Un rifugio

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Per un istante avrebbe potuto giurare di sentire l'urlo della madre. Mise a fuoco il paesaggio davanti a lui: un'immensa distesa di ghiaccio. Guardò in basso: il sangue che gli stava colando da varie parte del corpo stava colorando lentamente quel bianco accecante. La sua testa aveva raggiunto un dolore che non aveva mai provato prima, e il suo corpo tremava incontrollabilmente.

"Scorpius... oh, Scorpius!" Solo in quel momento si accorse che non era solo: si voltò di scatto, ancora con le lacrime che gli rigavano il viso, e scorse sua cugina e il suo migliore amico, accasciato a terra e con il polso girato. I due sanguinavano un po' meno di Al, ma erano messi decisamente male anche loro.

"Stai fermo... aspetta... ti prego, aspetta!" Urlò la Weasley bloccando per un braccio Malfoy, che sembrava percorso da una potente scossa elettrica.

Rose prese la bacchetta da terra e, posizionandosi più vicino a Scorpius, mormorò tremando e affogando nelle lacrime "Emendo"

Il polso riprese ad assumere un'angolatura decente, e Scorpius smise di vibrare. Guardò debolmente gli occhi della Weasley e le sorrise. Lei lo fissò per alcuni istanti, poi alzò lo sguardo verso Albus.

Si alzò e, riponendo la bacchetta in tasca, corse ad abbracciarlo. Le sue lacrime aumentarono notevolmente e singhiozzò così forte che Albus dovette coprirgli la bocca con la mano.

"Albus... m-m-m-mi dispiace... L-Lily... n-n-o..."

Era tutto vero. La morte di Lily era vera. Era tutto incomprensibilmente vero. La verità gli bruciava il cuore...

"No! L-Lily... No... non p-può essere..." Singhiozzò la Weasley.

Le lacrime di Albus gli bagnarono perfino il collo. Lasciò sua cugina e si inginocchiò, guardando verso il cielo colmo di nuvoloni neri pronti a scontrarsi.

Perché la morte non aveva preso anche lui? Perché non era morto insieme a sua sorella? La vita ora non aveva più un senso... La famiglia era la cosa a cui teneva di più, e Lily se n'era andata, e non sarebbe tornata mai più.

Si accasciò a terra e prese a piangere forte, come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Il dolore era troppo forte per un cuore fragile come il suo... Aveva già sofferto abbastanza nella vita...

"Lily... Non abbiamo p-p-preso il s-suo corpo... no... non me lo perdonerò m-mai..." Disse con un fil di voce Al, le cui lacrime stavano leggermente sciogliendo il ghiaccio sottostante.

Rose si asciugò il naso con la manica del giacchetto e si leccò le labbra.

"Albus... non potevi f-fare nient-niente... non potevamo fare n-niente! Il getto d'acqua ci av-avrebbe u-ucciso tutti" Gli borbottò.

"MA IO VOLEVO MORIRE! VOLEVO ANDARE DA LILY! ORA LEI è SOLA!" Sbraitò alzandosi da terra Albus. Provava una rabbia che non aveva mai provato... una rabbia potente: avrebbe potuto spaccare il mondo.

Rose lo guardò con aria decisamente preoccupata e riprese a versare lacrime, mentre con la mano accarezzava una guancia di Scorpius, che era pallido e sembrava non poter parlare.

"Albus... sarebbero morti tutti..."

"ALMENO AVREMMO POTUTO ESSERE TUTTI INSIEME CON LILY!"

"Ma come puoi dire..."

"DOVE SIAMO?!" Chiese improvvisamente così forte che Scorpius aprì leggermente gli occhi, tremando debolmente. La sua chiara pelle parve riprendere un minimo di colore.

"N-nelle Isole Svalbard..." Mormorò timidamente.

"Isole Sva... che?" Chiese di nuovo il cugino asciugandosi le lacrime. Il cuore ormai sembrava riavere un ritmo 'umano': pochi secondi prima batteva così forte che il suo petto sembrava che dovesse spaccarsi da un momento all'altro.

Al Potter: non tutto finisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora