I due, un po' perplessi, si misero sul baldacchino scoperto di Malfoy.
Al fissò il pavimento per qualche secondo, strane idee che gli attaversavano la mente, come se viaggiassero in dei piccoli Hogwarts Express.
"Dobbiamo assolutamente andare nella Sala Grande" Disse tutto ad un fiato. L'idea gli era venuta spontaneamente, perché prima stava pensando ad altre cose.
"Ma ci vedono, non siamo invisibili!" Rispose Malfoy accigliato.
"Oh, sì che lo siamo" Al si incamminò nel suo meraviglioso letto ed estrasse dal suo baule quello che sembrava un Mantello "Con questo!"
Il mantello era liscio e soffice come non lo poteva essere alcun altro oggetto, sembrava acqua. Pareva perfino brillare.
"Tu sai cos'è questo, vero?" Chiese allungando un angolo della bocca in un piccolo sorriso. Sentiva un liquido bollente salirgli in petto.
"I-il Mantello dell'Invisibilità. Non sono mica un pollo. Ma... Albus, chi te l'ha dato?" Domandò. Era stupefatto, e fissava il mantello con aria sognante.
"Un regalino di papà. Era suo, quando studiava qui gironzolava per Hogwarts durante la notte" La buttò lì incamminandosi verso la porta. Ma Scorpius rimase a fissare il mantello a bocca aperta, senza dire una parola.
"Dai, cosa stai aspettando? Andiamo!" Trillò Albus in un sussurro.
"No, non potete, dirò alla preside che avete un Mantello dell'Invisibilità! E poi... non avete sentito? Ha detto chiaro e forte di stare qui!" Godys, il loro compagno di stanza, spuntò dal nulla. Sembrava aver paura. Il suo faccino era illuminato fiocamente dal lampadario appeso al soffitto. I suoi capelli perfettamente pettinati luccicavano al bagliore della poca luce.
"Non sarai tu ad ostacolarci, Petrificus Totalus!" Godys si immobilizzò all'incantesimo di Malfoy. Albus si ricordò della necessità di respirare. Poi, in silenzio, aiutò il biondo a metterlo a letto, sotto le coperte, come se dormisse.
"Dai, vieni sotto" Lo esortò Albus frettoloso. Malfoy si chinò di poco e si mise accanto Al, le mani tese per sostenere il mantello. Cercando di non andare a sbattere contro qualcuno, sgaiattolarono fuori l'affollata Sala Comune Grifondoro, che sembrava un mercatino di Natale di Londra. C'erano persone e bocche aperte ovunque.
Con tutto quel chiasso era un gioco da ragazzi uscire passando per il quadro della Signora Grassa, ma Al avrebbe potuto giurare di aver visto una ragazza indicarlo, la fronte aggrottata.
I due corsero giù, scendendo le infinite scale due alla volta. Avevano il respiro affannoso. La curiosità dentro Albus ardeva come fuoco: voleva sapere cosa stava succedendo. Svoltarono vari corridoi finché non andarono a sbattere contro un uomo. Era gobbo e magrolino, aveva dei capelli unticci e dei vestiti abbastanza sporchi. Una gatta nerastra gli girava intorno scodinzolando la lunga coda.
"Chi va là?!" Chiese l'uomo, guardandosi in giro frettolosamente, gli occhi ridotti a due piccole fessure.
Albus e Scorpius fecero due passi indietro, e successe proprio quello che non avrebbe dovuto accaddere: Malfoy inciampò; il mantello scivolò sul suo corpo e rimase con una gamba fuori il tessuto. Filch aveva appena visto una gamba comparire dal nulla!
Non poteva di sicuro essere quell'uomo ad ostacolare i due ragazzi a spiare la riunione dei professori nella Sala Grande. Albus estrasse la propria bacchetta dalla tasca e, sperando nel meglio, la puntò verso una sedia "Vitus Ogectum". La sedia cominciò subito a muoversi e attaccò Filch il custode, distraendolo da Potter e Malfoy.
"Ottima mossa!" Si complimentò Scorpius mentre si alzava e si scrollava la polvere di dosso.
"Grazie!" Gli rispose Al. Una volta sicuri che la gamba di Malfoy fosse ben nascosta, passarono di lato a Filch, che stava facendo del suo meglio per bloccare la sedia animata con le lunghe e pelose mani sudate. E poi scapparono via. Se Filch li avesse scoperti sarebbero stati nei guai fino al collo; pertanto avevano un Mantello dell'Invisibilità, cosa non indifferente.
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Al Potter: non tutto finisce
FanfictionUn mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare...