_27_ Il mistero svelato

53 8 7
                                    

POV Dafne
(CrissyCreme)

Voglio davvero che Jungkook vada verso il pericolo senza metterlo in guardia, solo per tranquillizzare la mia coscienza? Quello che è successo in passato è anche causa mia e non posso far finta di niente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Voglio davvero che Jungkook vada verso il pericolo senza metterlo in guardia, solo per tranquillizzare la mia coscienza? Quello che è successo in passato è anche causa mia e non posso far finta di niente.

Dopo che Jimin se ne era andato con Yoongi, io trascinai Jungkook con me fino al Lago delle Lucciole.

Avevo bisogno di un posto sicuro, dove pensare, cercare di capire cosa effettivamente provassi dopo gli ultimi eventi.

Il mio unico amico umano per cui provavo una fortissima attrazione aveva scoperchiato un passato ormai lontano che avevo sempre cercato in tutti i modi di nascondere e dimenticare.

Mi aveva chiesto di aiutarlo ed io mi ero rifiutata.

Lui, invece, era rimasto con me, a consolarmi per un qualcosa che non poteva capire e nemmeno immaginare; i suoi occhi mentre mi guardava erano dolci, profondi e pieni di fiducia nei miei confronti... fiducia immeritata direi...

Allungai una mano verso il suo viso e gli spostai una ciocca di capelli che gli ricadeva sulla fronte, posai il mio dito indice sulla tempia e gli chiesi:

💙- Saresti disposto a farmi leggere nella tua mente, farmi conoscere i tuoi pensieri più segreti? -

Lui mi fissò meno sorpreso di quanto pensassi... ma sembrò comunque esitare.

Eravamo seduti sulla riva del lago e notai immediatamente il suo movimento impercettibile per risistemarsi un po' più distante da me.

💙- Non lo farò, se non vuoi...- dissi subito ritirando la mano, in qualche modo ferita dal suo essere restio a darmi il consenso.

Che mi stia nascondendo i suoi veri propositi?
Che sia anche lui come gli altri umani a cui avevo letto la mente e con cui, poi, entrammo in guerra?

Lui mi catturò la mano, l'accarezzò e riposizionò le mie dita direttamente sulla propria tempia.

🐰- Se ti serve per fidarti di me, fai pure. Solo che ho alcuni pensieri intimi che preferivo tenere per me, oggi in particolare...- osservò il mio viso interrogativo e aggiunse - Però assolutamente nulla di cui tu ti debba preoccupare.-

Io rimasi a fissarlo imbarazzata.

A dirla tutta lui non aveva avuto bisogno di leggere i miei pensieri per credermi ciecamente.
Sebbene le cose che gli avevo raccontato non fossero, per un umano, facilmente comprensibili, si era fidato e ora lo stava dimostrando di nuovo, permettendomi di entrare nella sua mente senza una vera ragione.

FAIRES IN LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora