Il dolore per la morte di Elliot aleggiò sugli studenti rimasti ad Hogwarts per le vacanze come una corda dell'Incarceramus si attorcigliavano ad una persona. Albus era confuso più di chiunque altro, e inoltre aveva un buco nello stomaco che lo tormentava da quando si era alzato dal lettino dell'infermeria. Aveva lo sguardo perso e l'unica persona con cui parlava era Elly, almeno in quei giorni che sarebbero rimasti soli, finalmente. Dopo continui rifiuti di Al verso il padre, che gli ripeteva di passare le vacanze a Londra con la famiglia, era riuscito a rimanere a scuola, per il semplice fatto che non voleva vedere persone, parenti, o chicchessia. Voleva rimanere ad Hogwarts, in compagnia di quella ragazza dai capelli lunghissimi e dalle labbra che avrebbe guardato per ore.
La mattina di Natale quasi tutti gli studenti andarono dalle proprie famiglie, alcuni avevano timore che il ladro potesse attaccare in qualsiasi momento, ed era più sicuro che per qualche giorno sarebbero rimasti in compagnia con i familiari. Altri ancora volevano semplicemente stare con la propria famiglia e godersi semplicemente il Natale. Rose e Scorpius salutarono Albus e le gemelle Alamon, Margarit a braccetto con Nicolas McLaggen. Dopo aver visto il treno svoltare dietro la foresta proibita, Albus tornò al castello seguendo Hagrid. Nessuno osava parlargli, nemmeno i professori, a meno che non dovevano congratularsi. Era un lutto che coinvolgeva tutti, ed Albus era come una strana figura che rendeva quel lutto meno pesante e più come un ricordo eroico, anche se lui disapprovava.
"Io e Nicolas ci facciamo un giro per il castello, io di questo posto non ne conosco nemmeno il 5 percento" Margarit fece una risatina forzata e sparì insieme al suo ragazzo.
Nella Sala d'Ingresso rimasero solamente Albus ed Elly, che vennero improvvisamente assaliti dalla McGonagall, che vestiva di un lungo mantello verde smeraldo.
"Albus! Weddy Monsie... Non voleva confessare, quasi mezz'ora sono rimasti gli Auror ad interrogarlo. Alla fine hanno usato il Veritaserum. C'ero anche io, sono tornata cinque minuti fa direttamente dal Ministero della Magia e... devi vederlo. Vieni, anche lei, signorina Alamon"
"Dobbiamo vederlo? Chi? Dove?" Chiese confusa Elly mentre cercava insieme ad Al di stare al passo della preside.
"Ora vedrete, non che abbia fretta, ma è Natale, e devo tornare da mio fratello a Winchester esattamente tra venti minuti, mi Smaterializzerò"
Arrivarono nella torretta nella quale si trovava l'ufficio della preside.
Fece posizionare i due davanti ad un mobiletto di ciliegio, e rimase a fissarli per quelli che avrebbero potuto essere dieci secondi abbondanti.
"Questo è il ricordo" Dalla tempia sinistra, con la sua bacchetta, ne estrasse un filo argenteo che fluttuava nell'aria come se stesse galleggiando su una superficie liquida.
Con un leggero movimento della mano destra, aprì il mobiletto, mostrando ai tre il Pensatoio.
"Questo è l'interrogatorio, abbastanza tagliato diciamo, ho eliminato alcune scene superflue" Disse la McGonagall sorridendo mentre faceva cascare il ricordo in una sostanza che sembrava un miscuglio tra un liquido ed un gas all'interno del Pensatoio.
Albus fissò per alcuni secondi il filo ruotare velocemente, poi guardò Elly.
"O-ok"
Guardò la McGonagall e poi Elly, senza sapere cosa fare.
"Avanti, immergete la testa"
I due fecero un passo avanti ed immersero la testa, esitanti, credendo di vedere il fondo di pietra del bacile. E invece videro un'enorme sala, una sala che gli parve guardare da una finestra rotonda nel soffitto.
Una luce fioca illuminava l'ambiente; poteva trovarsi sottoterra, perché non c'erano finestre. Albus ed Elly guardarono file e file di maghi e streghe seduti lungo tutte le pareti, sopra quelle che sembravano panche disposte a diverse altezze. Nel centro della sala troneggiava una sedia nella quale c'era seduto l'auror Weddy Monsie, i capelli corti grigiastri unticci; Albus notò che era molto agitato, troppo.
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Al Potter: non tutto finisce
FanfictionUn mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare...