Capitolo Tre

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Dopo una lunga mattinata seduto a seguire un corso di Filologia Romanza, Sunoo era entrato in doccia; l'acqua calda l'aveva subito rilassato e mentre si insaponava i capelli con uno shampoo al cocco, pensava per quale motivo avesse scelto proprio quel corso noiosissimo, quando avrebbe potuto fare cose molto più interessanti. Uscito dalla doccia, lo specchio era talmente appannato da non permettere al ragazzo di vedere il suo riflesso; prese un'asciugamano e se lo legò in vita, si lavò i denti ed uscì dal bagno. Mentre sceglieva i vestiti da mettersi, Intak era coricato sul letto e leggeva una rivista.

"Dove sta uscendo il signorino?" chiese il coinquilino con fare scherzoso.

Sunoo lo guardò e gli fece una linguaccia "Dovresti prendere esempio da me, quand'è l'ultima volta che ti sei fatto una doccia?" rispose prendendolo in giro.

"L'ho fatta proprio sta mattina quando tu ancora stavi dormendo, sono andato in palestra per due ore, sono tornato alle sei e mezza e poi mi sono lavato"

"E sei rimasto qui dalle sette fino alle undici a non fare niente?" Sunoo riattaccò ridendo.

"Haha molto divertente, per tua informazione stavo studiando ed ora esco"

"Con Hwayoung o Hosook?" domandò Sunoo.

"Si chiama Youngeun, penso che questa sia la volta buona, me lo sento Sunoo"

Sunoo voleva veramente bene a Intak, erano coinquilini da più di un anno, pur essendo opposti, comunicavano benissimo e si capivano al volo. Sembravano amici cresciuti insieme, nello stesso stradone, dove nasce la maggior parte delle amicizie vere. Era un bel ragazzo e tantissime ragazze e ragazzi del campus gli andavano dietro; lui non rifiutava un'occasione per fare nuove conoscenze, che purtroppo ogni volta finivano in un letto.
Ma Intak era un bravo ragazzo, lo era davvero, non trattava male le ragazze con cui usciva, era semplicemente, si potrebbe dire, flessibile.

"Un'altra nuova?" chiese il ragazzo dai capelli rosa, ormai abituato.

"Fidati è fantastica, usciamo insieme da qualche settimana anche se ci siamo conosciuti in estate"

Sunoo lo guardò e gli fece un sorriso sincero senza rispondere, scelse i vestiti e tornò in bagno per vestirsi.

"Sunoo esco" gridò Intak quasi fuori dalla porta.

Sunoo rispose con un "va bene" e tornò alla sua skin care routine.
Dopo essersi asciugato i capelli, si sedette sul letto ed accese il telefono, rispose alle notifiche e controllò l'ora. Mentre si stava mettendo le sue converse marroni, sentì qualcuno bussare alla porta; senza aspettare una risposta, Riki entrò in camera e chiuse la porta alle sue spalle.

"Ciao" disse Riki dolcemente mentre si avvicinava a dare un bacio sulla testa di Sunoo, chinato ad allacciarsi la scarpa destra.
Sunoo alzò la testa e gli sorrise, si sedette a gambe incrociate sul letto ed aprí le braccia richiedendo un abbraccio. Riki, vedendo quanto fosse tenero il suo fidanzato, non poteva rifiutarlo; si sedette sul letto affianco a lui e Sunoo lo abbracciò, avvolgendosi al ragazzo come se fosse un bradipo.
Rimasero così per qualche minuto, senza dire una parola, si sentiva solo il vento fuori dalla finestra e le voci di studenti che passavano nel corridoio.

"Hanno un buono odore i tuoi capelli" esclamò Riki.

L'affermazione rese felice Sunoo, che si staccò dall'abbraccio e gli diede un bacio a stampo, si sorrisero per qualche secondo, mentre si guardavano negli occhi.
Sunoo però notò l'orario sull'orologio del computer acceso appoggiato sulla scrivania.

"Siamo un po' in ritardo, oggi siamo a pranzo con gli altri, ricordi?"

"Sì andiamo" rispose Riki.

Sunoo gli aggiustò i capelli e gli strinse le guance, si mise un giubbotto leggero, e i due, mano nella mano, uscirono dalla stanza per dirigersi al ristorante del campus.
Entrarono nel ristorante, illuminato da grandi finestre che davano sul giardino dell'università. Non c'era tanta gente: alcune persone alla cassa che aspettavano il loro cibo d'asporto ed alcune coppie che degustavano un buon pasto insieme. C'erano tavoli rotondi e rettangolari sparsi per l'intero locale e vicino all'entrata si trovava la cassa, con dietro la cucina, i cui rumori di padelle e tegami rimbombavano sino all'entrata.
Uno dei lati finestrati della sala aveva, su una parte della sua lunghezza, un lungo divano di un grigio neutro, diversi tavoli rettangolari di legno da quattro posti erano posizionati davanti alla poltrona e, in corrispondenza ad essa, c'erano semplici sedie in legno. I tavoli erano separati l'uno dall'altro, oltre che da uno spazio, anche da un vaso lungo quanto la larghezza di ogni tavolo con all'interno delle piante di bambù alte più o meno un metro e mezzo. Uno dei tanti tavoli era occupato da Jay e Jungwon che, seduti uno di fronte all'altro su un estremità del tavolo, ridevano guardando il telefono insieme, aspettando l'arrivo dei loro amici.
Sunoo e Riki si incamminarono verso il tavolo.

Snap Out Of It || SunsunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora