Sotto il cielo disseminato di stelle, la bellissima capitale splendeva come un gigantesco albero di Natale. Le automobili si muovevano pian piano nei reticoli di strade che dall'alto sembravano ragnatele giallognole e il luccichio degli edifici parve illuminarsi di colpo.
Era così bella quella città, così viva e luminosa, così grande ed ospitale. Sembrava una bellissima, grande villa di lusso. Gli esterni erano arredati con grazia, eleganza e classe, mentre gli interni erano colmi di tutto ciò di cui aveva bisogno l'uomo più ricco del mondo.Albus si immerse nella bellezza della sua città, lasciandosi trasportare dai rumori della Metropoli: il rombare dei bus, il suonare dei clacson, il parlottio delle persone, lo strepito delle migliaia di macchine e il fruscio di vento che premeva sull'intera città. Inghiottì sorsate d'aria fredda e chiuse per un istante gli occhi, godendosi quella pura, fresca aria che forse non avrebbe più respirato.
Londra era in pericolo. Mancavano solamente due minuti prima dell'atto finale. L'atto finale... L'atto che il ladro avrebbe compiuto in anticipo perché tre ragazzi di diciassette anni erano riusciti ad eliminare la sua Copia Omogenea e perché un gruppetto dell'Ordine della Fenice era riuscito a liberare l'ex Ministro della Magia dalla Prigione di Massima Sicurezza di Azkaban. Ma se non avessero liberato Kingsley, il ladro avrebbe comunque manifestato la sua collera quella notte? Avrebbe comunque fatto echeggiare la sua voce per la città avvertendo gli ultimi maghi rimasti che avrebbe distrutto la capitale? Ma Albus poteva fermare tutto questo. Poteva risparmiare milioni di vite innocenti. La sua coscienza sarebbe stata pulita e avrebbe consegnato la sua bacchetta all'uomo che odiava e che temeva di più al mondo. Avrebbe consegnato la Pietra della Resurrezione al ladro di già due Doni della Morte e quest'ultimo sarebbe diventato un Padrone della Morte, rendendosi invincibile a tutto. Se Al avesse consegnato la bacchetta tutto il mondo magico sarebbe stato sotto il comando del ladro, e niente o nessuno avrebbe poi potuto sconfiggerlo.
"Se non gli do la bacchetta, mi verrà a cercare. Se vado io da lui, finirà tutto lo stesso" Borbottò. Ogni parola gli scorticava la gola. La sua mente non era preparata ad accettare tutto ciò. Il ladro aveva anticipato l'atto per colpa sua... perché insieme a Rose era riuscito ad uccidere la Copia...
"So a cosa stai pensando, cuginetto" Flautò la voce di Rose. "Ma lo avrebbe fatto comunque, anche se noi non avessimo ucciso l'altro lui. Ma..." Continuò con un fil di voce. "... pensa se avesse compiuto l'atto finale con la sua Copia"
Albus inspirò ancora aria gelida, poi si voltò verso la cugina. Aprì le braccia e la avvolse in un caldo, dolce abbraccio. Lei lo aveva aiutato così tante volte... aveva trafitto il corpo dell'altro lui con la Spada di Salazar Serpeverde e aveva aiutato la persona più bisognosa del mondo.
"Hai paura?" La domanda infantile gli era affiorata alle labbra prima che potesse fermarla.
"Un po' " Rispose imitando la voce di un bambino.
"È normale, no? Che esista la paura, in ognuno di noi. Ma l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Noi siamo dei Grifondoro, Rose, il Cappello non sbaglia mai. E... non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo e ci impedisce di andare avanti, non è così?"
Rose lo strinse ancora più forte, ed Al considerò il gesto come un sì.
"Sai far parlare i Patroni?" Gli chiese poi.
"Ehm... io... no"
La Weasley gli diede un rapido, affettuoso bacio sulla guancia e levò la bacchetta di acacia. Dopo aver mosso appena le labbra, un bellissimo leone argenteo fuoriuscì dalla sua bacchetta: si librò in aria e poi sparì oltre le nuvole soprastanti all'edificio.
"Bene, Rose" La voce di Harry sovrastò quella del vento, che ora era aumentato come un fiume in piena. "Ci vediamo fra un minuto sul ponte" Stabilì sparendo con un sonoro crac.
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Al Potter: non tutto finisce
FanfictionUn mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare...