io..." disse "Non credo di aver capito"
"Cosa c'è da capire?" fece Greta "A quanto pare si sono rimessi insieme"
"Ma da quando?" domandò Federica, sembrava stessero avendo una conversazione privata senza di me.
"Da ieri notte" risposi io, agitata "È una storia divertente"
"Divertente" ribadì Henry, agitato quanto me.
"Henry ha avuto un incidente in treno, mi hanno chiamata dall'ospedale e sono corsa a Liverpool"
"Me la sono vista brutta"
"Momento molto emozionante, anche Dylan era lì"
"E siamo tornati insieme"
Concludemmo molto brevemente la storia, Luke era ritornato dalla cucina e continuava ad avere un'espressione divertita sul volto.
Shawn, che era rimasto piegato verso la figlia per tutto il tempo, si raddrizzò e andò da Henry, abbracciandolo e dandogli una pacca sulla spalla "Non puoi immaginare come siamo felici di rivederti!"
Henry ricambiò goffamente l'abbraccio "Grazie"
Michael mi sorrise (la massima manifestazione di affetto che potessi aspettarmi da lui) e poi guardò la moglie, dicendo "Ho vinto la scommessa, devi darmi dieci sterline"
"Avete scommesso?" domandai, la voce un po' acuta.
"Io dicevo che sareste tornati insieme entro l'inaugurazione del mio edificio, Arianna sosteneva che ci avreste messo di più"
Non feci in tempo a rispondergli perché le mie amiche corsero verso di me per abbracciarmi, dicendomi che avrei dovuto dirglielo subito invece di attendere una giornata intera, poi abbracciarono a turno Henry, il cui viso aveva finalmente smesso di essere rosso.
"Che bella notizia!" esclamò Federica, sospirando "Ora possiamo tornare alla normalità"
"C'è un'altra cosa" dissi, prendendo la mano di Henry e guardando i nostri amici negli occhi. Attesi prima di parlare perché volevo mantenere un po' di suspense, ma Henry roteò gli occhi e disse, sorridendo, "Ci sposiamo!"
E fu lì che si scatenarono le urla di felicità e le risate incontrollabili, tanti abbracci e tante parole di affetto.
"Finalmente, cazzo!" esclamò Shawn, che tra tutti sembrava il più felice.
Greta diede uno schiaffo affettuoso ad Henry, ridendo "Alla fine ce l'hai fatta a farle dire di sì!"
"Ho solo dovuto rischiare la vita" Henry scrollò le spalle "Niente di che"
L'attenzione poi si spostò sui figli di Greta, che Henry aveva fissato dal momento in cui erano entrati in casa "Posso conoscerli?" domandò cautamente, con gli occhi che gli brillavano per la felicità.
Greta e Shawn sorrisero, poi presero Aaron e Liv in braccio, dando il maschietto ad Henry "Lui è Aaron" lo presentò Greta "Aaron, lui è il tuo nuovo zio, Henry"
Henry si lasciò sfuggire una risata emozionata, accogliendo Aaron tra le sue braccia e cullandolo con estrema delicatezza "Ciao Aaron" fece uno dei sorrisi più luminosi che gli avevo mai visto "Sappi che io e zia Evelyn ti" poi guardò Liv e si corresse "Anzi, vi vizieremo tantissimo."
Liv ora era in braccio a Michael, ma stava guardando Henry, curiosa di sapere chi stesse parlando con il suo fratellino.
"Sono bellissimi E vi somigliano moltissimo" disse Henry ai genitori dei bambini.
Fui assalita da una strana emozione mentre guardavo Henry con quei bambini, un'emozione di gioia, di desiderio
Non persi molto tempo a capire di che cosa si trattasse, ma ne avrei parlato con lui in un secondo momento, una volta rimasti da soli.
Ora volevo solo pensare ai miei amici, al mio futuro marito e alla gioia dello stare tutti insieme.
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Le sfumate dell'alba
RomanceSEQUEL DE "Le sfumature della notte" • • Sono passati sette anni dal momento in cui Evelyn ha messo piede in Inghilterra, facendone la propria casa. Ora lei e le sue amiche hanno un lavoro di cui sono soddisfatte, le loro vite non potrebbero andare...