Passò una settimana da quando Al fece quel sogno. Durante le notti continuava a sognare lui vestito di nero che continuava a borbottare strani incantesimi sull'uomo sdraiato che somigliava alla figura nera che aveva impersonato. Non seppe nemmeno dove si trovava, tanto era tutto bianco. Non ne parlò né con Rose, né con Scorpius e né con Elly. Decise di tenersi tutto per sé. Ma al mondo c'erano preoccupazioni peggiori a cui pensare nelle notti insonni. Per esempio: se il ladro voleva a tutti i costi la Pietra della Resurrezione, perché non aveva attaccato più Al dopo l'assalto a Casa Potter? Il ladro sapeva che la Pietra si trovava nella sua bacchetta? E soprattutto... CHI ERA IL LADRO?
"Il Profeta non ha detto niente! Sono due settimane! Non un articolo sull'attacco a casa tua, Al! Continuano a buttare stupide righe sulle teorie e sulla sicurezza" Esclamò Rose sfogliando velocemente le pagine del giornale giù in Sala Grande, a colazione. Il suo gufo era arrivato la mattina presto.
Scorpius fece un espressione decisamente preoccupata.
"Non vorranno mica tenere all'oscuro la comunità, no? Se fosse così, andrei a fare due chiacchere con Arnold Sword... Lui fa parte dell'Ordine!"
"Calmati, Rose. Il Fedele aveva detto che si stanno impadronendo del Ministero, no? E se Sword fosse sotto la Maledizione Imperius?" Chiese Malfoy mentre sorseggiava del porridge.
"Kingsley non ha scoperto nulla! Nessun sospetto, e se Sword fosse sotto l'attacco della Maledizione Imperius i piani dell'Ordine andrebbero a rotoli. Se il ladro comandasse Sword verrebbe a conoscenza di tutti i nostri piani. Kingsley sarebbe il primo a sapere se ci sono degli infiltrati al Ministero" Tuonò Rose convinta. "Secondo me mettono a tacere tutto per non creare il panico, ma si sbagliano. Quando il ladro attaccherà di nuovo le famiglie saranno colte alla sprovvista. Dovrò scrivere all'Ordine e a Sword..."
"Sembra strano, però. Mio padre aveva detto forte e chiaro a Kingsley di riferirlo al Profeta" Disse Albus spalmandosi la marmellata sul pane tostato.
"Non capisco a che gioco stanno giocando..."
Tra fruscii e sbatter d'ali, centinaia di gufi planarono dalle finestre in alto, portando lettere e pacchetti ai destinatari e spruzzando ai ragazzi seduti a far colazione con una pioggia di goccioline d'acqua; evidentemente fuori pioveva. Snow scese in picchiata a fece cascare una pergamena giallastra unticcia nel piatto di Albus. Tirò fuori dalla tasca un Biscotto Gufico e lo lanciò diritto nel becco di Snow. Poi prese la pergamena a la aprì.
Stiamo indagando negli Uffici della Gazzetta del Profeta, potrebbero esserci degli infiltrati. I Fedeli non scherzano. Stai attento e guardati alle spalle.
Tuo, papà.
"Cavolo... Che tempismo, stavamo parlando proprio di questo! Rose, guarda" E gli mise il biglietto sotto il naso, così che lo potesse leggere.
"Infiltrati, eh? Allora mi sbagliavo... forse ci sono davvero. Kingsley deve stare attento..."
"Tutti dobbiamo stare attenti, Rose" Intervenne Malfoy infilandosi un'aringa affumicata in bocca.
"Ricordati che facciamo parte dell'Ordine, e dobbiamo collaborare, se succede qualcosa qui a Hogwarts" Trillò in un sussurro Albus.
"Sai bene che il primo compito dell'Ordine è proteggerti e non far si che il ladro si impossessi della Pietra... sempre se sa che si trova dentro la tua bacchetta" Disse Rose pensosa.
"Pensi veramente che lo sappia? Io non credo. Secondo me sa solo che ce l'ho io, ma non dove" Insisté Albus: dopo l'attacco continuava a dire questa frase ogni volta che si parlava del ladro.
"Cosa succederebbe" Chiese Rose in tono gelido mentre andavano a lezione di Trasfigurazione "se quest'anno mi rifiutassi di prestarvi i miei appunti?"
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Al Potter: non tutto finisce
FanfictionUn mondo fatto di magia, di colpi di scena, di morte, di amore e di rabbia. Un mondo che ci ha accompagnato per molti anni e che non dimenticheremo mai. Il fantastico mondo che ci ha regalato la Rowling. Un mondo troppo coinvolgente per farlo volare...