Rolf Scamandro

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Solamente ora capì chi aveva davanti. Stiracchiò le labbra in un sorriso e, chiedendosi come mai fosse lì, lo salutò con una stretta di mano. Rose lo abbracciò decisamente contenta e Scorpius, che sembrava non conoscerlo affatto, si limitò a presentarsi timidamente.

"Non ci posso credere! Che fortuna! Non avrei mai osato immaginare di incontrare voi... Sono entrato qui e ho visto lo Spioscopio e la tenda magicamente amplificata all'interno..."

"Rolf! Tu? Cosa ci fai qui?! Non eri in America...?"

"Hai detto bene. Ero. Non avrei mai potuto lasciare mia moglie combattere da sola..."

"Tua moglie?" Malfoy inarcò le sopracciglia. Rose gli diede una gomitata sulle costole e, con un misto di felicità e confusione, disse "Scorp! Lui è Rolf Scamandro! Il marito di Luna!"

Scorpius aggrottò la fronte ancora di più. Guardava l'uomo davanti a lui come se fosse uno sconosciuto preso per strada. Gli occhi di Scamandro erano azzurri come l'acqua di una spiaggia cristallina, ed erano contornati da una leggera e frastagliata sfumatura color sabbia. Portava un paio d'occhiali abbastanza grandi e le sue labbra erano gonfie e rosse come il sangue. I suoi lineamenti erano alquanto duri, ma sembrava una persona pacifica, a prima vista. Poi Scorp batté le mani sotto il suo naso.

"Aspetta. Quindi tu sei il..."

"Il nipote di Newt Scamandro, nonché colui che ha scritto Animali fantastici: dove trovarli" Disse lui a mo' di spiegazione mentre si metteva seduto sul letto di Al. "Ma preferirei non essere chiamato il nipote di quello che ha scritto Animali Fantastici" Rise.

Malfoy, che sembrava voler chiedere altro, zittì all'istante nel vedere Rose guardarlo con severità, che poi si addolcì immediatamente guardando Rolf e prese a parlare.

"Cosa ci fai qui? In questa tenda? Sapevi che c'eravamo anche noi? Da quanto..."

"Sono tornato dall'America quando il vostro Ministero è caduto. Ho dovuto Smaterializzarmi un sacco di volte e mi sono anche Spaccato" E mostrò la mano sinistra, dove mancava il pollice e l'intero polpastrello. Rose cercò di nascondere una smorfia di disgusto. "Sono arrivato ad Hogwarts dopo la battaglia, ma c'erano ancora dei Fedeli in giro: mi hanno lanciato una maledizione assurda... non ne ho mai sentito parlare. Sapevo che il Ministero era caduto perché Luna mi ha mandato un Patrone - sì, si possono spedire anche in continenti diversi -" aggiunse frettolosamente guardando lo sguardo confuso di Albus. "Quella maledizione ha compromesso le mie abilità nel Materializzarmi, e ora, sfortunatamente, non posso più decidere io la mia destinazione"

"Cosa intendi?" Chiese Rose guardandolo intensamente e mostrando un po' di curiosità.

"Se voglio Materializzarmi in Irlanda, mi Materializzo in Norvegia. Capito? È come se la mia Materializzazione fosse stata Confusa..."

"Ma non esiste magia del genere!" Ribatté deciso Malfoy.

"Oh, sì che esiste. Esiste magia che mai vi immaginereste" Sussurrò mentre si scostava i capelli neri dalla fronte.

"Possiamo farti andare a Pytchley Road con una Materializzazione Congiunta!" Esclamò Rose.

"No... Ci sono i Fedeli nella stradina, no?" Intervenne Albus con un sussurro.

"Non capisco ancora come sei arrivato qui" Rose parve decisamente confusa. Albus, invece, era meravigliato.

"Ho provato a Materializzarmi ad Aberdeen - ho una casa lì -, ma mi sono ritrovato in questo maledetto posto... Voi sapete dove siamo?"

"In un'isola del mare di Laptev" Rispose tranquilla la Weasley.

Rolf aggrottò le sopracciglia e parve non credere alle sue orecchie.

Al Potter: non tutto finisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora