Un boato. Albus smise di catturare suoni. Le sue orecchie parvero essere imbottite da qualcosa di duro, qualcosa di impenetrabile. Cascò a terra, toccando bruscamente con i palmi delle mani il cemento caldo e allo stesso tempo umido. Rose si era girata per vedere che cosa avesse generato quell'esplosione, ma venne scaraventata a dieci metri di distanza, e con lei anche la bacchetta di Albus. La bacchetta di Albus... Ora il suo ultimo proprietario era morto, e questo voleva dire che anche lei era morta. Non poteva più appartenere a nessuno. Albus non avrebbe più riavuto indietro la sua bacchetta d'ebano. Non avrebbe più combattuto nella battaglia. L'aveva persa.
Per un attimo gli risultò assurdo, ma poi pensò alle sue "doti" che poteva usare anche senza la bacchetta. Si rialzò in piedi lentamente e guardò Connor liberarsi dalle corde nere dell'Incarceramus e Hermione combattere contro il Fedele. Poi si voltò verso Draco.
Dai suoi pori sembrava fuoriuscire un vento. Un vento di pura oscurità. È questo era potente. Così potente da far indietreggiare Albus di qualche metro.
Ma cosa stava facendo?
Albus si coprì gli occhi con la mano mozzata e cercò di capire di più. Aguzzò gli occhi nel fumo nero e scorse di nuovo Draco. Stava emanando lo stesso fumo che si presentava quando volava. Ma questo sembrava non finire più, e continuava ad uscire dalla pelle dell'uomo.
Continuò per quelli che avrebbero potuto essere dieci secondi, poi cessò.Il silenzio.
Al poté udire per un istante il respiro di Malfoy, affannato e irregolare. Poi, mentre credeva che l'uomo sarebbe cascato da lì a qualche secondo, un altra esplosione. Albus venne scaraventato oltre Rose. Parve volare nella notte, come una maledizione che viaggia da una bacchetta ad una vittima. Ma lui stava volando. Ne era certo. Era sospeso a qualche decina di metri dal suolo, mentre le sue gambe sparivano e venivano sostituite dal fumo azzurro né caldo né freddo.
Era successo di nuovo. Era successo contro la sua volontà, ma era successo, ed Albus non poté che accettare il fatto con aria quasi sollevata, mentre il boato cessava.
Si librò nell'aria come un Patronus, scosse la testa e mise a fuoco il paesaggio sotto di lui: il punto in cui si trovava Draco era completamente bruciato e nerastro, mentre i dintorni cominciavano ad avvampare fiamme più alte di quelle di prima. Alcuni edifici stavano crollando del tutto mentre il London Aquarium si riduceva a un cumulo di polvere e cenere. E tutta quella catastrofe era accompagnata da un fumo che sembrava raggiungere le stelle. Ma qualcos'altro inquietò Albus più di qualunque altra cosa avesse visto da lì sopra: il London Eye era in posizione obliqua, pronto ad atterrare sul letto vuoto del fiume e ad altri edifici. Generava un suono metallico e assordante, insopportabile. Le corde biancastre di metallo che lo tenevano a terra si erano spezzate e le capsule sul perimetro della costruzione dondolavano come tanti ponti di navi.
Quel posto era messo non peggio, ma bensì oltre a quello che si sarebbe aspettato perfino il più pericoloso terrorista al mondo. Al non poteva permettere che la ruota panoramica cascasse e facesse a brandelli il sottosuolo come una palla demolitrice.
E simile ad un Fedele, schizzò nella notte volando verso il l'Occhio di Londra. Aveva in mente un'idea, ma non seppe se avesse funzionato. Sperava solo nelle sue capacità, e nelle sue "doti senza bacchetta". Poteva volare e generare incantesimi dalle mani.
Quale altro mago al mondo poteva eguagliarlo?
La ruota era ormai imponente davanti a tutte le cose che si trovavano ai suoi piedi. Sembrava una meteora metallica. Cascava, sempre più veloce, come un enorme mostro.
Duecento metri... cento metri dal suolo...
Al deviò un pezzo di acciaio e salì ancora più in alto, rilasciando nell'aria il fumo azzurrino. Proseguì diritto finché non si trovò in una posizione decente per fare quello che doveva compiere. Draco era rimasto lì, le mani sulle ginocchia e la bocca spalancata: cosa aveva appena fatto?
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Al Potter: non tutto finisce
FanfictionUn mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare...