"C-cosa?" Era impossibile. Assoultamente impossibile. Il suo volto si chiazzò di un rosso intenso, e anche quello di Rose e Scorpius. La sua mano stava tremando incontrollabilmente. Il suo corpo era prigioniero di una sensazione indescrivibile e il suo cuore sembrava esplodere.
Fissò per lunghi istanti la Pietra della Resurrezione, e quei momenti avrebbero potuto essere ore, giorni, mesi...
Nessuno parlò per un giro d'orologio, lasciando padroneggiare il battito del cuore che sembrava un cavallo.
"N-non può essere..." Scosse la testa, incapace di aggiungere alcunché.
"Ma è impossibile! La Pietra ce l'ha la McGonagall, e quel pacchetto Harry te l'ha dato dopo le vacanze di Natale... La McGonagall la deve nascondere, questo vuol dire che ce l'ha lei ora, ed è impossibile che sia lì dentro..."
Albus sembrava troppo scosso per ragionare.
"Hai ragione! E poi... come faceva tuo padre ad averla? E perché l'ha data a te? Hagrid aveva detto che si trovava ad Hogwarts, no?" Aggiunse Scorpius parlando così velocemente che Al capì a stento.
"Infatti! Forse la teneva lui nascosta, e ha deciso di dartela. Forse la McGonagall sa del pacchetto, e anche Hagrid, ecco perché ti ha detto che è ad Hogwarts... proprio perché si trova in quel pacco"
"Non-ci-sto-capendo-un-bel-niente" Disse Albus a denti stretti. "Dobbiamo andare dalla McGonagall" Si alzò e, senza dire una parola, oltrepassò il ritratto della Signora Grassa. Udì qualcosa come "Inseguiamolo" e poi spuntarono Rose e Scorpius dietro di lui, come se si fossero Materializzati. Scesero una decina di scalinate, in silenzio.
Albus era troppo confuso per dar retta a Louis e James che lo chiamavano dicendogli di accompagnarli sotto il Platano Picchiatore, dove dicevano che c'era un passaggio segreto che avrebbe portato diretto ad Hogsmeade.
I tre cominciarono ad affrettare il passo, poi voltarono a destra e percorsero un lungo corridoio.
Al sentiva la Pietra nella tasca rimbalzare da una parte all'altra, come un piccolo e semplice giocattolo.
Mille punti interrogativi galleggiavano nella sua testa già occupata da pensieri passati.
"Ma dove è finito... Professor Dumbledore! Professor Dumbledore! Si nasconde là dietro? Ma dove... Oh, ragazzi, non sono dell'umore adatto per ricevere visite" Disse la McGonagall mentre camminava a passi svelti davanti il quadro di Albus Dumbledore, che si trovava esattamente dietro la sua enorme scrivania di legno.
Albus, che si stava chiedendo cosa stesse facendo, oltrepassò la soglia della porta, fregandosene di aver appena ignorato la preside di Hogwarts, e tirò fuori dalla tasca la Pietra. La alzò e la mise sotto la fioca luce di una candela lì vicino, mostrandola chiaramente alla McGonagall.
"MI VENISSE UN COLPO!" La preside si mise una mano sul petto e avanzò verso i tre, gli occhi fuori dalle orbite. Era sconcertata.
"Dove l'avete presa? Quando? Perché ce l'avete voi?" Domandò velocemente.
"Professoressa... Noi non abbiamo fatto un bel niente. Mio padre mi ha m-mandato questo pacchetto alla fine delle vacanze natalizie e... l'ho aperto oggi e..."
"... ed ha trovato questa dentro" Concluse Rose a denti stretti. Sembravano aver paura di finire in un bel pasticico, anche se sapevano che non avevano fatto nulla di grave.
"Merlino bollito..." Girò la testa di scatto e avanzò velocemente verso un gran mobile di ciliegio. Allungò la mano verso il Cappello Parlante, ma all'ultimo istante girò a sinistra, verso quello che sembrava un piccolo baule d'oro. Lo prese e lo mise su una sedia lì accanto. Poi lo aprì borbottando qualche strano incantesimo e ne mostrò il contenuto: niente.
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Al Potter: non tutto finisce
FanfictionUn mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare...